Fake news, l’intelligenza artificiale ci aiuterà a smascherarle

Le bufale del web spaventano 9 cittadini su 10 a livello mondiale.

Fake news

Preoccupano anche in Italia le tante fake news pubblicate sui social media. Durante l’AI Week gli esperti indicheranno l’intelligenza artificiale come la tecnologia che ci aiuterà a smascherarle. Nell’ultimo sondaggio del World Economic l’IA emerge come amplificatrice della “misinformation”. Però i professionisti del settore vedono nella tecnologia un “artificial detective” in grado di rilevare il tasso di autenticità delle informazioni.

Attenzione fake news

Come? Ad esempio, grazie ad algoritmi, piattaforme e sistemi avveniristici che valutano l’accuratezza delle fonti, identificano gli autori, analizzano le immagini e i video presenti nei reportage. L’alert scoppia anche in Italia. Quasi 7 persone su 10, infatti, sono preoccupate dalle notizie pubblicate sui social media.

Poter contare su fonti e notizie attendibili si può

Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, organizzatori dell’AI Week e fondatori di IA Spiegata Semplice
L’AI non sarà mai nostro nemico. Dobbiamo sfruttarla al meglio per cercare fonti e notizie attendibili. ‘La verità ha un linguaggio semplice e non bisogna complicarlo’. Con queste parole il noto drammaturgo greco Euripide definiva uno dei concetti più discussi della storia. Con il passare dei secoli, la stessa discussione si è accesa ancora di più fino ad arrivare ad un punto quasi critico all’interno della cosiddetta “AI Age”.

L’analisi di un fenomeno mondiale

La causa scatenante dietro allo sviluppo di questo scenario? Le fake news, ovvero le classiche “bufale”. Stando ad una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali da Espresso Communication in vista dell’AI Week in programma dall’8 al 12 aprile, sono motivo di ansia e preoccupazione per i cittadini di tutto il mondo. Le prime conferme in merito giungono da una recente indagine condotta su scala globale dal The Guardian, secondo cui il fenomeno coinvolge quasi 9 persone su 10 (85%). El Paìs specifica che miliardi di persone in tutto il mondo, nel corso dell’anno corrente, dovranno prendere decisioni, soprattutto in occasione di eventi specifici come le elezioni politiche, con l’ombra delle fake news.

La situazione dell’Italia

E in Italia? Stando a quanto indicato da Eurispes, quasi 7 persone su 10 si considerano preoccupate dallo scenario attuale. In particolar modo, per colpa delle notizie pubblicate e diffuse sui social media. La situazione generale risulta ancora più allarmante una volta scoperti i risultati dell’indagine elaborata dal World Economic Forum e ripresa da Irish News. Ossia l’intelligenza artificiale, a causa delle nuove piattaforme basate sulla Generative AI, amplificherebbero la diffusione di contenuti fake e, di conseguenza, la disinformazione online.

Fake news, una soluzione per invertire la tendenza

Ora una domanda sorge spontanea: esiste una soluzione per invertire un trend, giorno dopo giorno, sempre più preoccupante? La risposta è sì ed è la tanto discussa intelligenza artificiale. Com’è possibile che diventi un alleato della verità? In primis, lo spiega Medium: l’AI, attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale e il deep learning, è in grado di analizzare contenuto, sentiment, struttura dei singoli articoli. Così da rilevare modelli e incoerenze che potrebbero indicare falsità o imprecisioni.

Fake news

Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, organizzatori dell’AI Week e fondatori di IA Spiegata Semplice
L’AI non sarà mai un nemico dell’umanità e, di conseguenza, non lo sarà nemmeno dell’informazione. Anzi, più andremo avanti, più sarà essenziale affidarsi all’artificial intelligence! Perché, con l’ausilio di algoritmi e piattaforme ad hoc, può identificare esagerazioni, pregiudizi e altri indicatori di disinformazione. In questo modo, la tecnologia diventa un vero e proprio «artificial detective» in grado di preservare la salute mediatica ed informativa globale.

Quello delle fake news, relazionate all’AI, è un tema molto attuale. Proprio per questo, verrà definito nel migliore dei modi in occasione dell’ormai imminente edizione dell’AI Week, in programma dall’8 al 12 aprile con due giornate in presenza al Palacongressi di Rimini. Qui interverranno i maggiori esperti del settore riuniti per parlare di questo tema e di molto altro.

Le potenzialità e i limiti

Virginia Padovese, Managing Editor and VP Partnerships, Europe di NewsGuard
Imparare a conoscere le enormi potenzialità dell’intelligenza artificiale è oggi fondamentale. Affinché l’uso degli strumenti che abbiamo a disposizione sia proficuo, dobbiamo capirne non solo i benefici ma anche i rischi. Pensando ai rischi legati alla disinformazione, sia per le aziende che per i cittadini, risulta importante maturare la consapevolezza che questi rischi esistono.

Serve investire nella formazione per imparare a riconoscere le caratteristiche dei contenuti manipolati e serve allocare risorse per lo sviluppo di strumenti in grado di rilevarli. Si tratta di identificare e comprendere il sottile equilibrio tra nuove potenzialità e pericolosi limiti. Dobbiamo essere aperti al nuovo e disposti a sperimentare ciò che l’IA ci offre capendo bene quali vantaggi possiamo trarre e quali misure di sicurezza dobbiamo mettere in atto.

Contrastare la misinformation

Partendo dalle dichiarazioni degli esperti, l’intelligenza artificiale può essere applicata in maniera strategica e mirata al fine di contrastare la diffusione della misinformation. In primis, l’AI, una volta integrata in appositi algoritmi, è capace di analizzare la fonte di provenienza dei singoli articoli, valutandone l’accuratezza. In caso di feedback negativo sull’attendibilità del website di riferimento, propone una serie di soluzioni alternative a seconda della ricerca.

Analizzare e confrontare

In secondo luogo, la tecnologia del momento pone la lente d’ingrandimento sul nome dell’autore che si è occupato della stesura del pezzo. E ancora, un altro aspetto di assoluta rilevanza per l’AI in ottica rilevamento delle news false riguarda lo studio del contesto storico. Infatti, esistono sistemi che esaminano le notizie, confrontando gli spunti contenuti in loro stesse con lo scenario generale. A seconda del risultato finale, decidono se consigliarle ai singoli utenti come spunti interessanti da leggere oppure no.

E le immagini e i video presenti negli articoli sono soggetti ad analisi? Ovviamente sì. Esistono app AI centered che, con l’aggiunta di filigrane digitali, capiscono se un’immagine è realizzata da professionisti in carne ed ossa oppure da artificial platforms poco consigliate. Lo stesso lavoro può essere fatto sui video, scansionando la voce delle persone o soggetti presenti all’interno della riproduzione.

Le fake news, ci aiuterà a smascherarle l’intelligenza artificiale?

Ecco, quindi, il vademecum AI addicted degli esperti per analizzare le news presenti sul web e verificarne i livelli di autenticità:

  • Verificare la fonte. Algoritmi dotati d’intelligenza artificiale valutano l’autenticità della fonte di un determinato articolo, dando in seguito un feedback utile all’utente di riferimento.
  • Lasciarsi guidare dall’AI. Nel momento in cui un website viene ritenuto obsoleto o fake, l’AI consiglia una serie di soluzioni alternative per effettuare le ricerche desiderate.
  • Identificare l’autore. Piattaforme AI centered scansionano l’articolo in questione.  Attraverso una banca dati di riferimento, rilevano, e approvano, solo i pezzi generati da reporter in carne ed ossa.
  • Analizzare il contesto storico. Confrontando gli spunti proposti da una news in particolare con quelli dello scenario di riferimento, la tecnologia consiglia/sconsiglia la lettura del contenuto agli occhi del reader coinvolto.
  • Scansionare immagini e video. Con l’aggiunta di filigrane digitali impercettibili all’occhio umano e il controllo accurato delle voci nelle singole riproduzioni, l’AI è capace di valutare con precisione l’attendibilità di ogni singolo approfondimento