Anno 2020: system integrator alla ricerca di una loro identità. Come si sono evoluti i system integrator alla luce di novità tecnologiche e di nuovi attori che si sono affacciati sul mercato? Nell’ambito della tavola rotonda (di cui a breve troverete lo speciale), ChannelTech ne ha parlato con una platea d’eccezione.
In ordine alfabetico per azienda: Mauro Papini, Country Manager Southern Europe, ME & Med Acronis; Giampaolo Bombo, Amministratore Delegato BB Tech Group; Denis Cassinerio, Bitdefender Director Sales South Europe; Marco Scognamiglio, Cloud Solutions Sales Specialist OVHcloud; Rosa Maria Molteni, Marketing and Communication Manager Spitch; Vincenzo Bocchi, One Software and Next Generation Technologies Director Tech Data; Enrico Dellu’, CEO Venticento.
Anno 2020: system integrator alla ricerca di una loro identità
Dopo una breve disamina di come si è mosso il mercato della distribuzione fino al 2019, a cura di Isabel Aranda, Country director Italy di Context, la discussione si è animata. Da Context è emerso che i rivenditori, nel 2019, hanno iniziato a guardare positivamente il futuro e questo fa ben sperare per un mercato che da troppo tempo ha combattuto con le unghie e con i denti.
Ma, oltre alle buone notizie ci sono anche quelle meno belle. I problemi di sempre: i margini risicati, il ricorso al credito che non gira, gli operatori che si scavalcano, danneggiano il mercato e l’avanzata degli Hyperscaler che, per qualcuno, monopolizzano il mercato ‘gonfiando’ i risultati di pregevoli società di analisi.
E, parallelamente, i system integrator che, in alcuni casi, non sanno dove guardare in altri, specie i più strutturati ‘fanno le scarpe’ ai più disorganizzati o a coloro i quali sono in balia del vento e delle onde.
Anno 2020: system integrator alla ricerca di una loro identità
Con l’arrivo pesante del cloud, le dinamiche distributive si sono fatte più selvagge ruotando attorno a un discorso di prezzi o di cosiddette realtà ‘pigliatutto’. E così, se da un lato si ricerca sempre di più il rivenditore-consulente; dall’altra il canale si è affacciato al modello as a service come abilitante in ambito cloud.
Infine una figura super partes ha seguito tutto il dibattito e, al termine, ha detto la sua, lasciando qualcuno ‘a bocca aperta’. Scoprirete di tutto e di più nell’approfondimento che sarà pubblicato a breve sulle pagine di questo giornale online.