
Alessandra Emmanuele, Marketing Communication Manager, e Angelo D’Alessandro, Sale Director SMB & Enterprise Italia, entrambi di TP-Link Italia, hanno incontrato la stampa per presentare il rebrand di Omada, il marchio di TP-Link che ora diviene Omada by TP-Link e che è dedicato esclusivamente alle soluzioni di networking aziendale.
Con lo slogan “Networks Empower Business”, l’azienda rimarca la decisa focalizzazione verso i mercati PMI, hospitality, enterprise, dove Omada punta a eccellere in termini di performance e di risultati, grazie anche ai rinnovati servizi messi in campo per supportare al meglio i business partner.
TP-Link: due aziende indipendenti
Nel 2022 TP-Link si è divisa in due: TP-Link Corporation, azienda americana con sede a Irvine (California) e TP-LINK Technologies, società con sede in Cina e dedicata esclusivamente al mercato interno di quel Paese. TP-Link in USA è quindi totalmente indipendente, per quanto riguarda l’apparato dirigenziale, quello lavorativo, di ricerca e sviluppo, di produzione, marketing e servizi al cliente.
Questa divisione ha consentito a TP-Link Corporation di emanciparsi sempre di più dalle dinamiche cinesi e di mettersi al riparo da manovre protezionistiche americane (ma non da quelle giudiziarie, come dimostrano le indagini sul marchio avviate da metà 2024, da parte dei Dipartimenti di Commercio, Giustizia e Difesa degli Stati Uniti).
La crescita di TP-Link e il settore consumer
A livello globale l’azienda prosegue con una crescita importante: nel 2024 ha registrato un incremento del business del 20%, con risultati in Italia allineati a questa cifra e con un fatturato nel nostro Paese che ha superato i 70 milioni di euro.
Alessandra Emmanuele
Questa crescita è il frutto di un processo che sta durando ormai da diversi anni. Abbiamo quasi 30 anni di esperienza nel settore e tutti questi successi sono stati ottenuti grazie anche a una strategia aziendale e a una visione a lungo termine che stiamo portando avanti. Il marchio è nato nel mercato consumer networking e nel 2024 vanta un market share del 68%, con l’obiettivo nei prossimi tre – cinque anni di raggiungere l’89 – 90%.
TP-Link ha lanciato anche nuove linee di prodotto, che si affiancano a quelle per il networking. Recente è la famiglia Tapo, composta da dispositivi smart home che stanno riscuotendo un successo commerciale molto lusinghiero, con una crescita anno su anno del 50%. L’azienda ha iniziato sia a collaborare con tutti i principali player del canale e del retail sia a personalizzare in modo importante i punti vendita, per dare rilevanza al brand e rendere i prodotti sempre più riconoscibili.
La gamma Tapo include diversi prodotti smart, come le videocamere per la sorveglianza. Sono prodotti per l’interno o per l’esterno, anche dotati di pannelli solari per la ricarica, così da rendere più facile l’installazione. Sono presenti anche prese smart e vari tipi di sensori per automatizzare l’ambiente domestico.
Un’offerta completa, quindi, potenziata dalle tecnologie più avanzate come il Wi-Fi 7 e l’intelligenza artificiale, che spinge ulteriormente l’automazione e rende ancora più semplice e intuitiva l’esperienza utente. TP-Link vuole democratizzare la tecnologia, rendendola alla portata di tutti con prezzi accessibili per combattere il digital divide, che in Italia è un problema non trascurabile.
La gamma business: Omada by TP-Link
Già nel 2017 TP-Link ha deciso di entrare nel mercato business con il brand Omada. Questo brand ha registrato una crescita costante e, con l’inizio del 2025, parte una nuova strategia, sempre più incentrata sul mercato dei servizi enterprise. Una strategia evidenziata anche dal rebranding in Omada by TP-Link.
Questa evoluzione comporta un nuovo logo, che mette in evidenza il nome Omada ma che mantiene il collegamento a TP-Link, così da dare più autorevolezza a questo brand focalizzato esclusivamente sul segmento business. A inizio anno è stato anche lanciato il nuovo sito Web Omada Networking, completamente slegato da TP-Link. Inoltre, per supportare le aziende più grandi, Omada ha una serie di prodotti specifici, la linea Omada Professional.
Angelo D’Alessandro
TP-Link deve anche vincere “il paradosso dell’IT manager”, ovvero lo specialista informatico aziendale che, pur avendo e apprezzando i prodotti del marchio a casa propria, non li ritiene adatti (quelli professionali) per un ambiente lavorativo. È infatti molto forte la convinzione che le soluzioni TP-Link siano legate esclusivamente al mondo consumer, con costi troppo bassi per essere affidabili in ambito aziendale.
Per superare questo preconcetto, il marchio supporta in maniera professionale i propri prodotti, una strategia che sta dando i suoi frutti: negli ultimi tre anni e mezzo la crescita del brand è stata importante, dal punto di vista umano e professionale. Se tre anni e mezzo fa il reparto business in Italia era composto da sole quattro persone (Angelo D’Alessandro, due commerciali e un tecnico), adesso la società sta cercando la diciassettesima persona (un nuovo commerciale).
L’azienda ha ampliato anche la formazione dei tecnici e dei partner (il brand opera esclusivamente tramite il canale). Nell’anno appena concluso sono stati tenuti più di 40 corsi di certificazione tecnica, con la formazione di quasi 400 nuovi specialisti. Tutto questo consente di offrire ai clienti un servizio preciso e puntuale, assolutamente soddisfacente.
Gli obiettivi per il prossimo futuro
Il marchio vuole rendere Omada sempre più indipendente da TP-Link e sempre più focalizzato sulle enterprise. Intende raddoppiare la sua presenza nel centro sud d’Italia, che ha grandi potenzialità di mercato per il networking.
Nel 2021 TP-Link ha fatturato poco meno di 3 milioni di euro, mentre il 2024 si è chiuso per Omada con un fatturato di 13,5 milioni. L’obiettivo stabilito dal management dell’azienda è di arrivare a 30 milioni nel giro dei prossimi tre – cinque anni.
Molto dipenderà dal successo che Omada avrà nei settori come la videosorveglianza, i dispositivi GPON (Gigabit Passive Optical Network), gli switch. Omada ha il vantaggio di avere un’organizzazione molto orizzontale, così i feedback generati dalle installazioni sul campo raggiungono velocemente i tecnici del centro di ricerca e sviluppo. Questo permette di avere un’evoluzione dei prodotti molto rapida.