Piano industriale, TIM separa asset infrastrutturali di rete fissa e servizi

Il piano di business presentato prevede una serie di opzioni per la valorizzazione di alcuni asset così da raggiungere un miglioramento della posizione finanziaria.

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Un nuovo piano industriale reso noto da TIM prevede la possibilità di separare gli asset infrastrutturali di rete fissa (NetCo) dai servizi (ServiceCo con TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil). L’obiettivo è consentire di migliorare le performance operative con un focus economico finanziario specifico per ciascuna entità e di attrarre nuovi partner industriali e finanziari, permettendo sia di accelerare i processi innovativi sia lo sviluppo di un’offerta sui nuovi business orientati alla transizione digitale.

Con la nuova organizzazione prevista dal piano industriale, TIM avrà inoltre la possibilità di cogliere al meglio le opportunità offerte dalla transizione digitale e raggiungere contestualmente una struttura del capitale sostenibile, grazie a un importante percorso di miglioramento della posizione finanziaria che prevede il deconsolidamento della rete fissa e l’eventuale ingresso di nuovi soci di minoranza in TIM Enterprise.

TIM separa asset infrastrutturali di rete fissa e servizi

Più in dettaglio, il piano industriale prevede la seguente articolazione:

NetCo: include la rete fissa, primaria e secondaria, le attività wholesale domestiche e quelle internazionali (Sparkle). Netco può rappresentare il primo caso in Europa di realizzazione di un polo di infrastrutture e tecnologie di rete in fibra a disposizione di tutto il mercato e con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. Si concentrerà sul mercato wholesale con il compito di accelerare ulteriormente il deployment della rete in fibra, beneficiando nel medio-lungo termine dei cicli di investimento e dei relativi ritorni tipici del mercato infrastrutturale.

ServiceCo: include TIM Enterprise, TIM Consumer e TIM Brasil.

IM Enterprise: include tutte le attività commerciali nel mercato Enterprise, le digital company Noovle, Olivetti e Telsy. Comprende gli asset relativi ai data center. Facendo leva su una posizione di leadership presso la Pubblica Amministrazione e i grandi clienti e su una selling proposition end-to-end unica e distintiva, punta a conquistare quote in un mercato in crescita grazie alla spinta verso i servizi digitali. Un approccio da Tech-company, sempre più integrato, anche organizzativamente, per un’offerta end-to-end che valorizzerà pienamente l’unicità delle competenze e degli asset del Gruppo, spinti dai trend di Cloud, IoT e Cybersecurity.

TIM Consumer: concentra al suo interno tutte le attività commerciali fisso e mobile nel mercato retail Consumer e Small and Medium Business (SMB). Comprende gli asset di rete mobile e le piattaforme di servizio. Una riorganizzazione profonda delle sue attività, basata sulla semplificazione, sarà l’elemento chiave per migliorare le performance.

TIM Brasil: player di riferimento nel mercato sudamericano delle comunicazioni, continuerà nel suo percorso verso una ‘Next Generation Telco’, che ha già consentito di raddoppiare la remunerazione agli azionisti. A seguito dell’acquisizione delle attività mobili del Gruppo Oi, è prevista un’accelerazione della crescita dei ricavi, dell’Ebitda e della generazione di cassa, con trend solidi.