SNOM: la Unified Communication deve essere senza stress

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Unified CommunicationSNOM ha un ampio catalogo, focalizzato sui terminali che si collegano a dispositivi differenti, come computer e smartphone.

L’azienda tedesca, che opera esclusivamente attraverso canale, ha sede a Berlino e un ufficio anche in Italia, che si occupa di fornire supporto tecnico e commerciale ai rivenditori. Il rapporto con i partner comprende la formazione e il supporto sia commerciale sia tecnico. Quest’ultimo è attivo quando si presentano problematiche particolarmente complesse.
Abbiamo avuto occasione di parlare con Massimo Lucini, Channel Director Italy, che ci ha illustrato la visione di SNOM relativa al mercato attuale.

Nei primi anni di attività, l’offerta era limitata ai telefoni fissi da scrivania, poi la produzione si è evoluta e ampliata fino a coprire diverse categorie di articoli: dai terminali cordless con tecnologia Dect – anche per ambienti molto grandi con sistemi multi-cella – ai dispositivi audio per riunioni aziendali, passando per le cuffie con microfono integrato, i sistemi di altoparlanti, i dispositivi per la localizzazione delle persone. Oggi, il catalogo di SNOM è particolarmente esteso, sempre focalizzato sui terminali per la comunicazione, che si collegano a dispositivi differenti (computer, smartphone, tablet) anche per partecipare a riunioni virtuali (per esempio via Zoom).

L’approccio di SNOM alle Unified Communication

In estrema sintesi, le Unified Communication costituiscono una architettura che consente di integrare diversi strumenti per la comunicazione aziendale. Il sistema si propone di semplificare i contatti tra le persone coinvolte, ma talvolta i terminali che gli utenti hanno a disposizione sono di un unico tipo, procurati in blocco dall’azienda, senza tenere conto delle esigenze, delle necessità, delle abitudini dei singoli dipendenti. Per esempio, c’è chi preferisce un classico telefono a cornetta, chi ha bisogno di muoversi nell’ufficio e quindi vuole un cordless, chi preferisce cuffie con filo o, ancora, dispositivi capaci di dialogare in Bluetooth con smartphone o computer.

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I dispositivi di SNOM per comunicare via voce sono tutti pensati per superare i limiti degli speaker e del microfono dei computer portatili, unità spesso non adeguate dal punto di vista dell’audio, sia come qualità sia come portata. L’azienda offre differenti tipi di terminali, per soddisfare le esigenze più disparate, così da adattarsi all’utente e non viceversa. Oggi, l’operatore non è più solo in ufficio davanti a un computer, ma può trovarsi a casa o in mobilità, usare uno smartphone o un tablet.

– Perché le Unified Communication sono così importanti per le imprese?

Il concetto alla base delle UC è la semplificazione delle comunicazioni. I dipendenti devono essere in grado di parlare e di fare riunioni con persone che non sempre sono presenti fisicamente in unico luogo, il tutto con la massima facilità per quanto riguarda le operazioni di setup. Questo è possibile solo se gli utenti hanno a disposizione i terminali giusti e se sono in grado di usarli senza stress. Bisogna quindi evitare di imporre un prodotto (perché è il più economico, perché risponde solo alle esigenze di chi ha acquistato gli apparecchi…), ma è anche necessario educare all’utilizzo del dispositivo.

A questo proposito, SNOM forma adeguatamente i propri partner (non solo dal punto di vista tecnico ma anche commerciale), che a loro volta educano i clienti. I partner devono essere formati per ascoltare le esigenze del cliente, conoscere bene i prodotti e capire quali sono i migliori da proporre, così da essere proattivi, massimizzando le possibilità di una conclusione positiva della vendita.

– Cosa chiede oggi il mercato finale?

L’utente finale che usa prodotti SNOM chiede flessibilità e si aspetta che i rivenditori possano adattare le proprie offerte tecniche e commerciali alle reali esigenze. È richiesta anche l’interoperabilità, ovvero la compatibilità dei prodotti con i principali servizi di videoconferenza oggi più usati. Proprio per soddisfare questa necessità, SNOM offre articoli certificati, capaci di funzionare fin da subito.
La certificazione non significa solo che il prodotto funziona perfettamente con le più diffuse piattaforme UC sul mercato, ma anche che il partner non deve perdere tempo in configurazioni e problem solving nelle fasi di installazione e di avvio all’uso. Tutto deve funzionare in maniera automatica.

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Gli utenti si aspettano anche solidità, quindi i prodotti devono durare nel tempo ed essere, per quanto possibile, a “prova di futuro”. Gli utilizzatori più consapevoli, infatti, sanno che non c’è solo il prezzo, ma anche le prestazioni e le funzioni hanno la loro importanza.
L’azienda offre tre anni di garanzia su tutti i suoi articoli, forte del fatto che i tassi di guasto nei primi anni di impiego sono molto bassi. SNOM è inoltre in grado di gestire rapidamente potenziali anomalie che si potrebbero verificano oltre il termine di garanzia imposto dalla legge.

Gli utilizzatori chiedono, inoltre, semplicità d’uso. Dipendenti e utenti non vogliono perdere tempo per impostare il terminale, né la prima volta né in quelle successive. Idealmente, il dispositivo deve essere Plug-and-Play o che almeno richieda solo un numero molto limitato di parametrizzazioni. La clientela finale di SNOM è molto variegata e include utenti di tutti i tipi, da quelli totalmente digiuni di conoscenze tecnologiche a quelli che hanno a che fare quotidianamente con l’elettronica. Sono eterogenei anche il tipo di mansione lavorativa, il livello di istruzione, l’età.

– Come stanno cambiando gli scenari nel post-pandemia?

Gli scenari in cui SNOM opera hanno attraversato diverse fasi: pre-pandemia, pandemia, post pandemia, una nuova normalità. Se prima del Covid-19 i dispositivi per le comunicazioni aziendali erano eterogenei e piuttosto “mal integrati”, l’arrivo della pandemia ha dato un forte impulso alla riorganizzazione degli strumenti per le telecomunicazioni.
Questo processo evolutivo è progredito nel tempo: oggi è possibile affermare che gli utenti hanno recepito gli sviluppi tecnologici più recenti in questo campo e hanno imparato a usare appieno le possibilità di comunicazione disponibili.
Ora lo smart working è una modalità di lavoro normale, eventualmente in regime ibrido: in alcuni giorni si lavora da casa, in altri al proprio posto in azienda. L’importante è scegliere il modo migliore per lavorare, così da non perdere tempo.

– La rivendita di soluzioni UC per i partner: vantaggi e sfide

Il mercato delle UC è oggi maturo e offre importanti vantaggi ai rivenditori. Dopo tutto quello che è successo negli ultimi tre anni, infatti, utenti e imprese hanno compreso l’importanza di usare terminali adeguati alle proprie esigenze.
A seguito della pandemia, i clienti hanno capito in pochi mesi quello che SNOM dice loro da 15 anni: gli strumenti di comunicazione sono importanti, non devono essere cambiati solo quando si rompono, ma devono essere gestiti al meglio delle loro possibilità e capacità. La sfida più importante è saper ascoltare il cliente e aiutarlo nel processo evolutivo, proponendo il prodotto migliore, quello che soddisfa in maniera più completa le sue esigenze.