L’evoluzione di QNAP, programmi e strategie per il 2023

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Storage e mercato: abbiamo interpellato Alvise Sinigaglia, Country Manager di QNAP Italia, per analizzare i risultati 2022 e parlare delle strategie per il prossimo anno.

 – Come è andato il 2022?

 Quest’anno ci sono state molte e interessanti novità. Per quanto riguarda i NAS, la componente hardware si è evoluta di pari passo con gli aggiornamenti software e le nuove applicazioni. Proponiamo NAS fino ai 6 – 8 bay con a bordo il sistema operativo QTS per la parte SMB e i piccoli uffici. Mentre con le macchine superiori, fino a 24 baie e oltre, riusciamo a coprire la fascia che si colloca tra le medie imprese e l’Enterprise.

Il nostro obiettivo è quello di rendere disponibili feature che solitamente sono tipiche dei prodotti destinati al mondo delle grandi imprese, su device per le medie imprese e le piccole realtà. In Italia c’è un grande numero di queste aziende, che ha sicuramente bisogno di tali prodotti e delle applicazioni.

Per esempio, è disponibile il sistema operativo QuTS Hero, basato su ZFS, che assicura l’immutabilità del dato e che rende disponibili le evolute caratteristiche WORM (Write Once Read Many).

Sulla sicurezza abbiamo lavorato tanto e, nel mese di giugno abbiamo introdotto ADRA NDR, chiudendo il cerchio di soluzioni dedicate alla security. Parliamo di una soluzione di sicurezza che non sostituisce i convenzionali meccanismi di security che sono presenti in azienda. L’appliance di rete, da installarsi il più possibile vicino ai dispositivi da proteggere, adotta l’ambiente operativo QNE Network con Linux Kernel 5.X LTS. Questo sistema è stato sviluppato da QNAP per poter controllare al meglio gli ambienti di rete e gestire risorse locali e remote, servizi applicativi e il mondo cloud.

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QNAP ADRA non è propriamente un firewall ma può essere assimilato, almeno in parte, al concetto di honeypot, quella componente di rete capace di funzionare come “esca” e bloccare i potenziali attaccanti.

Quest’anno siamo stati particolarmente attivi anche su differenti verticali di mercato. Tra queste, il mondo healthcare, introducendo funzionalità per l’immutabilità del dato, o nella post-produzione audio/video, un ambito in forte crescita. C’è poi il segmento education: nelle scuole c’è una grande domanda di soluzioni per l’archiviazione sicura dei dati. In questo ambito stiamo portando avanti numerose attività dedicate.

Parallelamente alle attività svolte con partner, integrator e il canale, siamo attivi sul fronte comunicativo verso l’end user, per sensibilizzare ed informare circa le nostre tecnologie, le best practice e le opportunità del momento.

– Come siete posizionati in Italia? Che aspettative di crescita avete? Quali obiettivi?

 Secondo i dati Context, manteniamo circa il 55% di share di mercato in ambito NAS, quindi in Italia abbiamo una bella fetta di utenti. È un settore molto interessante: è vero che si mantiene flat, ma non mostra segni di decrescita. D’altra parte, la necessità di gestire grandi moli di dati e di avere ampio spazio di archiviazione è presente in tutti gli ambiti. Come QNAP, riusciamo a offrire prodotti in grado di soddisfare le necessità dal cinefilo e audiofilo al proprietario di yacht, piuttosto che nelle applicazioni data center o nella post-produzione video. Questo ovviamente aiuta a diversificare gli utenti e ad avere una platea molto ampia.

L’obiettivo per il 2023 è quello di mantenere la posizione che abbiamo raggiunto negli anni.

A differenza dei nostri concorrenti diretti, noi non produciamo solo NAS ma ci muoviamo in diversi ambiti: networking, router e cyber security. Proponiamo un ecosistema evoluto e completo per poter assicurare le massime prestazioni delle soluzioni NAS. In questo modo assicuriamo un’operatività fluida e veloce ai clienti, soprattutto in quei contesti dove le performance fanno la differenza e potenziali colli di bottiglia possono costituire un problema rilevante.

– Quali novità nella strategia per il prossimo anno? Quali, secondo voi, i trend per il breve periodo?

 Il prossimo anno consolideremo il “concetto di soluzione”, intesa come integrazione di rete, al di là del solo NAS. Per fare questo, cercheremo sempre più di far evolvere i diversi ambiti del nostro portfolio con la parte NAS, networking e security.

Nel 2023 la tecnologia full flash avrà ancor più rilevanza, stiamo lavorando su nuovi prodotti di fascia alta basati su tecnologia allo stato solido e capaci di erogare elevate performance.

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Analogamente, manterremo attivo il supporto per i big data e l’integrazione con gli hard disk meccanici: il disco rotativo non andrà in pensione! Si tratta di una soluzione ideale per chi effettua il backup e necessita di uno spazio di archiviazione particolarmente esteso. Pur non producendo hard disk, siamo attivi con i nostri partner per continuare a sviluppare soluzioni altamente integrate, efficienti ed affidabili.

Attualmente stiamo lanciando una gamma di dispositivi in partnership con AMD e dotati della Serie di processori EPYC, capaci di ottime prestazioni.

Per quanto riguarda l’ambito networking, abbiamo soluzioni SD-WAN, che consentono di ottimizzare la rete aziendale, che può essere geograficamente dislocata su più punti (headquarter e branch office per esempio). Queste soluzioni sono pensate anche per gli smart worker, affinché possano aggregare i propri sistemi alla rete aziendale, ottemperando alla compliance e assicurando la sicurezza del traffico dati. In questo senso, si renderà sempre più importante delineare le reti e la loro profilazione. Questo vale anche a casa, soprattutto quando un lavoratore si trova a dove affrontare sessioni online, webinar o call con precise performance.

La rete costituisce il mezzo per l’interconnessione di apparati e servizi e, anche per questo, deve essere costruita e manutenuta con attenzione.

In quest’ottica è bene considerare sempre la qualità dei servizi erogati e i parametri di “Quality of Service”, talvolta sottovalutati negli ambienti di produzione medio/piccoli. Come QNAP, proponiamo, anche in questo caso, soluzioni QoS integrate e senza costi di licenza.

– La formazione è importante per QNAP, com’è andata nel 2022? Quali attività sono previste per il prossimo anno?

 Siccome siamo un’azienda con vendita totalmente indiretta, è importantissimo avere i partner certificati. Abbiamo fatto molto quest’anno in termini di formazione a distanza: i nostri corsi e i nostri webinar hanno avuto altissime adesioni. Abbiamo poi reso disponibili dei video tutorial sulla nuova pagina YouTube. Abbiamo organizzato eventi insieme ai distributori, sia per coinvolgere i partner sia per parlare direttamente all’utente, che può essere il privato o l’IT manager che arriva a noi e necessita di informazioni per essere ricondotto in modo adeguato al canale.

 A partire dalla primavera ci saranno nuovi corsi per i partner. Proseguiremo con la focalizzazione sul networking che abbiamo avuto nel 2022, ma ci saranno anche corsi su ADRA NDR. Abbiamo già fatto le prime installazioni e stiamo formando i partner sul territorio. Cerchiamo di essere vicini a loro con specifici programmi “not for sale” o di “trade in”. Siamo attivi anche sul fronte della disponibilità di sample prodotto: proponiamo i device ai partner affinché possano lavorarci direttamente e sviluppare una competenza diretta. Questa è la chiave vincente.

QNAPA livello organizzativo, inoltre, nell’ottica di una riorganizzazione, è appena stato nominata una nuova figura PreSales Manager.

Daniele Nannicini, assisterà i clienti e i partner su tutto il territorio nazionale, supportandoli nello sviluppo di progetti evoluti.