Turani di Qualys: Scelte comode? No, grazie. Amo mettermi in discussione

Emilio Turani, Managing Director per Italia, South Eastern Europe, Turchia e Grecia di Qualys, si apre in questo ritratto raccontandosi come uomo e non come manager.

Turani di Qualys: Scelte comode? No, grazie. Amo mettermi in discussione

Valore delle relazioni, l’empatia e la passione da remoto possono essere mitigati e questo non può diventare la nuova normalità anche dopo la pandemia.

Scelte migliori? Tutte quelle che ha fatto, dice Emilio Turani, Managing Director per Italia, South Eastern Europe, Turchia e Grecia di Qualys perchè crede “che nella consapevolezza degli errori ci sia sempre l’opportunità di migliorare e migliorarsi“. Un ritratto ragionato, posato, dietro al quale ci cela ‘un signore d’altri tempi’. Giudicate voi, buona lettura.

Chi è Emilio Turani?

Indubbiamente un appassionato del proprio lavoro, in cui ho sempre cercato di canalizzare la mia propensione alle relazioni cercando di migliorarmi costantemente. Mi sono sempre messo in discussione senza necessariamente fare le scelte più comode ma credendo in progetti con un respiro di medio e lungo termine e accettando, di buon grado, i cambiamenti e il non crogiolarsi nell’area confortevole. “Il mare calmo non ha mai reso esperto il marinaio “(cit. F.D. Roosevelt).
Fuori dal lavoro coltivo le mie passioni: cinema, musica e sport. La massima soddisfazione per me è portare i miei figli a vedere una partita o assistere a un concerto.

Turani, cosa significa essere oggi ai ‘posti di comando?

Significa gestire la leadership apprezzando i talenti e valorizzandoli, cercando di farli crescere per contribuire al successo di Team. Il leader si deve assumere le responsabilità per condividerne il successo e il saper lavorare in gruppo è una soft skill fondamentale.

A cosa deve il successo nel suo lavoro?

Ho sempre rispettato l’ecosistema lavorativo: dai partner, i clienti, fino ai colleghi e i collaboratori.
In tutti questi anni ho dato e richiesto trasparenza ed etica, perché ritengo fondamentale salvaguardare questi aspetti cruciali. Per me il successo è il potersi realizzare anche attraverso una prospettiva che metta in prima linea un ideale.

Come si è avvicinato al mondo dell’Ict?

La mia carriera è iniziata nelle Telecomunicazioni, lavorando per importanti multinazionali quali, ad es, Motorola. In quegli anni stava emergendo la Cyber Security e, da subito, ne sono stato affascinato. Ho avuto l’opportunità di guidare la filiale italiana di Stonesoft, poi sono approdato in Intel Security come Regional Director sino all’apertura delle operation di Qualys in Italia, per poi gestire filiali e territori nell’ambito Sud Europeo e CEE.Turani di Qualys: Scelte comode? No, grazie. Amo mettermi in discussione

Mi dia tre aggettivi che descrivano il core business della sua azienda.

Efficacia, agilità, ergonomia.

Quali sono le migliori scelte che ha fatto da un punto di vista professionale?

Tutte quelle fatte sino a ora. Credo che nella consapevolezza degli errori ci sia sempre l’opportunità di migliorare e migliorarsi. Ho sempre pensato che, talvolta, anche il dover fare un passo indietro possa essere utile nella misura in cui possa servire per farne due avanti. Potendo riavvolgere il nastro rifarei tutto.

Si è mai trovato nella necessità di fare scelte dolorose, ovviamente da un punto di vista professionale?

Si. La cosa importante è agire per il bene dell’azienda ma essere sempre trasparenti, coerenti e corretti, senza creare false aspettative. Procrastinare una scelta non serve a niente e può aggravare le conseguenze.Turani di Qualys: Scelte comode? No, grazie. Amo mettermi in discussione

Qual è il pregio che ammira di più nelle persone e quale è il difetto che proprio non le va giù?

La trasparenza. Mentre non sopporto gli avari.

Tema giovani. Cosa cercano? Come giocano il loro futuro?

Essendo i protagonisti della contemporaneità sono dotati di un pragmatismo marcato e cercano contesti lavorativi in modo meno rigido e schematico rispetto a un tempo, dove vigeva la logica del “posto fisso in banca “come status. Si dice che in passato i giovani fossero più legati a valori e ideali, ma non è vero: vedo molti ragazzini attenti al sociale ed all’ambiente, pensiamo ad es. alla “generazione Greta”. Sono invece le aziende che dovrebbero porsi obiettivi e fini socialmente più rilevanti, investendo in aspetti quali, per esempio, un miglior equilibrio lavoro/vita privata, attività di training e coaching, sviluppo delle soft skills e maggior attenzione alle responsabilità sociali.

Quali le criticità che ha messo in luce, nel suo quotidiano, il Covid-19?

Professionalmente ho sempre puntato sul valore delle relazioni; l’attuale contesto pandemico, soprattutto per quanto concerne i prospect e nuovi potenziali clienti, rischia di uniformare la percezione a causa della comunicazione mediata da Zoom, Teams, etc. Questo può influire su valori personali importanti come l’empatia e la passione che da remoto possono essere mitigati.
Fortunatamente il servizio Qualys è basato su una innovativa piattaforma Cloud based che garantisce servizi “as a service“ per IT, Security e Compliance. Ciò significa che, operativamente, le attività on premises ed on site sono eliminate o ridotte ai minimi termini. Questo ha consentito di aumentare il nostro customer base e di garantirci una crescita significativa anche durante la pandemia ed il lockdown.Turani di Qualys: Scelte comode? No, grazie. Amo mettermi in discussione

Quali le modalità per procedere al cambiamento dopo la pandemia Covid-19?

Raggiungere una coscienza nuova in merito a come è composto il proprio ambiente digitale, per organizzarne la difesa in base a una consapevolezza della superficie vulnerabile, della superficie attaccabile e della superficie di rischio. La nuova normalità amplifica modi di lavorare che la pandemia ha generato. Le aziende devono contestualizzare queste novità nella trasformazione digitale già in corso e definire i canoni perché diventino supportabili ed integrate nella cultura aziendale.

Mi dia tre motivazioni per le quali oggi, le aziende, dovrebbero stare attente alla sicurezza.

Primo: lungi dall’essere un mero costo. La Cyber Security è ormai fattore abilitante del business e della strategia GTM
Secondo: se ben strutturata e “by design”, può divenire un elemento di vantaggio competitivo
Terzo: il rischio cyber è legato in modo talmente indissolubile al business che sottostimarne la dimensione e la portata significa esporre la propria azienda al potenziale fallimento operativo, reputazionale e finanziario.

Ora facciamo ‘un gioco’. Chiediamo al nostro ospite di ‘spogliarsi’ virtualmente dal ruolo di manager di successo di Qualys e aprire gli occhi della fantasia…Ecco il risultato.

Se fosse un piatto che piatto sarebbe?Turani di Qualys: Scelte comode? No, grazie. Amo mettermi in discussione

Pasta e piselli.

Se fosse un quadro?

La persistenza della memoria di Dali’.

Se fosse un film?

Barry Lyndon.

Se fosse una stagione?

Estate.

Se non facesse il lavoro che fa, che lavoro farebbe?

In quanto cinefilo … ho sognato di poter essere un regista.

Se avesse una bacchetta magica…

… la userei per risolvere definitivamente il cancro, in tutte le sue forme.