La relazione tra azienda e collaboratore ora passa dall’onboarding

Nel settore delle risorse umane dopo l’employer branding, è la volta dell’onboarding.

onboarding

Frida Mura, Head of Sales HR Solution Archiva Group  spiega in cosa consiste l’onboarding e tecnologia e cosa cambia nella relazione tra azienda e collaboratore.

Le novità della relazione tra azienda e collaboratore

Nel panorama delle risorse umane, si parla spesso (e giustamente) di selezione, di attrazione dei talenti, di employer branding. Ma c’è una fase, immediatamente successiva alla firma del contratto, che troppo spesso viene sottovalutata: quella dell’onboarding. Un processo che, se ben progettato e gestito, ha un impatto profondo e duraturo sulla relazione tra azienda e collaboratore. L’onboarding è molto più di un’accoglienza formale o della consegna del badge. È il momento in cui si imprime l’identità aziendale, si costruisce il senso di appartenenza, si avvia un percorso che può determinare la riuscita o il fallimento dell’intero rapporto professionale.

La sfida dell’onboarding oggi

In molte realtà, questa fase viene ancora gestita in modo frammentato, con strumenti poco adatti alla complessità dei processi coinvolti: email, fogli Excel, archivi cartacei o digitali poco strutturati. In questo scenario, le attività amministrative rischiano di assorbire tempo ed energie preziose, a scapito della qualità dell’esperienza offerta al nuovo assunto. Eppure, le aspettative delle persone sono cambiate. Chi entra in azienda oggi si aspetta efficienza, chiarezza, autonomia, ma anche relazione, accompagnamento, coinvolgimento. Bilanciare questi elementi richiede un approccio nuovo, e soprattutto strumenti adeguati.

Tecnologia a supporto dell’esperienza

L’introduzione di piattaforme digitali specificamente progettate per supportare l’onboarding rappresenta una vera svolta. Queste soluzioni permettono di automatizzare e monitorare l’intero processo. Che va dalla gestione documentale all’organizzazione degli incontri formativi, dalla raccolta dei feedback alla tracciabilità delle attività svolte. Tutto avviene in un ambiente integrato, accessibile, sicuro e conforme alle normative vigenti in materia di privacy e conservazione digitale.

Il nuovo ruolo dell’onboarding nella relazione tra azienda e collaboratore

I documenti firmati, i contratti, le informative, ma anche i piani formativi o i materiali introduttivi, possono essere resi disponibili in modalità digitale. Sempre consultabili da parte del dipendente e dello staff HR. Questo significa alleggerire significativamente il carico amministrativo, ridurre il rischio di errori, migliorare la compliance normativa e, soprattutto, offrire un’esperienza fluida e moderna al nuovo collaboratore.

Più tempo per le persone

Quando le attività ripetitive vengono automatizzate e strutturate, il team HR può dedicarsi davvero alla parte più importante del proprio ruolo: costruire relazioni, supportare l’integrazione, affiancare le persone nei primi passi del loro percorso. La tecnologia, in questo contesto, non sostituisce il fattore umano, ma lo potenzia. Permette di restituire tempo e risorse alla cura della persona, alla creazione di un legame autentico con l’azienda, alla costruzione di un ambiente in cui sentirsi subito parte di qualcosa.

Un cambio di mentalità nella relazione tra azienda e collaboratore

Adottare soluzioni digitali per l’onboarding non è solo una questione di efficienza: è una scelta culturale. Significa riconoscere il valore strategico di questa fase, investire nella relazione, offrire da subito un’immagine coerente, solida e innovativa dell’organizzazione. L’esperienza di un dipendente inizia molto prima del primo task operativo: inizia da come lo accogliamo. E la tecnologia può fare la differenza tra un semplice inserimento e un vero ingresso nel futuro dell’impresa.