Sempre più l’esternalizzazione per la gestione delle paghe

Molti datori di lavoro europei soddisfatti dell'elaborazione complessiva delle buste paga, in Italia il gradimento è inferiore.

gestione delle paghe

Nel payroll, vince l’approccio ibrido: l’83% delle aziende europee sceglie sempre più l’esternalizzazione almeno per la gestione e l’amministrazione delle paghe. Studio di SDworx. Mentre un 10% opta per un approccio indipendente, affidandosi a esperti e software proprietari. Il rimanente 7%, invece, esternalizza completamente il processo di payroll a un soggetto esterno. Secondo lo studio, il 71% dei datori di lavoro è soddisfatto dell’elaborazione complessiva delle buste paga all’interno della propria azienda e sono sempre meno le aziende europee che hanno problemi con la gestione delle buste paga.

Sempre più l’esternalizzazione

Ciononostante, le aziende devono ancora affrontare diverse sfide, tra cui la velocità e l’efficienza nell’elaborazione delle buste paga e compliance legistlativa. In Italia, le soluzioni implementate ancora non sono in grado di convincere appieno le aziende che le utilizzano.

Approccio in-house, software self-built ed esternalizzazione

Romania, Slovenia e Croazia sono le nazioni dove le imprese si assumono maggiormente la responsabilità dell’elaborazione e dell’amministrazione delle buste paga. Nel complesso, sono soprattutto le aziende molto piccole o molto grandi a essere fortemente coinvolte nella gestione delle paghe. Per le aziende europee con più di 2.500 dipendenti, la percentuale è del 55%, per le organizzazioni che hanno tra i 500-999 dipendenti è del 50% e per le più piccole, infine, tra gli uno-nove dipendenti, è del 49%.

Utilizzo dei software

Tre aziende europee su dieci (32%) utilizzano software realizzati autonomamente per l’elaborazione e l’amministrazione delle buste paga. Non si tratta sempre di software specializzati, in particolare le aziende più piccole utilizzano applicazioni come Excel, ad esempio, come base per l’elaborazione dei calcoli delle buste paga. Circa il 23% delle organizzazioni utilizza una soluzione di payroll ospitata nel cloud dal fornitore (modello SaaS). Il 26% utilizza un software di payroll esterno in esecuzione sui propri server o nel cloud privato.Il 20% non utilizza direttamente un software per le paghe, ma lo affida completamente a un soggetto esterno.

Esternalizzazione della gestione delle paghe: sempre di più

In media, il 37% delle aziende che esternalizzano le buste paga (parzialmente o meno) si affida a studi contabili o esperti finanziari, soprattutto nei Paesi dell’Europa orientale e in Germania.  Questo vale soprattutto per le aziende più piccole. Inoltre, il 27% delle aziende europee, soprattutto quelle di medie e piccole dimensioni, si avvale dell’aiuto di un fornitore specializzato di servizi di payroll.

Velocità, efficienza ed accuratezza

Tra gli aspetti maggiormente ricercati dagli intervistati (48%) nei software payroll spiccano correttezza e velocità. Non a caso si riflettono anche nelle preoccupazioni dei datori di lavoro nei confronti delle buste paga: i più citano velocità ed efficienza ed accuratezza dell’elaborazione come aspetti sfidanti del payroll. Insieme al tenere sotto controllo i costi legati alle buste paga. Ovvero tutti i costi legati all’elaborazione del payroll, come i costi di outsourcing, gli esperti interni, il software e simili. La conformità alla legislazione in costante evoluzione è una preoccupazione costante per le aziende.

Tre sfide centrali per il payroll

È interessante notare come le organizzazioni che utilizzano un modello di payroll combinato (interno/esterno) siano quelle a riscontrare le maggiori difficoltà. Eppure, nonostante le sfide, il 71% dei datori di lavoro è abbastanza soddisfatto della gestione complessiva delle buste paga, C’è ancora spazio per i miglioramenti, e una maggiore digitalizzazione li renderà possibili. Con i sistemi di payroll in tempo reale, ad esempio, le aziende potranno organizzare le loro buste paga ancora più velocemente. Rendendo l’impatto degli aggiustamenti dell’ultimo minuto immediatamente visibile.

Il caso italiano: grande outsourcing, basso indice di gradimento

L’italia si conferma il Paese a minor tasso gestionale full in-house. Ma anche uno di quelli maggiormente inclini a caldeggiare l’avvento di un payroll pienamente automatizzato e digitale. Nonostante, infatti, l’outsourcing parziale sia la pratica della quasi totalità delle aziende intervistate. l’indice di gradimento italiano verso il payroll management è il più basso europeo. Puntualità, correttezza e data security della busta paga sono tra i tasti maggiormente dolenti. Anche se il punto di gradimento più basso si rispecchia nella capacità di adeguamento alla compliance.

Sempre più l’esternalizzazione per la gestione delle paghe

Laura Moncada, Sales Manager di SD Worx Italy
La legislazione è sempre più complessa e in continua evoluzione. Vengono aggiunte nuove regole, a volte in modo retroattivo, sia a livello locale che europeo. È quindi importante stare all’erta. Grazie ai continui sforzi di innovazione e digitalizzazione, stiamo rendendo il processo di payroll ancora più efficiente.

Aiutiamo i nostri clienti locali e internazionali in vari modi: informandoli, gestendo completamente il processo per loro, organizzando corsi di formazione online o fisici. Oltre che restando a loro personale disposizione in caso di domande. Non perdiamo di vista il fattore umano. Crediamo nella ricerca di un equilibrio tra soluzioni automatizzate e assistenza personale, in modo che i nostri clienti, datori di lavoro e imprenditori, possano godere di un’elaborazione delle buste paga fluida e accurata.