MSP, N-able traccia i trend per il futuro

Dall'MSP Horizon Report, sviluppato da N-able con Canalys, la sicurezza emerge come elemento centrale dei servizi gestiti e si prospettano nuove opportunità.

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Oggi cosa si intende con l’acronimo MSP e qual è il valore (fondamentale) che questa figura ha per i suoi clienti sono aspetti di cui le aziende stanno finalmente prendendo coscienza. Lo evidenza l’MSP Horizons Report, il rapporto sviluppato da N-able in collaborazione con Canalys, che costituisce un’analisi pionieristica per il mercato dei servizi gestiti e che si focalizza sulle tendenze chiave previste per il 2024 e oltre. Il rapporto è basato su un sondaggio condotto tra ottobre e novembre 2023 su 354 partner commerciali N-able in EMEA, Nord America, APAC e America Latina.

Una crescita consistente

Il rapporto evidenzia che gli MSP stanno registrando una crescita consistente, con il 97% degli intervistati che prevede quest’anno un aumento dei ricavi dei servizi gestiti. Con oltre 335.000 partner globali nel canale IT che vendono servizi, il settore ha generato un fatturato di 419 miliardi di dollari nel 2023.

In questo contesto, la sicurezza emerge come elemento centrale, con oltre l’80% del campione che ha segnalato una crescita nei servizi gestiti di IT security. In tal senso, le opportunità principali per i prossimi anni includono MDR, sicurezza di rete ed endpoint, scansione delle vulnerabilità e gestione del cloud. Nonostante la crescente adozione di approcci unificati, l’RMM tradizionale rimane al centro del modello MSP, con la necessità di integrazioni come EDR e altre funzioni di sicurezza. L’intelligenza artificiale (AI) continuerà a influenzare il mercato dei servizi gestiti, con la sua adozione in aumento e l’AI generativa integrata più a fondo nello stack tecnologico per elementi come RMM, PSA, backup, sicurezza informatica e analisi dei dati.

Molte aziende abbracciano il nuovo modello di ecosistema, adottando approcci co-gestiti, collaborando con partner e sperimentando modelli ibridi. L’intelligenza artificiale è ampiamente utilizzata, con l’88% che la integra nei propri strumenti e che desidera ulteriori funzionalità di AI, specialmente nell’ambito della sicurezza informatica, del backup e dell’analisi dei dati.

Il modello co-gestito

John Pagliuca, CEO di N-able, ha sottolineato l’importanza di guardare al di là del presente e di aiutare i partner a trasformarsi per il successo a lungo termine. “Il modello co-gestito emerge come un’opportunità chiave per gli MSP, offrendo crescita dei profitti e servizi aggiuntivi”, ha precisato.

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Il sondaggio ha messo in luce come l’acquisizione di nuovi clienti, i budget e le competenze siano le sfide predominanti. L’adozione di modelli co-gestiti si configura come una risposta a queste sfide, offrendo agli MSP la possibilità di espandersi, ottenere account più solidi e affrontare la crescente consapevolezza della necessità di collaborazione.

Inoltre, il report evidenzia la sempre maggiore importanza delle competenze specializzate e delle certificazioni, con la previsione che gli MSP in rapida crescita saranno coloro che investono in MDR, XDR, sicurezza di rete, endpoint e dispositivi gestiti, scansione delle vulnerabilità e gestione dell’infrastruttura cloud. Molti MSP si stanno concentrando sulla creazione di nuove certificazioni, mantenendo il passo con la formazione attuale e facilitando la transizione del personale verso le aree tecnologiche più recenti. Nel prossimo decennio vedremo emergere anche personale più dedicato con conoscenze specifiche in intelligenza artificiale e sviluppatori più abili nell’integrare strumenti di intelligenza artificiale e codice nello sviluppo del prodotto. Per altre aree, come la gestione dei dati nel cloud o la gestione delle applicazioni, l’assunzione è focalizzata su coloro con certificazioni per Azure, AWS o Google, ma l’assunzione di nuovi dipendenti con conoscenza della gestione delle infrastrutture ibride è generalmente più utile.

Elevata diversificazione tra gli MSP

Il rapporto sottolinea la presenza di un’elevata diversificazione all’interno del settore MSP, con la maggior parte dei partner che gestiscono attività ibride e un crescente interesse per modelli di co-gestione. La collaborazione e l’investimento in competenze emergono come fattori critici per il successo nel panorama in evoluzione dei servizi gestiti.

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Tra coloro che hanno risposto al sondaggio, il 43% ha affermato che lavoreranno principalmente in un modello operativo, gestendo autonomamente l’IT del cliente, con il 20% che opererà in un modello co-gestito, collaborando con il cliente per gestire la propria infrastruttura informatica. Un ulteriore 17% ha dichiarato che collaborerà con altri fornitori per offrire una soluzione completa ai clienti, mentre il restante 20% ha detto che adotterebbe un modello misto di tutti e tre. “C’è molta più consapevolezza che non possono farcela da soli – ha sostenuto Pagliuca –. Devono fare squadra e collaborare per raggiungere i loro obiettivi”.

In tal senso, sta emergendo un nuovo tipo di partner, il broker MSP, che opera come pilastro centrale per un insieme più ampio di fornitori che offrono servizi specialistici a un cliente. Nei prossimi anni vedremo anche queste co-partnership, una volta formalizzate, creare gruppi di MSP che potranno consolidarsi e offrire soluzioni specialistiche su larga scala.