Juniper, la Great Resignation può portare benefici inattesi

Una tendenza causata dalle chiusure pandemiche che ha visto le persone cambiare lavoro con una frequenza mai vista.

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Sander Groot, Head of Channels EMEA & CALA di Juniper Networks sulle conseguenze della Great Resignation che potrebbe portare invece benefici inattesi al canale.

È praticamente impossibile, in un giorno qualsiasi, non trovare sulla stampa qualche riferimento  alla Great Resignation. In ogni settore, le persone cambiano lavoro con una frequenza mai vista.

La tendenza Great Resignation

Questo tendenza sembra essere positiva per chi desidera nuove opportunità di carriera, ma qual è l’impatto sul canale? Non c’è dubbio che il fenomeno influisca sul modo in cui i partner di canale lavorano. Con la comparsa di nuove opportunità e nuovi limiti dovuti all’improvviso cambiamento nel modo in cui le persone cercano nuove opportunità lavorative e definiscono le proprie aspettative. A monte, la pressione determinata dalla carenza di competenze nel comparto IT non fa che complicare le cose.

La pandemia ha cambiato per sempre il modo di lavorare

Il lockdown ha reso evidente a una fetta molto più ampia della popolazione ciò che molti sapevano da tempo: lavorare da casa ha i suoi vantaggi. Questa condizione, prolungandosi per più di due anni, ha anche cambiato sia il modo in cui le aziende reclutano i talenti sia i luoghi in cui li reclutano.

Basta essere connessi

L’allargamento del campo dei candidati a praticamente chiunque disponga di una connessione Internet ha modificato per sempre le regole del gioco per quanto riguarda l’acquisizione dei talenti. I giganti della tecnologia non sono più vincolati dai loro hub tecnologici.  Ora vanno a caccia di talenti su scala globale. Il che significa che i brand privi del cachet tecnico dei grandi player non hanno più accesso esclusivo ai pool di talenti che vivono nelle loro vicinanze.

Un diverso punto di vista

Osservando la cosa da un diverso punto di vista, i partner di canale possono sfruttare l’accesso a un più ampio pool di talenti per attirare talenti ancora migliori e più diversificati di quanto fosse possibile finora. Ciò significa che rivenditori e distributori hanno l’opportunità, mediante l’offerta di maggiore flessibilità, di attirare e trattenere i migliori talenti. Oltre a aumentare le occasioni di crescita e profitto sia per loro stessi sia per i vendor rappresentati.

La Great Resignation può portare benefici inattesi

Il rovescio della medaglia è che, per quanto “coccolati”, dobbiamo aspettarci comunque un maggiore turnover dei talenti. I rivenditori (e probabilmente anche i vendor IT) dovranno pianificare proattivamente il ricambio. Oltre a essere pronti, in alcuni casi, ad assumere talenti meno esperti ma promettenti. Organizzandosi in modo che possano rapidamente diventare parte attiva della più generale strategia di canale.

La carenza di competenze offre un’opportunità ai fornitori di servizi gestiti

Una delle principali conseguenze della Great Resignation è la consapevolezza che, per attirare e trattenere i migliori talenti, le aziende devono adottare un modello di lavoro ibrido. È vero che la maggior parte delle aziende sono state costrette a fare lavorare da remoto le proprie persone durante i picchi pandemici. Ma quelle che non hanno ancora adottato policy ibride rischiano di essere identificate come organizzazioni non al passo con i tempi.

Lavoro da remoto e lavoro ibrido

Nelle organizzazioni che vogliono adottare il lavoro remoto sono necessari nuovi set di competenze. In particolare nelle funzioni IT che in questo processo giocano un ruolo fondamentale. I team IT devono possedere le conoscenze necessarie per fare in modo che reti, applicazioni e apparati IT siano funzionali al lavoro remoto e allo stesso tempo mantenute sicure, accessibili e affidabili.

Le specificità del settore IT

È risaputo che il comparto IT soffre di una carenza di personale esperto. Ciò significa che molti team IT interni potrebbero non avere le conoscenze tecniche adatte e supportare in modo efficiente i lavoratori remoti. Ci vuole del tempo per acquisire le conoscenze specialistiche e comprendere come creare una rete robusta e flessibile capace di gestire il lavoro remoto. Continuando a garantire la sicurezza e la stabilità della rete.

Nelle organizzazioni che non sono ancora attrezzate per il lavoro remoto, è chiaramente indispensabile muoversi con urgenza. In questa situazione i leader IT interni sono probabilmente consapevoli di non avere abbastanza tempo per formare i team interni e operare il cambiamento da soli.

Tante opportunità pronte da cogliere

Questo scenario presenta l’opportunità unica per i fornitori di servizi gestiti di sfruttare la carenza di competenze nel settore per mettere la propria esperienza a disposizione delle organizzazioni che non hanno le conoscenze. Ma devono modernizzare rapidamente e in modo efficiente la propria rete e gli apparati IT.

Dopo la pandemia arriva la Great Resignation

I Managed Service Provider possono costituire l’anello mancante. Grazie alle loro conoscenze specialistiche, possono rimuovere le barriere, permettendo alle organizzazioni di trasformare agevolmente le reti e gli apparati. In definitiva, possono contribuire a trattenere i talenti facendo in modo che reti, applicazioni e apparati IT supportino efficacemente il lavoro ibrido.

Gli impatti a lungo termine

I cambiamenti che stiamo osservando negli atteggiamenti e nelle preferenze dei lavoratori vanno oltre la pandemia. Non c’è dubbio che la pandemia abbia costretto molti a rivalutare ciò che davvero è importante, ma è anche vero che il ritorno alla normalità può riportare le cose a com’erano prima del 2020.

Il passaggio al lavoro ibrido

Il canale deve sfruttare il passaggio al lavoro ibrido. E rendere rapidamente produttivi i nuovi assunti dato che i cambiamenti continueranno sul lungo periodo a impattare sul modo di lavorare del canale. Ci saranno notevoli benefici per l’ecosistema dei partner. Tra cui l’opportunità per gli MSP di sfruttare le proprie conoscenze specialistiche per supportare le organizzazioni che si trovano nella necessità di aggiornare la propria infrastruttura IT in uno scenario di carenza di competenze.

Se rivenditori, distributori e MSP acquisiranno consapevolezza della Great Resignation e daranno ascolto alle richieste dei lavoratori, per quanto entro confini ben definiti, allora potranno attingere alla forza di un pool più ampio di talenti garantendo la flessibilità. La Great Resignation può indubbiamente portare benefici inattesi che si traducono in modi efficaci e lungimiranti di trattenere i talenti. Oltre a garantire la crescita anche quando il trend si sarà esaurito.