Coding e sviluppo, intervista a Chiara Russo di Codemotion

"Coding is everywhere", gli sviluppatori lavorano non più solamente in aziende tech ma anche in numerosi ambiti eterogenei.

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L’importanza delle attività di programmazione, sviluppo e coding è ormai sotto gli occhi di tutti, ne parliamo con Chiara Russo, CEO e Co-Founder Codemotion.

– La Codemotion Conference si rinnova di anno in anno, quali gli aspetti peculiari dell’edizione 2022, secondo la sua opinione?

La Codemotion Conference è la più grande manifestazione in Italia dedicata al mondo del coding e degli sviluppatori: ogni anno permette a Codemotion di portare avanti la sua mission di accompagnare la crescita professionale dei developer, azione che svolgiamo nel quotidiano attraverso la nostra piattaforma online mettendo in contatto oltre 240mila professionisti IT e più di 300 fra aziende e startup. Negli anni la Codemotion Conference è diventata un punto di riferimento nel settore: partecipare significa conoscere e ascoltare gli interventi dei più importanti esperti di sviluppo software a livello internazionale e aggiornarsi sui trend che caratterizzeranno il settore nei prossimi mesi.

Dal 2013 al 2019, nel corso delle 7 edizioni in presenza dell’evento, hanno partecipato oltre mezzo milione di sviluppatori e l’edizione 2022 è stata la prima di nuovo in presenza dopo la pandemia: negli anni di emergenza sanitaria, infatti, le nostre conferenze non si sono mai interrotte – dal 2020 ne abbiamo organizzate 12 online – ma sappiamo quanto sia importante il rapporto con la community e gli sviluppatori attraverso incontri dal vivo.

Per questo nell’edizione 2022 abbiamo invitato 100 speaker internazionali, che sono stati protagonisti di più di 80 appuntamenti tra talk tecnici, keynote ispirazionali, workshop pratici e panel dedicati ai trend tecnologici e dello sviluppo software, come Software Architecture, DevOps, Front-End, Cloud, Cybersecurity, Artificial Intelligence e Machine Learning, oltre ad approfondimenti su temi quali Sustainable Cloud Computing, Etica e IT Career. Tra gli ospiti ci sono state importanti personalità del settore come Luise Freese, sviluppatrice e consulente a Microsoft365; Emma Twerski, Developer Relations Engineer a Google; Serena Sensini, Enterprise Architect in Dedalus SpA.

– La figura dello sviluppatore è sempre più richiesta, come si muove il mercato? Quali esperienze ci può raccontare in merito?

Nel panorama IT la domanda di professionisti da assumere resta senza dubbio più alta dell’offerta: da una recente ricerca di Codemotion commissionata a InTribe, emerge che un terzo dei profili IT sta cercando nuove opportunità professionali o lo farà nei prossimi sei mesi, ma più della metà riceve già diverse offerte di lavoro ogni mese, fra cui uno su cinque almeno due alla settimana e più del 30% fino a dieci al mese.

Questo per dire che, tra le aziende, la competizione per aggiudicarsi i migliori talenti è alta e non basta usare la RAL come strumento di contrattazione al rialzo: oggi si vedono offerte anche da 40mila euro per figure alla prima esperienza professionale, ma aggiungere zeri per conquistare questa generazione di developers non è sufficiente. Le aziende che vogliono attrarre i migliori talenti, invece, devono sapersi raccontare, costruire un’identità aziendale tech e un ambiente di lavoro che offra a sviluppatori e profili IT ciò che realmente cercano: progetti stimolanti, possibilità di formazione continua e crescita professionale, valori aziendali in cui riconoscersi. A questi elementi si aggiunge il clima e il benessere aziendale, fattori ricercati in azienda soprattutto dai professionisti più giovani, Millennials e Gen Z.

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Coding e sviluppo

Parlando di settori di interesse, quelli a più alto contenuto di tecnologia sono ovviamente più ambiti: dalla nostra indagine emerge che i più ambiti sono gaming, trasporti/mobilità e IT e servizi informativi, percepiti come molto innovativi. Meno gettonati sono il comparto medicale, il design e il fashion. Curiosamente, il Fintech è il settore più citato ma anche il più divisivo: l’interesse dei professionisti dipende dalla cultura IT che la singola azienda riesce a comunicare e da quanto riesce a farsi percepire come realtà all’avanguardia.

Rispetto alle esperienze, è indubbio che oggi la programmazione sia uno dei settori che offre le svolte di carriera più imprevedibili e soddisfacenti: è il caso di Michele Riva, che è stato nostro ospite all’ultima Codemotion Conference per raccontare la sua storia. A lui la programmazione ha permesso di passare da operaio in un raviolificio a Google Developer Expert & Microsoft Most Valuable Professional, quindi ad arrivare oggi a lavorare con alcune delle aziende più innovative del panorama, portando avanti parallelamente l’attività di influencer e speaker a livello internazionale.

– Coding e sviluppo software: quanto sono importanti per le imprese? Quali i possibili vettori che possono consentire la crescita del business?

Il coding e lo sviluppo software, ormai, sono alla base di ogni settore e impresa: coding is everywhere, e gli sviluppatori lavorano non più solamente in aziende tech ma anche in ambiti che immaginiamo essere tradizionalmente distanti dalla programmazione, della ristorazione e del turismo, all’intrattenimento e alla moda, fino all’industria e al manifatturiero. Oggi la tecnologia è un asset fondamentale per qualsiasi azienda, grande o piccola, che voglia rimanere competitiva sul mercato: non solo le grandi aziende ma anche quelle medie e piccole hanno l’esigenza di creare un reparto IT dal momento in cui devono affrontare processi di rinnovo interno, come ad esempio la creazione o la ristrutturazione della rete interna o lo sviluppo di un software o gestionali ad hoc.

Alle aziende possono derivare innumerevoli vantaggi derivanti dalla digitalizzazione, come aumento della produttività, riduzione dei costi operativi, maggiore raccolta e analisi dei dati. Per sfruttare queste informazioni, e trasformare davvero le aziende mediante una strategia data driven, c’è bisogno di figure IT con competenze e specializzazioni sempre più specifiche. Ecco perché il settore IT risulta essere uno dei mercati con i più alti livelli di domanda, destinato in futuro a crescere ancora.

– Codemotion Talent, cos’è? Come funziona?

Si tratta di una piattaforma di matchmaking che, grazie a un algoritmo che confronta le preferenze degli sviluppatori con i requisiti delle imprese, propone al reparto HR una rosa mirata di candidati, portando potenzialmente all’assunzione entro 30 giorni: questo risultato è possibile grazie al lavoro di un algoritmo che confronta le preferenze degli sviluppatori con i requisiti delle imprese e dei Talent Partner, consulenti che affiancano candidati e aziende durante l’intero processo.

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Codemotion Talent nasce per aiutare le aziende a conoscere più da vicino le attitudini e preferenze dei professionisti IT e selezionare rapidamente i profili di cui hanno bisogno: la piattaforma, infatti, non usa un database di candidati in cerca di lavoro, ma può contare sulla più grande community in Europa di sviluppatori specializzati e non raggiungibili attraverso canali tradizionali.

– Il mondo del coding, così come quello dell’informatica in senso generale, è prettamente maschile. Qual è la sua esperienza nel settore? Come favorire la parità di genere?

Io sono figlia di un’insegnante di matematica e di un ingegnere elettronico, di conseguenza le discipline STEM mi hanno accompagnato sin dall’infanzia: eppure durante gli studi alla facoltà di ingegneria informatica e durante la carriera di programmatrice e consulente IT, ho sperimentato subito come si trattasse di un ambiente popolato prettamente da uomini. Io e Mara Marzocchi, co-founder di Codemotion, ci siamo incontrate su una visione in comune: volevamo che il nostro lavoro avesse un impatto sul mondo.

Per questo Codemotion è costantemente al lavoro per ridurre la differenza di genere in ambito tecnologico, realizzando percorsi di introduzione alle tecnologie digitali e creando momenti di incontro su tematiche di Diversity & Inclusion. Inoltre, attraverso la community e gli eventi di networking, ma anche e soprattutto attraverso attività con le aziende pensate per costruire ambienti di lavoro in grado di favorire il bilanciamento tra vita privata e lavorativa, Codemotion supporta le donne e le aiuta ad inserirsi sempre di più nel mondo della tecnologia per far sì che siano sempre più protagoniste della rivoluzione digitale in atto.

Da mamma e da donna che lavora in un ambito a forte prevalenza maschile, ritengo prioritario impegnarmi a combattere gli stereotipi e a raggiungere l’uguaglianza di genere in ambito tech, favorendo l’emancipazione di bambine e ragazze. La lotta contro il gender gap è infatti strettamente collegata all’istruzione dei più piccoli: insieme a numerose aziende, tra cui Amazon e IGT, Codemotion dà vita a percorsi di formazione e progetti dedicati agli studenti delle scuole. In questo modo ci impegniamo ad avvicinare anche le bambine e le ragazze alla tecnologia, consentendo loro di valutare un futuro nelle materie STEM senza pregiudizi.