Cloud e iperautomazione, intervista a Marco Mozzi di Ivanti

Al centro della nostra strategia c’è l’obiettivo di offrire un approccio basato su Intelligenza artificiale, machine learning e iperautomazione

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Marco Mozzi, EXM Sales Specialist Mediterraneo di Ivanti, ci parla dell’iperautomazione di Neurons, del cloud e di data privacy.

– Il cloud è il grande abilitatore che consente di unificare infrastrutture e asset. Grazie all’uso pervasivo del cloud, oggi, la tecnologia è sempre più percepita come un servizio. Quali gli scenari e i cambiamenti in corso?

Il nuovo contesto lavorativo, caratterizzato da una crescente complessità degli ambienti, delle reti e dei diversi dispositivi connessi, richiede soluzioni tecnologiche flessibili. Di fatto, a differenza di soluzioni convenzionali caratterizzate da costi elevati, il cloud permette alle aziende di gestire in modo efficace e efficiente il proprio business bilanciando investimenti e ritorni. Per rispondere tempestivamente a queste nuove esigenze, in Ivanti abbiamo sviluppato un’offerta progettata su tre pilastri di prodotti: ITSM, UEM e Security. L’IT Service Management automatizza i flussi di lavoro, eliminando i costosi processi manuali, l’Unified Endopint Management identifica tutti i dispositivi presenti in azienda e garantisce una corretta gestione degli stessi concedendo accessi sicuri a dati e applicazioni e la Security previene e rimedia a eventuali cyber attacchi.

Cloud e iperautomazione

Nello specifico la soluzione ITSM, che può essere implementata in cloud, on premise o come combinazione ibrida, può ridurre i workload dell’help desk e della gestione dei servizi utilizzando l’IperAutomazione, l’AI, l’apprendimento automatico e l’analisi predittiva per risolvere i problemi in modo proattivo – ottenendo maggiori informazioni sui tipi di minacce che il business affronta e sui modelli comportamentali correlati. Questi strumenti avanzati riducono anche il peso del lavoro remoto per l’IT, che può usare l’IperAutomazione per diventare più proattivo nelle pratiche di sicurezza. Anche i lavoratori da remoto possono beneficiare di una grande produttività senza interruzioni causate da eventuali minacce.

– La pandemia ha obbligato e sta obbligando le imprese a riprogettare modalità operative e workplace, quali considerazioni potete fare in merito?

Oramai sappiamo bene come negli ultimi due anni la pandemia ha introdotto nuove modalità di lavoro, impattando direttamente sulle attività dei dipendenti, sul contesto, e sulle conseguenti problematiche dei CISO. In Ivanti, osservando la rapidità con la quale stava evolvendo il contesto lavorativo, abbiamo cercato di analizzare e comprendere questo cambiamento per riuscire a garantire la continuità del business delle aziende. Da qui nasce l’ultimo sondaggio di Ivanti condotto in 9 paesi, su oltre 6.100 impiegati e professionisti IT che rileva come il 71% dei dipendenti preferirebbe lavorare da qualsiasi luogo piuttosto che ricevere una promozione. Nello specifico la ricerca evidenzia che il 42% dei dipendenti preferisce modalità di lavoro ibride (+5% dall’ultimo studio).

Il 30% dei medesimi opta invece per lavorare da casa in modo permanente (-20% dall’ultimo studio), dimostrando la volontà di interagire nuovamente con i propri colleghi. A mio avviso l’aspetto vantaggioso legato all’Everywhere Workplace, risiede nella progressiva implementazione dell’automazione per espletare attività e compiti quotidiani. In questo modo le aziende possono infatti ottimizzare l’equilibrio tra vita-lavoro dei propri team IT e di sicurezza, prevenendo le violazioni dei dati e migliorando le esperienze dei dipendenti. La piattaforma Ivanti Neurons ad esempio permette ai reparti IT di ridurre la complessità, anticipare eventuali minacce, ridurre le interruzioni non pianificate e risolvere i problemi degli endpoint prima che vengano segnalati dai dipendenti.

– Migliorare l’esperienza dei dipendenti e supportare la forza lavoro distribuita, come si concretizzano i vostri sforzi?

In questo nuovo scenario la user experience del dipendente è diventata centrale e indispensabile da supportare. Al fine di raggiungere questo nuovo obiettivo abbiamo investito in automazione e AI, ottimizzando anche i servizi che eroghiamo. L’organizzazione degli investimenti IT e un maggior controllo sugli stessi rappresentano le basi per permettere ai dipendenti di lavorare da remoto. Abilitare i dipendenti a lavorare in un ambiente caratterizzato da nuove infrastrutture ibride, è possibile solo implementando strumenti strategici di asset management con un approccio specifico al tema della cybersecurity.

Nello specifico in Ivanti abbiamo implementato la piattaforma Ivanti Neurons, in funzione dell’utente, garantendo un ambiente di lavoro ottimizzato, sicuro, configurato e con garanzie di continuità di servizio indipendenti dal device e dal luogo. Nello specifico la piattaforma si presenta come un unico pannello di controllo che riunisce al suo interno tre pilastri verticali come Unified Endpoint Management (UEM), Zero-Trust Access (ZTA) e Enterprise Service Management (ESM).

Questi tre pilastri abilitano la Self Heal, la Self Secure, il Self Service e il Deep Learning, garantendo anche un’assistenza automatica all’utente finale. La piattaforma consente all’IT di interrogare tutti i dispositivi in chiave edge computing, affidandosi a sensori e sull’elaborazione del linguaggio comune (NLP), per ottenere informazioni in tempo reale, in tutta l’azienda e in pochi secondi. Inoltre, con le capacità di apprendimento ottimizzato, le imprese possono rilevare in modo proattivo e predittivo errori di configurazione, problemi di prestazione, crash delle applicazioni e vulnerabilità sui dispositivi, ponendovi rimedio anticipando qualsiasi tipo di interruzione.

– Data privacy e data security, quali le differenze e le peculiarità?

Data Privacy e data security sono due termini molto simili, che spesso vengono confusi ma possiedono due significati distinti. La principale differenza tra sicurezza e riservatezza dei dati è che la privacy consiste nel garantire che solo coloro che sono autorizzati ad accedere ai dati possano farlo. La data security riguarda invece la protezione da minacce dannose, ad esempio, la crittografia da sola non è sufficiente per impedire a un utente malintenzionato di eliminare i dati o di utilizzare un algoritmo di crittografia diverso per rendere i dati illeggibili.

Al fine di proteggere i dati sensibili delle aziende, in Ivanti abbiamo implementato soluzioni volte a verificare costantemente ogni asset e transazione prima di permettere qualsiasi tipo di accesso. La soluzione Zero Trust Access (ZTA) di Ivanti, che si basa sul presupposto che chiunque tenti di accedere alla rete potrebbe essere un hacker, attraverso una verifica continua dell’autorizzazione, della postura del dispositivo e dell’applicazione utilizzata, accanto al processo di micro-segmentazione delle reti e quello d’analisi dell’intero contesto che circonda l’utente, permette a quest’ultimo in totale sicurezza di accedere a qualsiasi risorsa.

Il nuovo perimetro aziendale verrà infatti definito dai suoi dipendenti, mentre i loro ruoli stabiliranno a quali asset possono accedere, sia all’interno sia all’esterno della rete aziendale, pertanto sono essenziali i sistemi di riconoscimento biometrici.

Neurons Ivanti sicurezza a più livelli

Cloud e iperautomazione

– Accountability e privacy. Si tratta di tematiche di fortissima attualità e che impongono un netto ripensamento circa le pratiche in uso in azienda. Come i Vs. servizi e piattaforme possono aiutare le imprese nel raggiungimento della compliance normativa?

Le aziende investono molto nelle tecnologie di rilevamento e prevenzione delle minacce informatiche, ma continuano a gestire manualmente tutto ciò che riguarda la conformità normativa e contrattuale. Ivanti Neurons for GRC permette di unificare la gestione GRC in modo che tutti i documenti siano tracciati in un unico sistema. In questi ultimi anni le aziende devono affrontare diversi rischi, tra questi rientrano indubbiamente il vertiginoso aumento degli attacchi ransomware.

In questo contesto poco rassicurante in Ivanti abbiamo sviluppato le soluzioni GRC (Governance Risk Compliance) che permettono alle aziende di ottenere una visione integrata e completa di tutta l’organizzazione, anticipando qualsiasi tipo di minaccia. La soluzione GCR di Ivanti si basa su una piattaforma collaborativa e flessibile, in grado di sfruttare le informazioni provenienti da una moltitudine di fonti e offrire un unico pannello per visualizzare i risultati e prendere le giuste decisioni sulla gestione del rischio.

In aggiunta l’implementazione di questa soluzione permette di valutare meglio il rischio, offrendo visibilità sulle soluzioni e sui processi di riduzione del rischio già esistenti, attraverso i protocolli di compliance e di governance. I vantaggi legati all’adozione di Ivanti Neurons for GRC coinvolgono anche la sfera finanziaria dell’azienda. Di fatti, quando si rilevano e prioritizzano i potenziali rischi, i dipartimenti di sicurezza possono allocare il loro budget a tutte le attività più critiche.

– L’iperautomazione di Neurons, quali le peculiarità? Quali i vantaggi per le imprese?

Al centro della nostra strategia c’è l’obiettivo di offrire un approccio basato su Intelligenza artificiale, machine learning e iperautomazione attraverso la piattaforma Neurons. In sintesi si tratta di identificare, rilevare e risolvere le minacce nel modo più semplice e rapido possibile, partendo dalla constatazione che il fattore umano per l’“igiene” di un’infrastruttura IT non è più sufficiente.

Di fatto, in questi nuovi ambienti di lavoro ibridi è necessario affidarsi a tecnologie automatizzate per identificare, rilevare e risolvere le minacce in modo più rapido e coerente. I vantaggi della nostra offerta sono principalmente riconducibili a una gestione completa, sicura e assistita dell’intera azienda. A differenza degli altri vendor, che offrono singole soluzioni, Ivanti è l’unica azienda che offre un approccio unificato alla gestione dell’IT dall’endpoint fino al back-office IT e alla gestione dei servizi aziendali. Questo approccio mira per prima cosa ad ottimizzare il lavoro da remoto e a semplificare i processi di digital transformation. Allo stesso tempo, permette di adottare tecnologie che garantiscono un vantaggio competitivo nel lungo periodo e una maggiore produttività.