Gestione magazzino, per il 90% degli operatori la tecnologia aumenta la competitività

Il dato emerge da uno studio di Zebra dove l'80% degli operatori conferma che la pandemia ha velocizzato la modernizzazione della gestione magazzino.

gestione magazzino Zebra

Attraverso la ricerca Warehousing Vision Study, Zebra Technologies ha analizzato le tendenze e i fattori che influiscono sulle decisioni e gli investimenti in materia di operatività di magazzino. I risultati sono stati incoraggianti: le aziende che si occupano di gestione magazzino stanno facendo investimenti significativi per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti e degli operatori, oltre a rendere più facile assumere nuovi dipendenti.

Pressioni del mercato e cambiamenti positivi

Quasi nove operatori di magazzino su dieci a livello mondiale hanno sottolineato la necessità di implementare nuove tecnologie per essere competitivi nell’economia on-demand. L’80% di essi, inoltre, conferma che la pandemia ha spinto verso un’evoluzione e una modernizzazione più rapide.

In Europa, in particolare, oltre tre quarti degli operatori sta investendo in modo significativo in tecnologie che supportano l’aumento del numero di lavoratori e l’automazione delle attività. Ad esempio, l’uso di dispositivi wearable (indossabili), stampanti mobile e tablet rugged crescerà nei prossimi anni, insieme all’implementazione di software di mobile dimensioning che automatizza la misurazione di pacchi e cartoni. Inoltre, il 23% degli operatori di magazzino dichiara di aver già impiegato robot mobili autonomi (AMR), in linea con la tendenza globale (27%). Entro cinque anni, tale numero dovrebbe crescere raggiungendo l’88% in Europa e il 90% nel mondo.

Gli operatori di magazzino sono sempre più a proprio agio con l’uso di tecnologie avanzate e, nonostante meno della metà degli intervistati a livello globale (45%) ed europeo (47) afferma di aver ricevuto aumenti di stipendio o bonus, la maggior parte di loro (82% a livello globale e 81% in Europa) si sente positivamente condizionata dall’uso della tecnologia nel magazzino.

I responsabili aziendali stanno infatti migliorando le condizioni di lavoro in altri modi, per esempio adottando tecnologia per creare turni di lavoro più flessibili. Ben nove addetti al magazzino su dieci concordano sul fatto che la modernizzazione in atto renderà il magazzino un posto di lavoro più appetibile, anche in periodi come questo in cui le catene di approvvigionamento sono messe a dura prova, la domanda è in forte aumento e c’è una crescente pressione per rispettare scadenze più strette.

Le principali sfide nella gestione del magazzino

Rispetto a tre anni fa, le aziende hanno maggiori difficoltà nell’evadere gli ordini in tempo e stanno faticando ad assicurare accuratezza e visibilità dell’inventario. Inoltre, riconoscono la necessità di dover consegnare gli ordini più velocemente per soddisfare le crescenti esigenze dell’economia on-demand e per far fronte all’aumento dei costi di trasporto, che gravano su oltre il 40% dei player di mercato. Ciò impatta inevitabilmente la produzione, il trasporto, la distribuzione all’ingrosso, la logistica e la vendita al dettaglio e non è una sorpresa, considerando che gli intervistati indicano che i volumi di spedizione sono aumentati in media di oltre il 20% negli ultimi due anni.

Tuttavia, i responsabili della gestione magazzino vedono queste sfide come opportunità di cambiamento e di crescita. Oltre l’80% di loro infatti, prevede che entro il 2025 il numero di unità di stoccaggio (SKU) movimentate e il volume di articoli spediti aumenteranno, e pianifica di potenziare le operazioni di gestione dei resi, offrire più servizi a valore aggiunto e aumentare la propria portata con l’aumento del numero e delle dimensioni dei magazzini.

A livello globale, il 60% degli operatori in ambito logistica ha nei piani aumentare l’organico entro il prossimo anno, ma circa il 50% ammette che trovare (55%) e formare (54%) in modo tempestivo operatori di magazzino resta una grande sfida. Ciò è particolarmente vero in Europa, dove il 48% dei decisori aziendali dichiara di avere difficoltà a trovare risorse e il 50% afferma che la formazione è un percorso complesso. Ne consegue che circa 8 responsabili su 10 concordano che in futuro dovranno fare più affidamento sull’automazione.

Potenziare la forza lavoro con l’automazione

Sia in Europa (88%) sia a livello globale (90%) nei magazzini saranno sempre più utilizzati AMR per il prelievo da persona a merce (P2G), per spostare materiale e per altri movimenti di inventario automatizzati. Inoltre, il 92% delle aziende a livello europeo – e il 94% a livello globale – investirà in software per automatizzare l’analisi e i processi decisionali con l’obiettivo di aumentare l’efficacia e l’efficienza operativa e ridurre i costi.

Di fronte ad aziende che investono in automazione, è facile pensare a una conseguente perdita di posti di lavoro. Tuttavia, come emerge dallo studio, l’automazione può aiutare a confermare più persone nei loro posti di lavoro e a occupare quelli vacanti. Oltre tre quarti degli operatori di magazzino in Europa (75%) e nel mondo (78%) afferma che il loro lavoro sarebbe più piacevole se si potesse percorrere meno chilometri in un giorno, pur dovendo prelevare o movimentare più articoli. Non da ultimo, l’81% crede fermamente che le soluzioni AMR possano rendere le loro mansioni meno stressanti.

Operazioni di magazzino: le prospettive tecnologiche

L’85% dei decision maker intervistati afferma di aver implementato soluzioni che permettono agli operatori in prima linea di tracciare ogni movimentazione di merce. Inoltre, la maggior parte degli addetti ottimizza l’uso dei propri dispositivi per adattarlo all’attività, massimizzando sicurezza ed ergonomia. Tuttavia, più di otto operatori di magazzino su dieci e circa tre quarti dei decision maker in Europa e nel mondo temono di non raggiungere i propri obiettivi aziendali a meno che non vengano effettuati maggiori investimenti tecnologici per migliorare l’operatività, con i dipendenti nel settore dei trasporti (92%) e della logistica (88%) che sentono in misura maggiore questa esigenza. Ne consegue che, più di sei decision maker su dieci affermano che nei prossimi cinque anni investiranno in tecnologie per migliorare la gestione l’inventario e la visibilità delle scorte nei magazzini e lungo le catene di approvvigionamento.

Nove su dieci prevedono che l’uso di tecnologie basate su sensori come l’identificazione a radiofrequenza (RFID), computer vision, scanner industriali fissi e i sistemi di machine vision diventerà sempre più diffuso nei prossimi cinque anni nella gestione magazzino. Le aziende che stanno investendo in tecnologie avanzate che consentono maggiore visibilità, gestione in tempo reale e livelli di prestazione basati sui dati, miglioreranno contestualmente la produttività dei team e l’utilizzo di risorse, delle attrezzature e del personale. Questo porta con sé un maggiore benessere generale e competitività sul mercato.

Sarà tuttavia fondamentale per le aziende di logistica prestare maggiore attenzione alle modalità di integrazione delle tecnologie man mano che vengono digitalizzate le attività e scalati i sistemi. Seguire una strategia adeguata sarà la chiave per una crescita costante e sostenibile.