Icos potenzia la fascia Enterprise e continua a guardare l’estero

Federico Marini, Managing Director di Icos, spiega novità e strategie, quali brand in portafoglio e l'internazionalizzazione.

Icos potenzia la fascia Enterprise e continua a guardare l'estero

Nuovi contratti in fascia Enterprise in arrivo, molti reseller ingaggiati o in fase di ingaggio nel 2021 e l’apertura di un ufficio commerciale in Germania proseguendo con il progetto di internazionalizzazione che Federico Marini, Managing Director di Icos, ha intrapreso. Ecco una sintesi del 2020 del distributore e le novità 2021.

Icos potenzia la fascia Enterprise e continua a guardare l'estero
Federico Marini, Managing Director di Icos

Come è andato il 2020 per Icos?

Il nostro anno fiscale non si è ancora concluso e lo chiuderemo il prossimo 30 aprile, con previsioni di ottenere una crescita del 20% rispetto al fatturato dell’anno passato, su un totale di circa 600 clienti. I risultati beneficiano delle azioni promosse con la nostra BU di cybersecurity, pur mantenendo stabile la crescita fisiologica sul fatturato consolidato per le soluzioni legate ai vendor delle infrastrutture. Abbiamo continuato a esplorare il mercato a livello internazionale per selezionare nuove realtà da portare a bordo e avviare in Italia, così come siamo stati abili nel valorizzare alcuni vendor già noti sul mercato locale. Icos ha investito nello staff aziendale, inserendo una decina di nuovi profili specializzati sulla cybersecurity e portando l’organico attuale a una cinquantina di persone. In autunno abbiamo poi rinnovato il nostro logo che stilizza un lucchetto e che conferma l’intento di posizionarci tra i distributori a valore di cybersecurity, accanto al business storico delle soluzioni infrastrutturali. Come tutte le aziende, abbiamo avviato il processo interno di digital transformation e implementato progressivamente un nuovo sistema ERP adottando Business Central di Microsoft e i molteplici strumenti di collaboration del vendor di Redmond, per agevolare il lavoro di tutti e proseguire con l’incremento della produttività.

Quali sono stati gli ambiti che hanno performato meglio?

La sicurezza IT, è stato e si confermerà anche in futuro, come uno dei settori in maggiore fermento nel comparto IT, visti i processi inarrestabili di trasformazione in atto presso le imprese e il fenomeno dilagante delle nuove postazioni di smart working attivate con gli ultimi avvenimenti. Il nostro portfolio nell’ultimo anno si è arricchito di brand conosciuti come Eset, Sophos e Micro Focus e di altre soluzioni specializzate in ambito verticale come Libraesva, DFlabs, Cyberoo e i-Vertix che offrono la sicurezza informatica perfettamente ‘made in Italy’. Completano il quadro brand emergenti internazionali come Clavister, ITsMine, e Safetica.
Abbiamo performato molto bene anche con la divisione legata alle infrastrutture IT, all’interno della quale vorrei evidenziare NetApp, su cui abbiamo sviluppato ottime competenze e predisposto un team dedicato di specialisti, senza dimenticare poi i brand come Oracle, Commvault, Cohesity e Sangfor che ci hanno consentito di impostare nei vari mesi nuove campagne per rilanciare i prodotti, cooperando in sinergia con i vendor stessi e proseguendo nell’evoluzione in chiave innovativa.

Quali i servizi che avete offerto?

Come già anticipato il core business è stato confermato dai servizi per l’infrastruttura IT dove abbiamo consolidato la strategia di sempre con l’obiettivo di guadagnare nuove fette di mercato, mentre la neonata divisione cybersecurity è andata avanti facendo scouting anche su realtà meno note. Negli ultimi mesi abbiamo accelerato in questa direzione arrivando ad avere a bordo una quindicina di vendor in ambito security. La tattica è sempre quella di crescere con un portafoglio d’offerta che posizioni Icos sulla fascia Enterprise anche nel mondo della sicurezza, per andare sul mercato a valore, un obiettivo che ben si sposa con il posizionamento lato infrastrutturale, sempre di fascia alta. Sempre in ambito servizi abbiamo erogato moltissime attività di formazione che sono da sempre il cuore di Icos. Abbiamo una società al nostro interno che si occupa esclusivamente di corsi di formazione, ma organizziamo anche servizi di pre-sales e di engineering, andando con i rivenditori presso i loro clienti finali, per accompagnarli step by step nei progetti.

Che anno sarà il 2021 per Icos?

Proseguiremo con il continuo scouting e con il potenziamento dei componenti della gamma di offerta della divisione cybersecurity. Recentemente abbiamo firmato con Skybox Security e in queste settimane annunceremo nuovi prodotti che sono entrati a portfolio, mentre siamo in dirittura di arrivo con la chiusura di nuovi contratti su brand di fascia Enterprise. Scouting di prodotti innovativi ma anche servizi a valore che possano supportare i rivenditori nella proposizione della nostra completa gamma di prodotti. Abbiamo in corso trattive interessanti per il 2021 che ci farebbero ritagliare una fetta interessante sul mercato Enterprise, cogliendo tutte le opportunità promosse dal cloud e dai managed services e stiamo attrezzando l’azienda per gestire e spingere al meglio anche questa tipologia di offerte. Avvicinare nuove realtà imprenditoriali porta Icos a qualificare la tipologia di reseller già ingaggiati. In merito al mercato infrastrutturale si parla di reseller che hanno come riferimento il mondo Enterprise, il comparto manifatturiero, il settore Finance, mentre per la security stiamo crescendo nei profili dei rivenditori. In parallelo, nonostante i mesi piuttosto complicati legati all’emergenza sanitaria, stiamo portando avanti il progetto d’internazionalizzazione che ci vede impegnati nella nostra espansione all’estero e che può già contare sull’apertura di un ufficio commerciale di Icos in Germania, cui affiancheremo l’ampliamento in altri mercati europei.