60 secondi con…Forcepoint e con Andrea Donaggio, Senior sales engineer, che in questo video ci spiega come estendere le difese dal phishing agli utenti remoti.
Pressoché tutte le aziende hanno già implementato una soluzione di Email Security, configurata per l’accesso remoto. Ma poiché sempre più persone lavorano in remoto, è opportuno applicare alcuni accorgimenti per la protezione ottimale delle email anche in tale modalità di lavoro.
E’ naturalmente importante ispezionare la posta in entrata alla ricerca di phishing, ransomware, malware, spam e altri contenuti indesiderati, contenuti che peraltro hanno subito un notevole aumento negli ultimi mesi.
E’ poi fondamentale la scansione della posta in uscita, assicurandosi in primis che i dati sensibili e le proprietà intellettuali non vengano trasmessi in modo inappropriato, step fondamentale anche a livello di compliance normativa.
E’ consigliabile inoltre ispezionare il traffico in uscita anche alla ricerca di malware, in modo che i dipendenti non possano accidentalmente infettare i propri clienti, soprattutto qualora gli utenti possano inviare email da dispositivi BYOD (bring your own device), non protetti con gli stessi sistemi di sicurezza utilizzati sui dispositivi aziendali.
Particolare attenzione va poi posta ai messaggi di phishing, che invitano sempre più spesso gli utenti a cliccare su link, che vengono utilizzati per iniziare gli attacchi. Quindi, come estendere le difese dal phishing agli utenti remoti?
Secondo Donaggio, rappresentante della società, sebbene la maggior parte dei sistemi di Email Security possano bloccare siti web già noti per essere malevoli, i siti ancora sconosciuti potrebbero non essere bloccati.
Gli utenti remoti e i lavoratori a distanza hanno quindi bisogno anche di una Web Security che li protegga ovunque si trovino, anche a casa propria.