Si è svolto a Milano il primo Acronis Partner Day italiano

Il 10 giugno il marchio ha organizzato a Milano l’Acronis Partner Day, per la società l’evento più importante dell'anno e il primo realizzato in Italia.

Acronis Partner Day

Acronis è stata fondata nel 2003 e ha operato per anni nel settore delle soluzioni per il backup. Nel 2014 l’azienda si è resa conto che il backup e la protezione dei dati stavano convergendo con la sicurezza informatica, sempre in un’ottica di salvaguardia delle informazioni. Forte della sua esperienza nel salvataggio dei dati, il marchio ha creato un team dedicato alla cyber security e ha sviluppato un portafoglio di soluzioni per la sicurezza aziendale, integrando in maniera nativa il backup e la sicurezza informatica. Il primo prodotto è stato una protezione attiva contro i ransomware, rilasciato nel 2017. L’anno successivo è uscita la piattaforma cyber di Acronis, una struttura che ha fatto da base per tutti i servizi successivi (oggi sono centinaia), molto apprezzata dai partner e che è uno dei principali elementi di differenziazione rispetto alla concorrenza.

Il 10 giugno il marchio ha organizzato a Milano l’Acronis Partner Day, per la società l’evento più importante dell’anno e il primo realizzato in Italia. L’incontro è durato un’intera giornata, con la mattina dedicata a una sessione Academy di formazione, sia in presenza sia online.

Acronis Partner Day

Acronis ha incontrato la stampa a margine di questa giornata. Hanno partecipato Denis Cassinerio, Senior Sales Director and General Manager South EMEA, Katya Ivanova, Chief Revenue Officer, Gaidar Magdanurov, Presidente di Acronis. Hanno contribuito anche i partner Luis Casagrande, Data Center Manager di Rackone, Dario Vernagi, CEO e CTO di Smeup, Piero Malfona, Direttore Cyber Security di Skybackbone Eugenio, Maurizio Galvagno, Senior Manager Hardware Services di CGM, Angelo Salice, Cyber Security & Resiliency Business Unit Manager di ITWay.

L’importanza dell’Italia e dei partner

L’Italia è un mercato importante per il marchio: rispetto all’anno precedente, nel 2023 le vendite B2B sono aumentate del 40%, i partner attivi sono oltre 700 e i clienti sono più di 25.000. Le previsioni per il 2024 sono di crescere di un altro 40%. Per quanto riguarda la presenza nel mondo, il brand dispone di 54 data center distribuiti in tutti i continenti, per rispettare le normative di sovranità dei dati che sempre più nazioni stanno varando.

Gaidar Magdanurov, Presidente di Acronis

Acronis Partner Day: Gaidar Magdanurov, Presidente di Acronis

Acronis usa il canale dei partner, ma ha anche un team composto da oltre 50 persone che lavorano con i clienti finali, per aiutarli a trovare la soluzione migliore. Poi il rapporto passa ai partner, che prendono in carico il progetto. Questo è particolarmente vero per il mercato italiano, caratterizzato da una forte presenza di PMI, che in molti casi hanno bisogno di un aiuto per la gestione dell’IT.

Acronis Partner Day

Il marchio è attivo per far crescere i partner, aiutandoli per gli aspetti sia tecnici sia commerciali. La società organizza corsi di formazione gratuiti, webinar ed eventi per il canale. Grazie alla formazione, i partner certificati aumentano di anno in anno: 157 nel 2021, 253 l’anno successivo, 364 nel 2023. I corsi più richiesti sono sulla sicurezza, sul backup e sul disaster recovery. È anche disponibile un portale dedicato ai partner, che include una struttura unificata con il materiale – marketing e altro – relativo a tutti i prodotti dell’azienda.

Gaidar Magdanurov, Presidente di Acronis
Tutta l’offerta di Acronis è molto flessibile, in modo da consentire agli MSP di scegliere cosa utilizzare, con licenze e costi che variano in funzione delle soluzioni effettivamente utilizzate. Il marchio continua ad aggiungere nuovi prodotti, nuove componenti alla sua piattaforma, sempre seguendo questo principio di base, per offrire protezione dei dati, gestione della sicurezza, automazione.

Una piattaforma alla base di tutto

Il settore della sicurezza informatica sta attraversando un periodo di rapidi cambiamenti, caratterizzato da un’erogazione della tecnologia sotto forma di servizio, soprattutto nel mondo delle PMI. In questo quadro il concetto di piattaforma è centrale per Acronis, perché è la base di un’offerta organizzata dei servizi che i clienti chiedono ai partner. Questo implica naturalmente che i partner debbano essere costantemente aggiornati.

Acronis

Denis Cassinerio, Senior Sales Director and General Manager South EMEA
Il vero cambiamento dei servizi per la cyber security oggi è l’abbandono di un approccio a moduli separati in favore di un’integrazione totale. La strategia di Acronis è avere una piattaforma in cui siano presenti tutti i componenti principali, a cui si aggiungono moduli accessori che integrano le funzionalità e i servizi. Attualmente sono disponibili più di 200 funzioni, il cui sviluppo e aggiornamento sono portati avanti insieme ai partner, che forniscono consigli e informazioni utili che arrivano dai clienti finali.

La direttiva NIS2

Un altro aspetto importante del panorama attuale della sicurezza per le aziende è l’imminente arrivo della NIS2, evoluzione della precedente NIS (Network Information Service), la direttiva europea sulla cyber security. Si tratta di un insieme di misure pensate per aumentare il livello di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi dei Paesi dell’Unione Europea. La direttiva NIS è stata approvata nel 2016 dall’UE (Direttiva UE 2016/1148) e recepita nel 2018 dall’Italia. La NIS2 (attiva da gennaio 2023 e che deve essere recepita dagli Stati entro ottobre 2024) è diventata necessaria per superare i limiti della NIS, limiti apparsi praticamente sin dalla sua introduzione a causa di un generalizzato aumento del tasso di digitalizzazione in tutte le nazioni dell’Unione, una digitalizzazione che ha ampliato la superficie di attacco informatico.

La NIS2 costringe non solo le aziende ma anche i fornitori di servizi digitali a rispettare una serie di norme sulla sicurezza informatica. Per di più ci sarà un allargamento dei settori industriali coinvolti dalla NIS2.

Acronis Partner Day

Acronis Partner Day: Katya Ivanova, Chief Revenue Officer di Acronis

L’intelligenza artificiale

Acronis ha sviluppato in questi anni una solida competenza nel campo dell’AI, grazie a un modello proprietario addestrato con grandi quantità di dati. L’AI è menzionata in maniera esplicita nella NIS2, come uno strumento da usare per migliorare la capacità di difendersi dagli attacchi dei cyber criminali e per reagire in maniera automatica.

L’intelligenza artificiale è molto utile nel riconoscere comportamenti sospetti, nel tracciare una serie di operazioni che sono riconducibili a un attacco. L’implementazione più recente dell’AI nei sistemi di protezione informatica riflette la consapevolezza, oggi praticamente universale, che non esiste una protezione infallibile. In altre parole, un attacco cyber non è una questione di “se” ma di “quando”. Quindi l’intelligenza artificiale serve per reagire velocemente a un attacco che ha già sfondato le barriere dell’azienda, per bloccarlo e limitare i danni.

L’AI implementata nella soluzione di Acronis genera report molto chiari, leggibili anche da una persona non esperta in sistemi IT. Questi report comprendono le indicazioni relative a cosa sta succedendo e quali provvedimenti prendere per arginare l’attacco.

Acronis

In pratica, le funzioni di detection and response di Acronis aiutano il lavoro dei partner per erogare servizi di monitoraggio, di rilevamento e di mitigazione delle minacce. Queste funzioni sono potenziate dall’intelligenza artificiale, che analizza una quantità enorme di log in tempi estremamente ridotti.

La sicurezza informatica grazie al backup e all’AI

Grazie all’integrazione nativa tra i dati di backup e la sicurezza, la soluzione di Acronis può individuare nel backup il codice usato per un attacco ransomware, rimuoverlo e ripristinare i dati puliti, liberi dal software malevolo.

Una delle funzioni che Acronis offre è l’archiviazione della posta elettronica, una fonte di informazioni molto preziosa, perché l’80, anche il 90% degli attacchi inizia con il phishing, con esche contenute nel testo delle e-mail. La conservazione di tutti i messaggi permette di risalire alla fonte dell’attacco, un’informazione utile anche a livello forense.

Acronis Partner Day

Per il prossimo futuro, l’azienda ha in programma di sfruttare Azure per backup e di espandere le capacità della sua intelligenza artificiale attraverso il machine learning, per riuscire a individuare gli attacchi in base ai comportamenti anomali, perché oggi non è più sufficiente analizzare i dati e il codice in transito nella rete aziendale. Esistono infatti sia virus dormienti sia codice malevolo che entra nel sistema di un fornitore senza disturbarlo, perché il suo obiettivo è attaccare un’azienda cliente più grande. Oggi il sistema più efficace per combattere queste minacce è analizzare il comportamento dei programmi, ma questo significa considerare una enorme mole di dati, un compito che solo l’AI può fare.