Strategie di crescita, intervista ad Andrea Ferlin di PLINK

La strategia di Professional Link prevede, nel medio periodo, la progressiva integrazione dei servizi mobili nell’ecosistema di servizi per i clienti.

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Andrea Ferlin, fondatore e CEO di Professional Link, ci parla dello sviluppo del business in Italia, dell’evoluzione del portfolio e delle strategie per continuare a crescere.

– Come siete posizionati in Italia? Che aspettative di crescita avete in Italia? Quali obiettivi?

Professional Link è un’azienda italiana di telecomunicazioni e servizi gestiti che opera da oltre 25 anni sul mercato nazionale e internazionale con un’infrastruttura distribuita su diversi nodi; oggi offre i propri servizi a oltre 1400 clienti e vanta una rete di una trentina di business partner.

Nell’ultimo anno l’azienda ha incrementato le vendite totali del 15%; secondo gli studi di settore di Plimsoll, nel 2022 si posizionava tra le “Top 50” in termini di profitto lordo, all’80° posto in termini di fatturato e all’89° posto in termini di ‘Valore dell’Impresa’. Dopo il primo trimestre 2024 possiamo dire che questi riferimenti sono già stati superati. Prevediamo per l’anno in corso un aumento di fatturato di oltre il 20%, con l‘obiettivo di raggiungere 8M€.

– Come si sta evolvendo il portfolio di servizi PLink?

Puntiamo su servizi ad elevato valore aggiunto, che caratterizzeranno sempre di più il portafoglio servizi di Professional Link, distinguendola sul mercato TLC.
In particolare, i servizi di sicurezza integrata, come per esempio SASE – Secure Access Service Edge – che proponiamo con il nostro partner Cato quale soluzione cloud native che fa convergere SD-WAN e sicurezza di rete in un servizio globale – garantendo tra l’altro la completa compliance con la direttiva NIS2 – giocheranno un ruolo determinante nell’affermare la nostra crescita, in combinazione con lo sviluppo di reti su realtà distribuite in Italia e all’estero. Pensiamo in questo caso in particolare a catene retail di negozi che a realtà industriali con sedi in Italia e all’estero.

– Quali novità nelle strategie per il medio periodo? Quali saranno secondo voi i trend per il 2024/25 che riguardano il vostro settore?

Le strategie di Professional Link prevedono, nel medio periodo, la progressiva integrazione dei servizi mobili nell’ecosistema di servizi per i clienti, con particolare riguardo alle reti 5G e ai servizi IoT.
Stiamo lavorando soprattutto per sviluppare le infrastrutture per la fornitura di servizi cloud nei Data Center e per ampliare i servizi di cyber security, grazie all’adozione di nuove piattaforme di analisi e correlazione anche a mezzo di algoritmi di IA.

Vogliamo in particolare offrire al mercato il valore di un managed service provider in grado non solo di fornire la migliore tecnologia, ma di renderla disponibile secondo i bisogni effettivi delle aziende, diversificando l’offerta di servizi gestiti rispetto agli standard di mercato.
Ci caratterizza la costante attenzione alla customer experience, per aumentare la già consolidata fiducia della customer base nei nostri confronti. Per questo abbiamo recentemente lanciato un programma di canale ambizioso, che prevede iniziative finalizzate a fornire i nostri servizi ad aziende partner che intendano sviluppare il mercato dei loro servizi in sinergia con i nostri.
Siamo inoltre propensi a perseguire operazioni di M&A che possano integrare realtà simili o complementari e che possano fornire elementi concreti di accelerazione della crescita.

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– Come sta cambiando il Vs. partner program?

Le tendenze del mercato, a nostro avviso, mettono in luce da un lato la crescente offerta di nuove tecnologie per la gestione di un mondo in forte evoluzione, quali maggiore connettività, sviluppo di reti integrate tra fibra e mobile, sviluppo di nuovi e più performanti sistemi cloud e sviluppo del mercato dei Data Center, che si sta dimostrando particolarmente vivace. Dall’altro, constatiamo la mancanza di obiettivi chiari per la realizzazione di reti sicure e affidabili, nonché la mancanza di competenza nel progettare e gestire queste soluzioni. PLINK si pone quindi sul mercato cercando di mettere a frutto la competenza e la formazione tecnica e umanistica delle proprie risorse per dare risposte concrete, affidabili, personalizzate e sostenibili alle aziende clienti.

L’attenzione di PLINK per quanto riguarda il canale in questo momento è focalizzata su aziende attive nel settore dei system integrator, dei fornitori di servizi di virtualizzazione e di soluzioni SaaS, a fornitori di soluzioni cloud per i backup e il disaster recovery che si trovino a fronteggiare difficoltà nella gestione delle TLC, che rappresentano sempre l’elemento principale per l’erogazione di tutti questi servizi.

Il programma di canale recentemente avviato ha lo scopo di creare i presupposti per un allargamento della base clienti anche tramite accordi strategici con le aziende partner che possono fornire servizi complementari ai nostri, favorendo gli aspetti di innovazione legati all’integrazioni di tecnologie differenti.

– Perché cambiare e innovare la rete di partner? Quali attività realizzerete con i partner?

Il nuovo programma di canale di PLINK prevede eventi di formazione mediante la condivisione dei servizi offerti non solo da PLINK, ma da tutti i partner coinvolti. L’obiettivo è di mettere a fattor comune – laddove possibile – l’offerta ad alto contenuto tecnologico di aziende che rispecchiano i nostri canoni di servizio e di valore umano – imprescindibile secondo il nostro modello di business – per poter immaginare nuovi servizi a valore aggiunto che potranno poi far parte dell’ecosistema di servizi offerto dalla rete di collaborazioni che il programma intende alimentare.

Prevediamo poi eventi tematici su temi specifici con inviti riservati a un selezionato gruppo di partecipanti opportunamente coinvolti da PLINK e dalla propria rete di partner, a valle di analisi di mercato su bisogni effettivi.
L’attenzione è rivolta sia ad aziende di medie dimensioni che a grandi system integrator i quali, pur gestendo grandi progetti con strutture molto organizzate, si trovano spesso in difficoltà nel lavorare su aspetti legati alla personalizzazione delle soluzioni e alla flessibilità nella gestione del processo di provisioning e delivery dei servizi.