Pagamenti digitali: per un italiano su due è la norma

Per gli intervistati la sostenibilità influisce sulla scelta della banca e dei servizi di pagamento a cui affidarsi.

pagamenti digitali

Pagamenti digitali: i dati dell’Osservatorio annuale Visa rivelano che un consumatore su due oramai paga digitalmente e questa è la norma per tutti gli intervistati. Il 47% degli italiani intervistati richiede servizi bancari e di pagamento sostenibili. Mentre 1 italiano su 5 vorrebbe conoscere l’impatto dei propri acquisti sull’ambiente. Il 37% è interessato a provare i nuovi prodotti o servizi di pagamento rilasciati sul mercato, il 58% si dichiara aperto alle innovazioni perché semplificano l’esperienza di pagamento.

Pagamenti digitali

Sostenibilità, innovazione e personalizzazione guidano l’evoluzione dei servizi di pagamento digitali nelle attese dei consumatori. A sottolinearlo è l’Osservatorio annuale Visa, quest’anno alla seconda edizione. Realizzato in collaborazione con Ipsos su un campione di 1.000 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni, vuole mettere in luce le tendenze in atto nel mercato. Oltre alle aspettative dei consumatori italiani e le opportunità per gli operatori del settore.

Sostenibilità, innovazione e personalizzazione

Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia
Il panorama dei pagamenti è in profonda trasformazione sotto la spinta dell’evoluzione tecnologica e delle nuove istanze dei consumatori. Soprattutto Millennials e Generazione Z sono sempre più consapevoli dei vantaggi dei pagamenti digitali in termini di semplicità, immediatezza, sicurezza. Ma anche più esigenti riguardo a personalizzazione dei servizi, attenzione all’ambiente, esperienza d’acquisto.

Attraverso gli investimenti in tecnologia e sicurezza, una rete aperta e inclusiva e la nostra scala globale, siamo impegnati in Italia insieme ai nostri partner. Così da rendere imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini italiani sempre più digitali grazie a servizi di pagamento innovativi, sostenibili e accessibili a tutti.

Lo scenario: continua la crescita dei pagamenti digitali

Corrono i pagamenti digitali in Italia. Metà degli italiani effettua quasi tutti i pagamenti in modalità digitale. Cresce sensibilmente la percentuale di coloro che si aspettano diventeranno una consuetudine nel giro di qualche anno (82% vs 70% del 2022). Permangono aree nelle quali l’esperienza utente può essere resa più fluida e semplice quali gli acquisti nei piccoli negozi (40% degli intervistati). Poi il pagamento di prestazioni occasionali (36%), pagare tasse, multe e tributi alla PA (15%). Si delinea la possibilità per gli operatori del settore e la PA di implementare nuovi servizi o sviluppare ulteriormente quelli esistenti.

Sostenibilità: la banca può avere un ruolo guida

Cresce tra gli italiani la considerazione per servizi di pagamento che permettano di fare scelte di acquisto sostenibili. Per quasi 1 italiano su 2 , la sostenibilità influisce in modo molto o abbastanza importante sulla scelta della banca e dei servizi di pagamento cui affidarsi. I primi portavoce di questa istanza ambientale sono soprattutto i Millennials che nel 27% dei casi sarebbero disposti a cambiare banca per una più green. Nel 29% potrebbero diventare clienti anche di un’altra banca oltre alla propria (il 28% tra la GenZ).

Personalizzazione: l’Open Banking come strumento per una gestione più consapevole delle proprie risorse finanziarie

Sul fronte finanziario, continua ad aumentare in maniera lenta ma costante la familiarità con il concetto di Open Banking. Infatti il 44% degli interpellati ne ha sentito parlare e l’11% ritiene di conoscerlo bene. In questo scenario, i giovani mostrano un crescente livello di apertura verso la condivisione di dati bancari/finanziari con terze parti. Ciò in cambio di servizi quali sconti, offerte personalizzate, consigli su come gestire le spese personali/familiari, riconosciuti come un valore aggiunto.

Pagamenti digitali: per un italiano su due è la norma

L’indicazione più rilevante arriva da quel 41% che riconosce l’utilità dell’Open Banking come servizio. Perché permette una gestione informata delle proprie risorse finanziarie non solo conti correnti e carte di pagamento, ma anche investimenti, coperture assicurative trasversalmente alle varie banche e compagnie con cui si hanno rapporti. Al secondo posto, per il 33% degli intervistati la possibilità di ricevere, con maggiore immediatezza e facilità, offerte di prodotti e servizi personalizzati: prestiti, mutui, prodotti d’investimento o assicurativi. Segue al terzo posto, per il 32%, la gestione delle finanze personali e il poter tenere traccia delle spese.

Innovazione come driver per nuovi servizi che semplificano la vita: rimborsi rapidi, offerte premium, pagamenti in valuta estera

Il 58% degli italiani è molto aperto verso le novità che semplificano l’esperienza di pagamento. La ricerca ci dà qualche indicazione sulle aree di interesse in cui l’innovazione può dare impulso a nuovi servizi o a un miglioramento di quelli esistenti. Per esempio, il tema rimborsi/risarcimenti ricevuti negli ultimi 12 mesi da 3 italiani su 4, la metà delle volte questi sono stati fonte di preoccupazione per tempi e impossibilità di sceglierne la modalità di ricezione. Ma per il 48% l’esperienza sarebbe stata completamente positiva se invece questi rimborsi/risarcimenti fossero stati veloci e tempestivi.

Pagare in viaggio

Altra area in cui gli utenti si aspettano delle innovazioni che migliorino la loro esperienza, è quella dei pagamenti quando si è in viaggio. L’ipotesi di accedere alla valuta estera direttamente dal proprio conto faciliterebbe in modo rilevante le spese (75%). Una carta di debito o prepagata con accesso al conto in valuta estera, in sostanza un conto multicurrency, potrebbe diventare la carta principale qualora offrisse servizi come per esempio: disponibilità immediata di valuta estera e prelievo in valuta estera all’ATM,

I servizi premium

Un’attenzione alle innovazioni e un’opportunità di sviluppare nuove soluzioni restano confermate anche sul fronte dei servizi premium. Il 67% degli intervistati sarebbe disposto a pagare per servizi come il cashback in negozi selezionati (35%), assicurazioni aggiuntive (22%), assistenza personalizzata 24/7 (21%). Oppure programmi di loyalty (20%) e servizi relativi alla sostenibilità (18%).