Un medico su tre sceglie il digitale, lo conferma MioDottore

Le richieste da parte dei pazienti riguardano soprattutto attività operative, piuttosto che effettivi consulti clinici.

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Secondo MioDottore la metà dei medici di Medicina Generale invia prescrizioni e referti via e-mail o app di messaggistica e 1 su 3 sceglie il digitale per gestire visite e appuntamenti. La tecnologia rappresenta una modalità per favorire efficientamento del servizio sanitario. Potenzialmente in grado di allentare la pressione sulle sale d’attesa degli studi e rafforzare la relazione medico-paziente. Al tempo stesso, la spinta alla digitalizzazione ha portato alla diffusione di nuovi strumenti per mettersi in contatto con il proprio medico curante. Con una conseguente diversificazione della comunicazione, che è diventata ormai multicanale.

La ricerca di MioDottore

Ma quali sono i tool più utilizzati dai medici per interagire con i propri assistiti? La risposta a questo e altri quesiti arriva dall’ultimo studio  di MioDottore realizzato in collaborazione con PKE. L’analisi ha indagato gli strumenti maggiormente utilizzati dai Medici di Medicina Generale per gestire la relazione con i pazienti, dalla prenotazione delle visite fino all’invio di prescrizioni.

Medici di famiglia sempre più tecnologici: il 32% sceglie già il digitale per la prenotazione delle visite

Fino a pochi anni fa per farsi visitare dal proprio medico curante si andava in studio senza appuntamento o si telefonava. La transizione tecnologica ha però introdotto una terza modalità: il digitale. Inizialmente spinto dal Covid, oggi l’online è entrato nella prassi medica come canale alternativo per gestire gli appuntamenti e le prenotazioni. Secondo lo studio di MioDottore, infatti, un Medico di Medicina Generale su 3 preferisce soluzioni online per gestire gli appuntamenti.

Le potenzialità del digitale nello studio medico

I medici di famiglia sembrano poi consapevoli anche delle potenzialità del digitale nell’organizzazione degli appuntamenti e nello scambio di documenti. Nello specifico, la maggior parte dei professionisti si serve di un’agenda online specifica per medici o di un software gestionale di studio per calendarizzare le visite. L’invio di documenti, prescrizioni e referti avviene principalmente online: Anche in questo caso però c’è chi preferisce che l’assistito si rechi più tradizionalmente in studio. Il 31% dei Medici di Medicina Generale richiede ai pazienti di ritirare la documentazione in persona.

MioDottore: metà dei medici riceve tra 200 e 400 chiamate settimanali dai pazienti

Stando a quanto previsto attualmente dalla legge, il Medico di Medicina Generale deve garantire solo due ore di reperibilità telefonica al giorno per le richieste non differibili. Eppure, secondo la ricerca di MioDottore, quasi la metà dei medici di famiglia dichiara di ricevere tra 200 e 400 telefonate ogni settimana. A cui si aggiungono altre 200-400 comunicazioni provenienti da servizi di messaggistica.

Entrando più nel dettaglio, la mole di richieste appare influenzata dalla modalità con cui il Medico di Medicina Generale gestisce gli appuntamenti. A ricevere più chiamate, sono principalmente quei medici che gestiscono la presa in carico delle visite tramite telefono. Rispetto a coloro che utilizzano un’applicazione specifica per svolgere tale attività.

Le richieste sono principalmente task operativi

Un’evidenza, questa, che suggerisce come le comunicazioni tra medico e paziente riguardino principalmente attività operative, piuttosto che effettivi consulti clinici. Il 42% degli intervistati ammette che meno del 30% delle comunicazioni ha carattere clinico e necessita di un intervento diretto da parte del professionista. Anche in questo caso sembra esserci una correlazione con il sistema utilizzato per la gestione degli appuntamenti. Le richieste non di carattere clinico pervengono con maggiore frequenza a quei professionisti che preferiscono il telefono come strumento primario di comunicazione. Mentre diminuiscono quando si usano strumenti ad hoc, come software per informatizzare le pratiche di prenotazione.

Un medico su tre sceglie il digitale, lo conferma MioDottore

Luca Puccioni, CEO di MioDottore
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un repentino adeguamento della professione a modalità di comunicazione con i propri assistiti evolute e alternative. Testimonianza della volontà dei medici di adottare la tecnologia per gestire al meglio la relazione con il paziente. Prima il telefono era la modalità principe per prenotare visite mediche e mettersi in contatto con i professionisti. Oggi i canali digitali si stanno affermando come nuova pratica operativa per alleggerire il carico di lavoro dei medici. In MioDottore siamo fieri di aver contribuito con i nostri tool creati con e per i professionisti della Sanità alla digitalizzazione della prassi medica.

Basti pensare che negli ultimi 3 anni abbiamo registrato un tasso di crescita delle prenotazioni online di visite mediche pari al 652% sulla nostra piattaforma. Al tempo stesso, siamo altrettanto consapevoli che c’è ancora molta strada da fare affinché si realizzi una reale transizione tecnologica nel mondo medico. Inoltre questa non può prescindere da un dialogo aperto tra i professionisti, i pazienti e le aziende tecnologiche. Ed è proprio questo il nostro obiettivo. Favorire il coinvolgimento di tutti gli stakeholders del Sistema Salute per continuare a sviluppare soluzioni capaci di rispondere in maniera puntuale ai bisogni reali di medici e pazienti.