PNRR: occasione imperdibile per la digitalizzazione

Il Recovery Plan italiano si articola in 6 Missioni e 16 Componenti, e dovrà perseguire i tre obiettivi chiave di Next Generation UE.

PNRR: occasione imperdibile per la digitalizzazione

Il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è il documento di rilancio da 248 miliardi, tra fondi europei e risorse nazionali, elaborato per l’Italia dal Governo Draghi e recentemente presentato alla Commissione Europea.

Il Recovery Plan italiano si articola in 6 Missioni e 16 Componenti, e dovrà perseguire i tre obiettivi chiave di Next Generation UE, il programma per il rilancio europeo da 750 miliardi in risposta alla crisi pandemica: il superamento della crisi generata dal Covid, lo sviluppo di un’economia più dinamica, competitiva, avanzata a livello tecnologico e inclusiva, e la transizione verde e digitale.

PNRR: occasione imperdibile per la digitalizzazione
Massimo Missaglia, CEO di SB Italia

Per la prima Missione, dedicata a “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, sono stati stanziati complessivamente 49,86 miliardi: si tratta di realizzare importanti investimenti volti a promuovere l’innovazione e la digitalizzazione del sistema produttivo, a incentivare gli investimenti in tecnologia e a garantire la copertura di tutto il territorio nazionale con reti a banda ultra-larga, condizione necessaria per accedere pienamente ai vantaggi della digitalizzazione.

“Siamo davanti a un intervento che non ha precedenti nella nostra storia recente e che potrà contribuire in modo decisivo a risolvere alcune debolezze strutturali dell’economia italiana. Si punta alla digitalizzazione delle imprese come driver per la ripresa di tutta l’economia italiana. Il digitale – spiega Massimo Missaglia, CEO di SB Italiarappresenta una leva per guadagnare competitività a livello mondiale e per rinnovare i modelli di business delle aziende, accompagnandole in uno straordinario percorso di innovazione. Per vincere questa sfida di modernizzazione e per sostenere le imprese che decidono di investire nel digitale, sono necessari incentivi per l’adozione di tecnologie innovative: auspichiamo che le misure che saranno adottate aiutino realmente il tessuto produttivo italiano a colmare il digital gap che ancora oggi scontiamo”.