Rivoluzione verde nel commercio, Lenovo ci prova

Lenovo ha rivelato come i suoi clienti stiano introducendo una rivoluzione verde nel commercio.

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Lenovo ha rivelato come i suoi clienti stiano introducendo una rivoluzione verde nel commercio, scegliendo di compensare le emissioni di carbonio dei nuovi prodotti a marchio Think direttamente al momento dell’acquisto, come parte della nuova iniziativa CO2 Offset Services promossa dall’azienda.

Lenovo ha inizialmente lanciato un programma pilota a febbraio 2020 nei Paesi scandinavi. Partendo dal successo dell’iniziativa, sta ora programmando di estendere il programma alle regioni Europa Medio Oriente e Africa, Asia-Pacifico e Nord America nel 2021.

Si tratta di un progetto che rende semplice e trasparente la comprensione dell’impatto ambientale di ogni singolo prodotto e del suo utilizzo durante tutto il ciclo di vita. Le aziende potranno quindi contribuire a specifici progetti ecologici per compensare un quantitativo equivalente di emissioni.

Potranno scegliere fra diverse iniziative approvate dalle Nazioni Unite in tutti i continenti ed emisferi, ricevendo un certificato associato al numero di serie che conferma le emissioni compensate, oltre a un badge per ciascun prodotto.

A oggi, sono state compensate più di 26.000 tonnellate di biossido di carbonio, pari alle emissioni prodotti in 1,7 milioni di km di volo, o 1.789 voli europei.

Rivoluzione verde nel commercio, Lenovo ci prova
La nuova iniziativa di Lenovo

Oggi gli utenti in Europa, Medio Oriente e Africa, Asia-Pacifico e Nord America che desiderano avere un IT più sostenibile possono aggiungere il servizio CO2 Offset alle specifiche dei prodotti che acquistano.

Lenovo CO2 Offset Services mira a rispondere al crescente desiderio di trasparenza ecologica mostrato dalle persone nei loro acquisti ed è tra le prime iniziative al mondo a legare la compensazione delle emissioni ai singoli prodotti, in modo da dare una migliore comprensione dell’impronta-carbonio individuale.

Il servizio funziona calcolando le emissioni prodotte nella costruzione e nell’invio di ogni prodotto, oltre a quelle stimate in un periodo di utilizzo fino a cinque anni. Questo quantitativo è compensato attraverso l’adesione a iniziative di diversi partner tra cui progetti svolti con la supervisione delle Nazioni Unite e di ClimeCo, uno dei più grandi produttori di credito volontario di emissioni di carbonio negli Stati Uniti sotto gli auspici della Climate Action Reserve.

La differenza sta nel fatto che adottiamo un approccio micro piuttosto che macro”, commenta Thilo Bayerlander, Direttore di Lenovo Emea Services Sales. “Abbiamo calcolato con precisione l’impatto in termini di emissioni di carbonio del singolo prodotto acquistato e sarà possibile scegliere di compensare questa impronta ambientale (PCF – Product Carbon Footprint) al momento dell’acquisto. Si tratta di una delle prime volte in cui è possibile associare il singolo acquisto al numero di tonnellate compensate. Crediamo di essere la prima azienda del settore IT a rendere questa compensazione tangibile per il cliente mostrando direttamente il legame fra causa ed effetto”.

“L’iniziativa Lenovo CO2 Offset Services ha visto una rapida e positiva adesione da parte dei clienti, che hanno già scelto di compensare circa 26.000 tonnellate di biossido di carbonio, l’equivalente delle emissioni annuali di 8.600 case o di togliere 10.400 veicoli dalla circolazione per un anno”, afferma Stefan Brechling Larsen, EMEA Business Development Manager di Lenovo CO2 Offset Services.

Questa è solo una delle iniziative che le imprese possono scegliere di sostenere per ridurre l’impatto ambientale dei loro acquisti. Come parte di un’ampia offerta verde, Lenovo ha fornito alla compagnia di assicurazioni tedesca LVM Versicherung 4.000 nuovi laptop convertibili ThinkPad X1 Yoga e 4.500 monitor ThinkVision P27h-20, tutti certificati per la compensazione delle emissioni. Inoltre, l’ordine, proveniente da uno dei centri di produzione di Lenovo in Cina, sarà consegnato a LVM per via ferroviaria invece che aerea, riducendo notevolmente le emissioni associate alla spedizione.

La società sta inoltre lavorando per consentire ai propri clienti aziendali di compensare retroattivamente le emissioni legate agli acquisti negli ultimi tre anni, dove sono disponibili i dati.