Personal Data: danni incalcolabili se l’industria non investe in sicurezza

Giuliano Tonolli, amministratore delegato di Personal Data, Gruppo Project, spiega le novità a livello di offerta, gli investimenti in area security e l'apertura dell'ufficio al Nord Est.

Personal Data: danni incalcolabili se l'industria non investe in sicurezza

Danni incalcolabili se l’industria non investe in sicurezza. L’attenzione, questa volta, è rivolta al mondo industriale, specie di quelle piccole e medie realtà che, ancora oggi, vedono gli investimenti in sicurezza come un costo.

Quel che dovrebbero capire molti imprenditori è che investimenti in sicurezza e in macchinari/utensilerie/tecnologie dovrebbero andare a braccetto, dato che, il piano Industria 4.0, ha dato una spallata al mondo del rinnovo parco macchine sempre più performanti e intelligenti.

Ed è proprio qui il nocciolo della questione. L’intelligenza delle macchine che consente loro di comunicare con altri macchinari dentro l’azienda. Come? Attraverso una infrastruttura di rete.

Personal Data: danni incalcolabili se l'industria non investe in sicurezza
Giuliano Tonolli, amministratore delegato di Personal Data

Ma se questa non è sufficientemente sicura, si dà il benvenuto ad hacker e a organizzazioni che di mestiere fanno proprio questo: si intrufolano nelle reti aziendali, saccheggiano dati o manipolano dati, danneggiando le produzioni perché le macchine inizierebbero a dare retta ai ‘comandi’ dettati dagli hacker.

Giuliano Tonolli, neo amministratore delegato di Personal Data, Gruppo Project, system integrator che si è sempre più focalizzato anche in soluzioni e metodologie specifiche declinate in ambito IIoT per ambienti industriali, spiega che questa è una scelta naturale dettata dall’esperienza pluriennale dell’azienda nel settore della sicurezza It infrastrutturale.

Questa si è evoluta, spostando le competenze maturate in ambito sicurezza OT (Operation Tecnology) con l’obiettivo di garantire la Continuous Avaibility ai suoi clienti.

Non solo. Tonolli ha spiegato che, anche i classici vendor di sicurezza in ambito It hanno in portafoglio o in roadmap prodotti specifici in ambito industriale.

E, da poco tempo, oltre a Trend Micro, Sophos, Palo Alto Networks, Checkpoint, Fortinet, Rsa, è entrata in carniere del system integrator bresciano anche Cyberark, società legata alla sicurezza dell’identità e alle credenziali che, se sottratte, potrebbero procurare al malcapitato non solo un danno reputazionale ma anche economico a causa di fermi macchine. Insomma, danni incalcolabili se l’industria non investe in sicurezza.

Personal Data cerca quindi di essere un consulente dei clienti per capire quale soluzione sia meglio adottare con un portafoglio di offerta che gli permetta di lavorare su tutti i tipi di azienda dalla Pmi alla PA (Pubblica Amministrazione).

Personal Data: danni incalcolabili se l'industria non investe in sicurezza
Giuliano Tonolli, amministratore delegato di Personal Data

Ma è sulla media azienda industriale che insiste Tonolli. “La media azienda deve fare ancora dei passi avanti sul fronte degli investimenti in sicurezza perché viene visto come un costo. Con l’introduzione di Industria 4.0 le aziende hanno fatto un balzo in avanti, basti pensare ai magazzini automatici, e se le imprese non mettono attenzione agli aspetti della sicurezza nel loro parco produttivo il rischio che l’attività possa bloccarsi è alto. Immaginiamo un attacco ad acciaierie o altiforni, il danno non sarebbe calcolabile. Ecco perché da circa un anno e mezzo – spiega Tonolli – studiamo la sicurezza OT a livello industriale. Una figura di riferimento in azienda è diventata il perno per la sicurezza nel mondo industriale. Per questo ambito siamo consulenti e realizziamo penetration text che ci danno la conferma di quanto sia bassa la sicurezza nelle industrie”.

Da poco nominato amministratore delegato ma da anni facente funzione, Tonolli spiega gli ultimi avvicendamenti in società a livello proprietario. Personal Data è da 40 anni sul mercato; nel 2012 entra nella compagine societaria Project Informatica.

A primavera scorsa il ruolo di Ad è passato a Tonolli, socio al 30% di Personal Data (il restante 70% è di Project Informatica) e, a luglio scorso, in Project Informatica è entrato un fondo di investimenti americano che ha acquisito il 70% di Project Informatica. Tonolli è passato da un ruolo commerciale a quello di responsabile dell’azienda Personal Data che conta 35 persone in organico e un fatturato 2019, in crescita del 20% rispetto all’anno precedente, di 9,1 milioni di euro.

L’area di punta di Personal Data è data dal mondo Citrix, di cui la società è system integrator dal 1998 e, oggi, con l’emergenza pandemica, dato il boom di smart working o remote working, molti nuovi progetti in questo ambito sono decollati secondo la società bresciana.

Così come è cresciuta la divisione security, grazie al control room cyber SOC a Bergamo, la società realizza servizi gestiti di monitoraggio proattivo sulla security delle aziende.

I pillar di Personal Data sono le infrastrutture che vanno dallo storage, al disaster recovery, business continuity, beckup nel cloud grazie a partnership con società del calibro di NetApp, Veeam, Commvault, Nutanix e la stessa Citrix.

Personal Data: danni incalcolabili se l'industria non investe in sicurezza
Arianna Arcaro da poco referente responsabile per l’ufficio Personal Data nel Nord Est

Recentemente, la società ha deciso di puntare sul Nord Est con un ufficio vero e proprio e una persona di riferimento dedicata. “Avevamo già clienti importanti sul territorio e da un paio d’anni pensavamo a una presenza locale. Abbiamo portato a bordo Arianna Arcaro, che ha una grande esperienza presso un system integrator italiano, che ci aiuterà a sviluppare la nostra presenza in area Nord Est sia attraverso le sue relazioni sia attraverso lo scouting di nuovi clienti e, anche nel Nord Est i segmenti di riferimento resteranno gli stessi”, conclude l’AD di Personal Data.