“In Italia, soprattutto, il mercato digitale ha avuto una grossa spinta a causa del Coronavirus, quindi dobbiamo guardare il lato positivo e tutto quello che abbiamo imparato: nuovi strumenti e nuove opportunità che sono nati in questo periodo“, è Filippo Spiezia, fondatore e direttore creativo e curatore dei DDD, a raccontare la sua visione sul mercato digitale a ridosso del prossimo appuntamento con i Digital Design Days e stimolare le imprese a prendere le redini del digitale.
Quanto l’Italia deve e può imparare dall’estero per essere al passo nel mondo digitale?
Molto! Per questo è importante approfittare di un evento come i DDD, dove agenzie e brand internazionali raccontano il loro modo di lavorare, i loro successi, svelano i loro segreti… Esiste un metodo, un modo di ragionare, il famoso design thinking non si può improvvisare. L’Italia deve imparare a non improvvisare.
Le imprese italiane stanno facendo i passi giusti, per prendere le redini del digitale?
Me lo auguro che le imprese italiane stiano facendo i giusti passi, sicuramente hanno capito di essere impreparate e di essere decisamente indietro rispetto al resto del mondo del digitale ma questa può essere l’occasione giusta per approfittare della situazione e trarne in qualche modo un vantaggio. Esistono anche numerosi aiuti dall’Europa per realizzare dei progetti, ci sono fondi a disposizione che possono aiutare le imprese italiane a fare la differenza ma è fondamentale creare dei progetti innovativi e sull’innovazione noi siamo sempre stati i primi. Le e idee, lo stile, il gusto non ci mancano, dobbiamo imparare a utilizzare gli strumenti al meglio.
Cosa vi aspettate da questa edizione autunnale dei DDD?
Ci aspettiamo una grande affluenza, come nell’evento in presenza! Ci aspettiamo che questa edizione possa aiutare le imprese italiane e non solo a fare un bel passo in avanti quindi non stare a lamentarsi ma trovare lo spunto per reinventarsi, rinascere, rimettersi in gioco, diversificare, migliorare i propri skill, imparare nuove strategie. È un’occasione unica un evento del genere, è troppo importante imparare da quelli più bravi, dalle persone più esperte come giocare le proprie carte poi ognuno ha le proprie skill le proprie caratteristiche e particolarità ma bisogna imparare a sfruttarli al meglio con gli strumenti e le strategie giuste.
Tanta ‘ carne al fuoco’ per questi tre giorni di DDD. Quali sono, a tuo parere, i temi più caldi su cui ti sentiresti di consigliare, alle imprese, di investire o di prendere in considerazione?
Sono tantissimi gli argomenti “caldi” dove le aziende dovrebbero essere più attente. Il primo è il mondo dei videogame, questo sarà il prossimo media che sta esplodendo in ogni ambito. Sembra che i brand non debbano avere niente a che fare nel mondo dei videogame ma noi avremo un talk specifico di JB Grasset che è esperto in questo campo e ci racconterà come i brand possono sfruttare il mondo dei videogame, l’industria dei videogame e come trarne in qualche modo profitto. Poi abbiamo almeno 2 o 3 talk che parlano dello spazio, di come disegnare lo spazio, gli ambienti responsivi, e quindi lo storytelling narrativo all’interno di un museo, di un’azienda, di un negozio, del retail quindi sfruttare al meglio la tecnologia e lo storytelling per far emozionare l’utente e coinvolgerlo nel brand. Un altro dei trend che suggerisco è quello della moda quindi il mondo della Digital fashion e come questa industria si sta sviluppando per evolversi in qualche modo quindi il mondo della moda è stato super tradizionalista e ora sta scoprendo sistemi per diffonderla e farla scoprire e farla apprezzare quindi il mondo della moda si sta evolvendo più velocemente di altri.