La pandemia ha stravolto l’assetto sanitario del nostro paese ma ha anche rivoluzionato le aziende di ogni comparto. Su questi e altri aspetti si è interrogata Hitachi Vantara Italia, fatturato a livello di gruppo di 90 miliardi in 80 aziende in fase di consolidamento e l’area It rappresenta circa il 20% dell’intero fatturato, per voce del VP South Europe e CEO Marco Tesini.
Il dipartimento It, infatti, è il più rilevante del gruppo, gruppo che si fonda su innovazione e ‘germoglia’ nel mondo della tecnologia informatica.
L’innovazione è fondamentale per affrontare le sfide, afferma Tesini. Verità quasi assodata per un gruppo che ha dimostrato come l’Iot, la robotica e la connettività portano grandi possibilità per alleviare la pressione e i problemi di tipo sociale ambientale ed economico.
“Siamo al centro delle aziende che sentono sulle spalle un obbligo morale”, ha affermato Tesini. “Nei due mesi della pandemia e del lockdown abbiamo capito che l’unione dei mondi fisico e digitale sta portando a uno stravolgimento che può diventare un’opportunità. Vi sono nuove tecnologie che generano dati mai visti prima e se usati propriamente possono trasformarsi in valore e in opportunità come, per esempio, maggiori servizi e possibilità di ricavi o di riduzione dei costi che richiamiamo sotto l’egida del powering good, opportunità, quindi, per generare benefici”.
Cosa unisce chi sta abbracciando questa rivoluzione? Secondo Tesini ci sono tre macro elementi. “Pensare e ripensare le proprie organizzazioni in ottica digitale e non è un esercizio semplice. La digitalizzazione è una rivoluzione vera e propria che, per essere adottata, obbliga al ripensamento complessivo della società, quindi ridisegnare tutto. Inoltre, sbloccare la mole di dati, che sono un po’ ovunque, e monetizzare. Infine – continua Tesini – ripensare il modello di fruizione e gestione del nuovo mondo non più basato su oggetto specifico, ma su un modello astratto, non più consumato come proprietà ma come servizio. Chi ha iniziato a mettere in pratica questi tre elementi ci ha guadagnato. Quasi tutti gli amministratori delegati oggi si stanno preoccupando dei rischi di una errata strategia digitale e lo fanno a ragione”.
Tesini spiega che, secondo una indagine di Harward Business Review, su circa 1300 miliardi spesi in digitalizzazione, una grande quantità è stata sprecata, quali le ragioni dei fallimenti nell’adottare una strategia digitale? Al centro ci sono i dati. In questa epoca, i dati sono eterogenei rispetto al passato e distribuiti e densi rispetto al passato.
Un tempo i dati erano prevalentemente risposti nel Crm e gestiti con sistemi tradizionali controllati. Oggi i dati giungono da disparate origini: dall’edge dalle macchine, dai sensori, dai social e tutti i dati sono diversi e sono destrutturati. Come estrarre valore dai dati? “I dati sono dispersi e confinati in piccoli o grandi silos e questo può creare problemi. quando capisco chi ci può accedere come capisco che siano rispettate le policy? Questo elemento è rilevante. Il mondo dello storage non è stato disegnato per intelligenza artificiale ma per l’era del back office – spiega Tesini – quindi bisogna rivedere l’infrastruttura It. Vi è poi il tema della governance. Sono esplose le regole per gestire i dati in sicurezza ma vi è anche un grosso rischio. Il tema della trasformazione dei progetti che sottende i dati. Non possiamo non avere processi di automazione che guardino la manualità. Dobbiamo gestire i dati destrutturati in modo ripetitivo. Inoltre, il data management in azienda è corrotto e solo il 20% è monetizzabile. Infine, guardiamo alle competenze. La competenza digitale è scarsa. Il tema grave è la formazione che deve essere affrontata dai dipendenti e dai più alti gradi della comunicazione”.
In Hitachi Vantara sono aumentati gli investimenti per aiutare le aziende del mercato in questo processo e vanno dalla gestione dei dati in ambito storage, dall’intelligenza artificiale al machine learning dall’IoT all’edge dal multicloud lavorando in partnership con Amzon, Google Cloud, Azure, Oracle e Sap.
“Abbiamo investito in acquisizioni in aree come il data blending per cercare la capacità di unire dati di diversa origine ed essere letti in modo uniforme. Si parla di integrazione, catalogazione dati, modernizzazione dati Erp, devops e dataops”, conclude Tesini.
Hitachi Vantara Italia ha da poco nominato un nuovo country manager, Salvatore Turchetti che risponde a Tesini.
Turchetti, da 25 anni nel mondo dell’Information Technology, ha maturato e ricoperto ruoli di responsabilità crescente in società come per esempio Cisco, Vmware e DellEMC.
Infine, la società ha siglato un accordo di distribuzione con il Gruppo Esprinet e V-Valley in particolare che si occuperà della vendita delle Soluzioni storage di classe enterprise per arricchire il portfolio con soluzioni dedicate al Data Center Transformation, all’Infrastruttura (con soluzioni object storage, cloud storage, data intelligence e hyperconverged) e all’IoT (in ambito Big Data e Video Analytics).