
Neil McRae, Chief Network Strategist di Juniper Networks spiega l’importanza dei professionisti IT passati dall’essere invisibili a quello di diventare indispensabili.
Un terabyte, un tempo considerato una quantità incommensurabile di dati, oggi impallidisce rispetto ai petabyte che gli esperti IT gestiscono e sfruttano. Questa esplosione di dati, amplificata dall’intelligenza artificiale, inaugura una nuova era. Dove l’enorme volume di informazioni rimodella qualsiasi settore di mercato. I professionisti sono in prima linea in questa trasformazione e costruiscono i sistemi che la rendono possibile.
I professionisti IT sono in prima linea
Oggi infatti non si tratta più semplicemente di far funzionare l’IT. Piuttosto di saper sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale, del cloud computing e dell’analisi dei dati. Così da promuovere nuovi progressi tecnologici e processi decisionali efficaci, fortificare il mondo digitale contro le minacce informatiche in continua evoluzione. Inoltre ottimizzare le esperienze degli utenti in ogni settore e caso d’uso, in modi che anche solo pochi anni fa erano inimmaginabili. Il professionista IT di oggi è praticamente irriconoscibile rispetto alla sua controparte di appena dieci anni fa: ecco come e perché.
Dal ruolo di supporto all’influenza strategica
Il settore IT ha subito una completa metamorfosi rispetto ai tempi pionieristici degli albori dell’informatica. Allora i professionisti decodificavano e sperimentavano con risorse limitate, affidandosi al proprio ingegno per risolvere i problemi riscontrati. La successiva rapida evoluzione del mondo IT è stata guidata dall’ascesa di internet, dall’esplosione dei dati e dall’incessante richiesta di reti più veloci, affidabili, sicure e diffuse. L’attenzione si è spostata dalla costruzione di semplici reti LAN alla connessione di aziende globali e dalla gestione di server on-premise allo sfruttamento della potenza del cloud.
I professionisti IT: prima invisibili, ora indispensabili
In seguito, è stato soprattutto l’arrivo della pandemia a sottolineare quanto l’infrastruttura IT fosse diventata indispensabile per ogni aspetto della vita moderna. Aziende, istituti scolastici, vendita online, servizi critici come l’assistenza sanitaria, persino le comunicazioni sociali personali. Tutto è diventato improvvisamente dipendente da reti robuste e sicure.
Un cambiamento epocale
Questo cambiamento ha rivelato non solo la natura essenziale del professionista IT, ma anche la necessità di un set di competenze più elevato. La gestione dell’IT oggi richiede non solo abilità tecnica, ma anche una serie di requisiti più ampio. Tra cui la comunicazione, il pensiero strategico e una profonda comprensione di come la tecnologia innovativa possa generare valore aziendale. Chi saprà accogliere questo cambiamento sarà nella posizione migliore per guidare la propria organizzazione verso un futuro orientato ai dati.
L’evoluzione naturale delle reti AI native
I modelli di rete tradizionali non sono in grado di gestire il volume senza precedenti di dati generati in settori come quello sanitario (cartelle cliniche, immagini mediche, piani di trattamento, dati di ricerca). Neppure le intense richieste di velocità, sicurezza, analisi in tempo reale ed esperienze utente fluide e ininterrotte che definiscono i moderni settori ad alta richiesta di dati. Queste limitazioni si ripercuotono direttamente sugli utenti. Frustrati dalla lentezza delle prestazioni, dalle vulnerabilità della sicurezza e dalla mancanza di reattività.
Il ruolo dell’AI-native networking
È qui che l’AI-native networking emerge non solo come un upgrade, ma come l’unica strada percorribile per tutti quei settori che hanno necessità di una rapida scalabilità in termini di elaborazione dei dati e di risposta alle richieste della rete. Le reti guidate dall’AI non si limitano a trasmettere i dati, ma imparano da essi. Si pensi, ad esempio, a una rete in grado di anticipare e adattarsi alla congestione in tempo reale. Assicurando ai team globali videoconferenze di alta qualità, oppure a una rete in grado di identificare e mitigare in modo proattivo le potenziali minacce alla sicurezza prima che le operazioni ne siano interrotte.
Alcuni esempi reali
Ad esempio in un ospedale, questo potrebbe significare identificare e isolare il funzionamento di una pompa di infusione compromessa prima ancora che un possibile guasto generi conseguenze pericolose, proteggendo i pazienti da errori potenzialmente fatali per la vita. Ecco dunque in breve i vantaggi di un’infrastruttura AI nativa: adattarsi, anticipare e ottimizzare le prestazioni. Indipendentemente dal settore, dal caso d’uso, dal dispositivo o dal volume dei dati.
Il domani dei professionisti IT
Se si prende come esempio il settore sanitario, la superficie è stata solo scalfita per quanto riguarda i risultati che le reti guidate dall’AI possono raggiungere. Le solide capacità di elaborazione dei dati di queste reti consentono agli algoritmi di intelligenza artificiale di analizzare vasti set di dati medici. Portando potenzialmente a una diagnosi precoce delle malattie, a piani di trattamento personalizzati e persino allo sviluppo accelerato di terapie salvavita.
Grazie alla collaborazione con le organizzazioni sanitarie è possibile trasformare l’esperienza dei pazienti e dei medici in ospedali e strutture molto estese attraverso l’AI-native networking. Laddove ciò è stato fatto, i risultati parlano da soli: migliore assistenza ai pazienti. Inoltre una maggiore efficienza del personale e un ecosistema sanitario più resiliente e reattivo. Questo è il domani che i professionisti IT stanno contribuendo a plasmare. Un futuro in cui la tecnologia consente all’uomo di risolvere problemi complessi, ottimizzare l’efficienza. In ultima analisi, migliorare l’esperienza in tutti i settori e in tutti gli ambiti della vita.
La strada da percorrere
La velocità dell’evoluzione del settore IT, soprattutto con l’incessante avanzata dell’AI, può sembrare a volte travolgente, ma invece di temere i cambiamenti è fondamentale accoglierli. Apprendimento continuo, sperimentazione incessante di nuove tecnologie e una sana dose di “celebrazione dei fallimenti”. Questi i tratti distintivi del progresso nell’IT. Costruendo solide reti di colleghi ed esperti, i professionisti possono imparare gli uni dagli altri, condividere le conoscenze e navigare insieme in questo mondo in continua trasformazione.