Andrea Faeti, Sales Enterprise Account Director per l’Italia di Vertiv, racconta l’evoluzione del data center e le tendenze di un mercato in rapido movimento.
– Quale osservatore privilegiato, come interpreta l’esponenziale crescita dei dati e, conseguentemente, il progressivo incremento delle risorse necessarie a gestirle? Quali le ricadute in ambito telecomunicazioni e datacenter?
Il settore dei data center cresce rapidamente, a causa del numero sempre maggiore di applicazioni che richiedono capacità di calcolo e di storage, portando a un corrispondente incremento di utilizzo di energia e risorse idriche nelle infrastrutture critiche. Riteniamo così che il consumo e l’efficienza energetica saranno fondamentali per il comparto del data center nei prossimi anni e che la gestione del fabbisogno energetico e il controllo dei gas serra spingerà verso la regolamentazione e la ricerca di alternative ai generatori elettrici tradizionali. Perseguire l’efficienza energetica e idrica sarà fondamentale per il progresso e la sostenibilità e il processo potrebbe non essere necessariamente semplice o lineare, ma potrà essere gestito con il supporto di partner esperti del settore e con l’utilizzo di soluzioni alternative. Inoltre, la rivoluzione delle batterie agli ioni di litio nei data center che è iniziata anni fa, oggi sta raggiungendo il settore delle telecomunicazioni.
E non è un caso. Rispetto alle tradizionali batterie al piombo-acido regolate da valvole (VRLA), le batterie agli ioni di litio hanno densità di potenza superiori, pesano meno, durano di più, si ricaricano più velocemente, non emettono gas, consentono il monitoraggio integrato e il loro costo totale di proprietà (TCO) è inferiore. Le VRLA continuano a essere funzionali come soluzione ad alto impatto e possono rappresentare la scelta ottimale per alcune applicazioni, ma le capacità delle batterie agli ioni di litio sono di gran lunga superiori. Come Vertiv abbiamo rilasciato di recente l’UPS Liebert GXT5 agli ioni di litio, che garantisce ai clienti di ottenere un TCO più basso anche del 50% rispetto a un analogo UPS che utilizza batterie VRLA.
– In un mondo sempre più “data-driven”, i data center saranno sempre più importanti, quali tendenze avete rilevato presso i Vs. clienti?
Rileviamo che le applicazioni di high-performance computing, come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, stanno crescendo progressivamente, mentre i data center si impegnano a ridurre il loro consumo energetico e spingono il settore a trovare nuove soluzioni più sostenibili. Molti provider di servizi di colocation, che tradizionalmente si sono affidati al raffreddamento ad aria, gestiscono oggi applicazioni con processori di elevata potenza che richiedono soluzioni di risparmio energetico più efficienti come il raffreddamento a liquido.
Per rispondere a questa esigenza Vertiv ha presentato in novembre la soluzione Liebert® XDU, una nuova generazione di sistemi di Thermal Management che supporta i server raffreddati a liquido e consente il controllo della qualità, del flusso e della temperatura del refrigerante. Con Liebert XDU di Vertiv, i nostri clienti possono soddisfare la domanda di elaborazione ad alta densità, migliorando al contempo la propria efficienza operativa.
– L’approccio ibrido si sta dimostrando vincente in molteplici contesti, come applicate questo concetto a livello di infrastruttura e servizi proposti al cliente?
Fino a non molto tempo fa, la percezione prevalente dei data center era che ogni struttura fosse unica. Questa è rimasta la norma fino a quando il cloud non è cresciuto e la progressiva frammentazione dei data center ha prodotto il contesto delle infrastrutture hyperscale ed edge di oggi. Naturalmente, il data center enterprise è tutt’altro che estinto, ma l’hyperscale e l’edge stanno crescendo a ritmi sostenuti. In questo contesto, i componenti prefabbricati e modulari si stanno rivelando essenziali. In un recente sondaggio promosso da Omdia è emerso che il 99% degli operatori di data center aziendali sostiene che i data center prefabbricati e modulari saranno parte della loro futura strategia.
Gli stessi analisti di Vertiv per il 2023 indicano una forte inclinazione nella stessa direzione per le architetture hyperscale, delineando così un concetto nuovo per i principali cloud provider che nello specifico si rivolgono ai fornitori di servizi di colocation che operano da anni in modalità standardizzata. In breve tempo, la standardizzazione – che passa da componenti modulari come i gruppi di alimentazione e condizionamento a strutture interamente prefabbricate – diventerà l’approccio predefinito per rispondere al nuovo approccio ibrido non solo per le imprese, ma anche per le strutture hyperscale e l’edge della rete.
– La logica “rack + elettricità + connettività + sicurezza” va ripensata in ottica Agile IT e Hybrid IT, quali vantaggi comporterà questa trasformazione?
Dopo anni di relativa staticità della densità dei rack, gli operatori dei data center segnalano un rapido incremento di densità dei rack negli ultimi tre anni. Lo conferma il sondaggio Global Data Center Survey 2022 condotto dall’Uptime Institute. Questo è dovuto principalmente all’implementazione di data center hyperscale aziendali sempre più grandi dove quasi la metà di quelli che gestiscono strutture da 10 MW e oltre, ha segnalato rack superiori a 20kW mentre il 20% ha dichiarato rack superiori a 40 kW.
Gli aumenti del consumo energetico dei server si verificano in corrispondenza alla necessità di aggiungere rapidamente capacità, costringendo gli operatori ad aggiungere e incrementare la densità dei rack negli spazi preesistenti nelle loro strutture aumentandone di conseguenza il profilo termico con la conseguente necessità di implementare sistemi di liquid cooling. I nuovi standard OCP e Open19 di raffreddamento diretto dei chip non faranno altro che accelerare la tendenza a utilizzare questi sistemi di raffreddamento a basso impatto ambientale nel prossimo anno.
– Massimizzare l’efficienza dei datacenter, quali soluzioni proponete? Che feedback avete dal mercato e dagli installatori?
Negli ultimi anni, i data center hanno svolto un ruolo fondamentale nel supportare sistemi IT, nuove modalità di lavoro e altre tecnologie essenziali. Questo ha dimostrato l’importanza della business continuity nella quotidianità di privati e azienda, ma ha anche fatto emergere altri aspetti legati al consumo energetico e l’efficienza. Le tecnologie seguono queste tendenze, e non ce n’è una che sia la più adatta per tutti. Come Vertiv, da sempre siamo impegnati nell’offrire ai clienti un portafoglio ampio e super testato di prodotti e servizi, sia che si tratti di espansione diretta, di acqua refrigerata o di soluzioni monoblocco installate all’esterno dei data center.
Lo scenario che rileviamo è quello di una richiesta sempre maggiore di sistemi ad acqua refrigerata, ovvero di apparecchiature che, grazie alle loro caratteristiche, privilegiano l’efficienza e sono in grado di controllare con precisione la temperatura ai server. Un altro aspetto riguarda il modo in cui vengono utilizzate le risorse, che si tratti di energia elettrica o di acqua. L’impegno è di ottimizzare l’efficienza durante tutto l’anno, dal momento che il costo di esercizio di un’infrastruttura varia sensibilmente a seconda delle condizioni esterne. Per riuscirci utilizziamo tecnologie all’avanguardia come i compressori inverter a velocità variabile, che sono in grado di fornire una potenza frigorifera ad hoc a seconda di una serie di variabili operative.
– Manutenzione e monitoraggio consentono di assicurare la business continuity e di ridurre il down time. Come intervenite in questi contesti?
Vertiv, in qualità di fornitore globale di soluzioni per le infrastrutture digitali critiche e le soluzioni di continuità, deve costantemente monitorare e valutare i fattori di rischio che possono impattare sulle proprie attività, sui dipendenti, sulla supply chain o sui clienti. Per rispondere a tali esigenze è stato reso disponibile Vertiv™ Life Service, che fornisce visibilità continua sul funzionamento delle apparecchiature critiche al fine di migliorare le prestazioni, semplificare i processi di service e ottenere risoluzioni più rapide. Vertiv Life Service consente anche di fornire competenze aggiuntive in materia di apparecchiature IT e assistenza tecnica, senza l’utilizzo di risorse interne all’organizzazione del cliente.
Mette in comunicazione i sistemi critici con i tecnici di Vertiv, che monitorano e analizzano continuamente i dati operativi in tempo reale per reagire e risolvere i problemi nel modo più rapido possibile. Con Life Service, gli esperti di Vertiv non si limiteranno a controllare periodicamente lo stato delle apparecchiature, ma monitoreranno e analizzeranno continuamente tutti i parametri di controllo e il funzionamento delle apparecchiature per garantire prestazioni ottimali. I tecnici Vertiv potranno risolvere molteplici anomalie da remoto e saranno costantemente in contatto con gli specialisti che lavorano sul campo nel caso una problematica necessiti di un intervento in loco. Grazie a questo servizio, i tecnici di Vertiv sono in grado di identificare rapidamente una condizione critica e fornire una diagnosi iniziale, in modo che l’esperto possa arrivare sul posto già consapevole del problema e delle parti di ricambio necessarie.