Pingaro di Convergenze: sono un podista con un computer a 4 ruote

I ritratti di ChannelTech - Rosario Pingaro, presidente e amministratore delegato di Convergenze, si racconta.

Pingaro di Convergenze: sono un podista con un computer a 4 ruote

Ha i piedi ben piantati a terra, Rosario Pingaro, presidente e amministratore delegato di Convergenze, e lo descrive bene raccontandosi in questo Ritratto di ChannelTech. Inseguire i propri sogni e realizzarli apprezzando ciò che la vita gli ha dato.

Si è avvicinato al mondo dell’Ict attraverso i videogiochi che smontava e rimontava (senza successo che funzionassero) e il primo accesso alle BBS e qui scoprì il mondo dell’online, fino a che gli arrivò una bolletta da oltre un milione di lire perché si collegava su quella di Londra. Immergiamoci a conoscere l’ “uomo” Rosario Pingaro.

Chi è…Rosario Pingaro?
Sono un imprenditore/ingegnere da sempre appassionato di tecnologia e di sistemi informatici.

Pingaro, si ricorda il suo primo impiego e l’impatto iniziale?
Il mio primo impiego retribuito è stato quello di Registered Representative di una Banca d’Affari di Long Island, Northeast Securities Inc., che per me ha rappresentato il coronamento di un piccolo sogno, quello di diventare broker a Wall Street. Un’esperienza che non dimenticherò mai per la conoscenza e le relazioni che ho accumulato in quegli anni.

Quali sono i suoi hobby?
Ogni “periodo” della mia vita è stato caratterizzato da un hobby particolare: il modellismo da bambino; le moto da adolescente; il kart da “quasi adulto” e le maratone da adulto “quasi vecchio”. mentre una passione cronologicamente trasversale è lo sci.

Qual è il pregio che ammira di più nelle persone e quale è il difetto che proprio non le va giù?
Il grande pregio che ammiro nelle persone è la generosità associata alla capacità di condivisione; il difetto che non tollero è l’incapacità di essere trasparenti.Pingaro di Convergenze: sono un podista con un computer a 4 ruote

Direbbe grazie a…e perché? A chi chiederebbe scusa e perché?
Direi in primis grazie ai miei genitori perché ci hanno permesso di fare le nostre scelte, in libertà, senza imporci nulla, sostenendoci sempre, dandoci tutto e di più, in cui il termine economico è solo uno dei tanti; oltre loro debbo dire grazie a tutti, a chi ci ha voluto bene e a chi ci ha voluto male, poiché sono cresciuto grazie a ogni tipo di esperienza. Ma non posso non ringraziare particolarmente mia sorella che mi sopporta sempre. Debbo chiedere scusa ai miei collaboratori perché non sempre riesco a controllarmi quando succede qualcosa di particolare. A un certo punto hanno iniziato a chiamarmi Mangiafuoco!.

Tema giovani d’oggi? Cosa cercano? Come giocano il loro futuro?
Per me non vi è un tema giovani. Nel senso che in ogni epoca i giovani hanno dovuto impegnarsi per entrare nel mondo lavorativo/sociale e la nostra epoca non fa eccezione. L’unica differenza è che oggi si è giovani fino a 40 anni. La ricerca di personale, oggi, non è uniforme ma molto specifica e quindi i giovani debbono ponderare molto attentamente lo sviluppo delle loro competenze.

Come si è avvicinato al mondo dell’Ict?
Ci siamo trovati da bambini con i primi videogiochi, che aprivo, smontavo e rimontavo continuamente (e dopo rimontati non funzionavano più) per capire come erano fatti. Poi il Commodore64, i primi pc x86. Nel 1985 il primo accesso alle BBS e qui scoprii il mondo dell’online, fino a che arrivò a casa una bolletta da oltre un milione di lire perché mi collegavo su quella di Londra. Nel 1987 entrai in Videotel in maniera non autorizzata, nel 1994 il primo abbonamento a internet!Pingaro di Convergenze: sono un podista con un computer a 4 ruote

A cosa deve il successo nel suo lavoro?
Quando lo raggiungerò ve lo dirò, ora sopravviviamo e cresciamo ma non come si potrebbe, ricordo sempre che siamo più vecchi di Facebook!

Quali sono le migliori scelte che ha fatto da un punto di vista professionale?
Seguire le mie passioni, scegliere i principi come elementi non dicibili, e avere fiducia nel mio intuito.

Si è mai trovato nella necessità di fare scelte dolorose, ovviamente da un punto di vista professionale?
Si certamente, orami sono oltre 20 anni che mi cimento con le mie attività e le decisioni critiche non sono mai state indolori, ma sono sempre state necessarie per realizzare nuove fasi di crescita.

Qual è l’oggetto più tecnologicamente avanzato che ha in casa sua?
La mia auto!!! Un computer con le ruote che cresce costantemente con gli aggiornamenti software e fra poco guiderà da sola!

Quanto tempo passa davanti alle mail sul cellulare, la mattina appena sveglio o la sera prima di coricarsi?
Mail sul cellulare non le uso, preferisco Twitter perché mi porta a essere in contatto con chi fa il front runner nei settori tecnologici che seguo con più piacere. Le email ormai sono “legacy”.

Cosa le ha insegnato questo periodo di pandemia?
Mi ha fatto riscoprire la famiglia, il dialogo con i miei figli, la casa e tutte quelle piccole cose che rendono il tavolo attorno al quale si pranza/cena un posto speciale.Pingaro di Convergenze: sono un podista con un computer a 4 ruote

Se fosse un piatto che piatto sarebbe?
Mi piacerebbe essere una bella insalata di riso, ricca di sapore ma non pesante.

Se fosse un quadro?
Un Van Gogh.

Se fosse un film?
Salvate il soldato Ryan.

Se fosse un libro?
Cloud Native Data Center Networking by Dinesh G. Dutt.

Pingaro di Convergenze: sono un podista con un computer a 4 ruote
Rosario Pingaro podista

Se fosse uno sport?
Podismo.

Se fosse una stagione?
Inverno.

Se fosse una tecnologia?
Lorawan, lunga distanza, bassi consumi, poche parole.

Se fosse un social network?
Twitter anche se ho solo 70 followers.

Se non facesse il lavoro che fa, che lavoro farebbe?
Autotrasportatore, amo guidare!

Se avesse una bacchetta magica…
La userei per soddisfare i desideri delle persone che mi circondano, non per me perché nessuno e nessuna cosa potrà darmi una vita migliore di quella che ho avuto.