Qual è lo scenario dei data center italiani secondo Intred

In Italia I data center sono ancora pochi e così come i luoghi dove realizzarli.

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Egon Zanagnolo, direttore generale dell’operatore di telecomunicazioni Intred commenta lo scenario e le criticità dei data center italiani.

In un contesto attuale caratterizzato da una forte spinta alla transizione digitale, i data center rappresentano una componente critica dell’infrastruttura globale. Considerando, soprattutto per ciò che riguarda l’Italia, che sono ancora pochi quelli in uso e che i luoghi per farli sono pochi e non sempre adatti. Senza dimenticare la necessità di valutare i requisiti energetici e idrici di queste strutture.

Data center italiani, ancora pochi

In base a quella che è la nostra esperienza, ad oggi, le grandi strutture presenti in Italia per i Data Center, non sono sempre e completamente funzionali alle esigenze energetiche ed economiche del nostro Paese. In particolare, la minima concentrazione in pochissime aree geografiche rischia di impattare la gestione dell’approvvigionamento energetico. Considerando che, di qui a qualche anno, si assisterà a una domanda di energia senza precedenti.

I dati dell’anno 2024

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia nel 2024 i data center rappresentavano solo l’1,5% del consumo mondiale di elettricità, con 415 terawattora (Twh). Però negli ultimi cinque anni l’aumento è stato consistente, del 12% all’anno e per il futuro è destinato ad aumentare. Servirebbe, a nostro parere, una rete distribuita a livello di singoli territory. Per questo diventa necessario cambiare approccio e trovare nuove soluzioni e metodologie, ridefinite, secondo le reali esigenze territoriali. Parliamo, in gergo tecnico degli edge data center. Ossia strutture di piccole dimensioni situate vicino ad una rete, più vicino agli utenti finali o ai dispositivi che generano dati. Questo permette di ridurre la latenza e migliorare la velocità di risposta delle applicazioni.

I requisiti energetici e idrici dei data center italiani

Noi di Intred stiamo andando in questa direzione con un Data Center a Brescia. Con dimensioni che riteniamo adatte all’esigenze del territorio e in una posizione strategica per servire le aziende e i cittadini. Sorgerà su un’area edificabile situata in una zona centrale della città, interessata da interventi di bonifica ambientale e al centro di un’importante operazione di riqualificazione urbana. L’area rappresenta un’opportunità di sviluppo per il tessuto urbano e ambientale cittadino.

L’esperimento di Brescia

Nel dettaglio, l’area ha una superficie complessiva di oltre 28.000 mq, unitamente ai relativi diritti edificatori pari a 6.000 mq a destinazione produttiva data center e 4.000 mq a destinazione uffici produttivi-pertinenziali ovvero terziario-direzionali. ll Data Center sarà costruito per rispettare i parametri della certificazione Tier IV, il massimo livello di affidabilità. Essa impone standard elevatissimi in termini di ridondanza, sicurezza e continuità operativa e di basso impatto ambientale.