Grazie alla PEC, un risparmio di 6 miliardi di euro in Italia. Questo è uno dei benefici e delle opportunità della PEC testimoniata dalla ricerca condotta anche da TIM. La Posta Elettronica Certificata introdotta in Italia nel 2005 continua a generare sensibili benefici in termini di sostenibilità, economica ed ambientale. Si attestano infatti a circa 3,5 miliardi di euro i benefici economici derivanti dal suo impiego nel periodo 2008-2022,. Ciò sulla base di una serie di criteri che misurano gli effetti della sostituzione della tradizionale raccomandata cartacea con l’equivalente digitale.
Benefici e opportunità della PEC
È quanto emerge dallo studio di IDC ‘Benefici e opportunità della PEC: pilastro dei servizi digitali fiduciari del futuro’ realizzato in collaborazione con Aruba, InfoCert-Tinexta Group e TIM Enterprise attraverso Trust Technologies. La PEC produrrà, inoltre, ulteriori 2,5 miliardi di euro di benefici economici tra il 2023 e il 2026. Dei quali circa 650 milioni nel solo 2026. Anno in cui saranno circa 20 milioni le caselle PEC attive, che genereranno quasi 3 miliardi e mezzo di messaggi certificati. La PEC è il mezzo di notifica a valore legale maggiormente diffuso in Europa. In base ai dati ufficiali di AgID, nel 2022 in Italia risultavano attive circa 15 milioni di caselle PEC e i messaggi scambiati nell’anno sono stati superiori a 2,5 miliardi.
Italia e Europa
Erica Spinoni, Senior Research Analyst di IDC
La posta elettronica certificata si consolida come pilastro dei servizi digitali fiduciari in Italia. Inoltre si avvia a evolvere nel quadro di nuovi framework e casi d’uso, anche per l’intera Europa. Abbracciando molteplici sfere della vita economica e sociale. I benefici derivanti dalla PEC vanno ben oltre la semplificazione delle procedure e delle pratiche amministrative. Includendo tematiche di carattere economico e di sostenibilità rilevanti per il futuro.
L’evoluzione digitale
Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba
L’utilizzo della PEC rappresenta un tratto distintivo dell’evoluzione digitale del nostro Paese, pioniere nell’ambito dei servizi fiduciari. Le evidenze emerse da una nostra recente indagine interna sottolineano questa tendenza in modo inequivocabile. Infatti circa il 90% degli utenti riconosce l’utilità imprescindibile della PEC e la sua estrema facilità di utilizzo. Si tratta di dati che confermano il consenso generalizzato sulla rilevanza e la prospettiva di ulteriore diffusione di questo strumento sia a livello italiano che europeo.
La ricerca di TIM su benefici e opportunità della PEC
Pasquale Chiaro, Head of Marketing di InfoCert Tinexta Group
Lo sviluppo e la diffusione della PEC, così come lo studio di IDC mette in evidenza attraverso dati documentati anche in chiave prospettica, si inserisce nel più ampio progetto di transizione digitale. Siamo in presenza di un processo che va al di là della mera sostituzione dei vecchi servizi analogici. Dal momento che la digitalizzazione ha impattato sulla vita dell’individuo in modo significativo e pervasivo, dando luogo a risvolti concreti inaspettati.Nuovi strumenti, come SPID o firma digitale, sono stati generati dall’impegno condiviso dei grandi player del settore. Essi hanno intuito come la via della cooperazione risulta essere quella più foriera di risultati. La transizione digitale impone un cambio di mentalità, volto a cogliere l’esigenza di instaurare un nuovo modo di relazionarsi e di raccontarsi.
In sintesi, siamo chiamati a una trasposizione del nostro assetto valoriale. Sia quando facciamo business ma anche nella gestione della quotidianità. Con l’obiettivo di contribuire alla crescita di un ecosistema sociale sempre più sostenibile e inclusivo.
L’importanza dei servizi digitali
Antonio Morabito, Responsabile Enterprise Business Development & Marketing di TIM
Lo studio di IDC mette in luce l’importanza che la PEC ricopre nello sviluppo dei servizi digitali in Italia e in ambito europeo. Grazie a uno standard uniforme nelle comunicazioni e nell’utilizzo delle tecnologie che promuovono inclusività e sostenibilità. Confermiamo l’impegno per la diffusione delle tecnologie di identità e validazione digitale che contribuiranno alla transizione digitale di cittadini e imprese. Il settore vede l’Italia all’avanguardia e sarà ulteriormente rafforzato negli altri Paesi UE con il nuovo regolamento europeo eIDAS 2.
