Nfon: il telefono tradizionale riconosce il mondo collaborativo

Speciale UC&C 2021 - Nfon spiega come potenziare la produttività aziendale con l'Unified Communication & Collaboration.

Tavola rotonda UC&C: all'Italia serve una marcia in più
Marco Pasculli

Unified communication & collaboration come panacea di tutti i mali? Non proprio, ma il raggiungimento della convergenza e integrazione tra il mondo telefonico e quello collaborativo e l’interazione tra questi due mondi nel modo più profittevole possibile è l’obiettivo con cui già oltre il 50% delle aziende in Italia sta adottando oggi soluzioni di Unified Communication. ChannelTech ne parla con Marco Pasculli, Managing Director Italia e Vice President Revenue Operations di Nfon, nell’ambito dello speciale che anticipa la tavola rotonda del prossimo ottobre.

Unified communication & collaboration: come è percepita dalla sua azienda?

Noi di NFON oggi ci definiamo voice-centric business communication provider, ossia fornitore B2B di soluzioni cloud e servizi per la comunicazione e la collaborazione online che ruotano attorno alla telefonia professionale. Questa definizione nasce da un cambiamento di strategia avviato osservando l’evoluzione del mercato nell’ultimo anno e mezzo.

Nfon: il telefono tradizionale riconosce il mondo collaborativo
Marco Pasculli, Managing Director Italia e Vice President Revenue Operations di Nfon

La pandemia ha incentivato un percorso trasversale di trasformazione digitale, contribuendo a accelerare in molte aziende il passaggio ad un modo nuovo di lavorare, comunicare e pensare la tecnologia, che oggi è concepita in chiave sempre più multicanale, multi-piattaforma e collaborativa. Unified communication & collaboration esprime nella nostra visione esattamente la possibilità di comunicare con chiunque attraverso diversi canali: voce, video e messaggistica. Se per molti anni la richiesta principale da parte delle aziende era quella di sostituire asset fisici come il centralino telefonico con soluzioni in cloud equivalenti e più moderne, seppur la telefonia business rappresenti tuttora il canale principale nelle conversazioni con clienti e fornitori, abbiamo percepito da tempo un cambiamento importante nel mercato, cambiamento che ci portato ad allargare il focus anche sulla collaboration.
Il nostro presente è Cloudya: evoluzione in cloud del concetto di comunicazione integrata, applicazione telefonica virtuale accessibile via Internet e legata ad un centralino telefonico anch’esso virtuale. Il passo successivo sarà la progressiva integrazione all’interno del centralino telefonico Cloudya, di un numero crescente di strumenti di collaborazione, quali video e condivisione, integrazione destinata a portare appunto al concetto di Unified communication & collaboration.

Come potenziare la produttività aziendale con l’UC&C?

L’ambito delle tecnologie UC&C presenta a nostro parere un’ampia serie di potenzialità in ottica di aumento della produttività aziendale. Oggi vediamo sempre più realtà alla ricerca di soluzioni, strumenti, sistemi e applicazioni in grado di supportare il raggiungimento della auspicata convergenza e integrazione tra il mondo telefonico e quello collaborativo. Veder interagire i due mondi nel modo più profittevole possibile è l’obiettivo con cui già oltre il 50% delle aziende in Italia sta adottando oggi soluzioni di Unified Communication.
Le imprese chiedono applicazioni multimediali che siano completamente integrate all’interno dei propri servizi di telefonia, possibilmente su un’unica interfaccia cloud che permetta di fare sia telefonia che videoconferenza e collaboration online.Nfon: il telefono tradizionale riconosce il mondo collaborativo
I vantaggi del resto sono molti e spaziano da fattori quali la scalabilità dei costi, l’estrema semplicità, la flessibilità d’utilizzo e gestione, garantiti dalla presenza di un unico fornitore e interlocutore tecnico per le funzioni di telefonia e collaboration.

Quale ricetta può adottare il canale per fare meglio, sul fronte business, con l’UC&C?

La pandemia ha contribuito ad aumentare la consapevolezza sulle potenzialità delle piattaforme di comunicazione e collaborazione. Tutti hanno guardato a cosa offriva il mercato e molte realtà sono riuscite a gestire in emergenza e al meglio possibile la situazione, anche per ciò che concerne la comunicazione professionale, vedi quello che è successo nel comparto call center, ma ora osserviamo la volontà di fermarsi a riflettere sugli strumenti che si sono adottati, per pensare a una revisione dell’intera infrastruttura di comunicazione.
Qualunque azienda, di qualunque settore merceologico e dimensione, può beneficiare dei vantaggi offerti dai nuovi sistemi di UC&C. In questo risiede la ricetta vincente per il canale, che può tradursi in enormi potenzialità di business: non incorre nell’errore di considerare i due servizi come separati, applicazioni distinte, funzionalità differenti e interfacce utente diverse, bensì trattare il tema delle piattaforme in un’ottica più ampia, che tenga in considerazione la convergenza dei servizi telefonici business con gli strumenti di video comunicazione e messaggistica unificata. Ai fornitori di tecnologia spetta il difficile compito di rispondere con strumenti e piattaforme capaci di abilitare l’integrazione dei canali, qualunque sia l’infrastruttura e il modello utilizzato in azienda.
Osserviamo tre principali possibili scenari di integrazione e quindi tre possibili strade da percorrere per gli operatori del mercato.

Il primo è quello che vede i sistemi telefonici tradizionali arricchirsi progressivamente di funzionalità video e chat, scelta naturale di chi desidera partire dal servizio telefonico al cliente e arricchirlo di nuovi servizi multicanale. Questo scenario, che presenta comunque i consueti e noti limiti legati all’hardware telefonico, è perseguibile esclusivamente da chi ha in azienda un centralino recente, capace di abilitare servizi di nuova generazione.Nfon: il telefono tradizionale riconosce il mondo collaborativo

Il secondo, esattamente speculare, rappresenta quello di chi predilige gli strumenti di collaborazione online e ne abilita, quando possibile, i servizi di telefonia professionale che rimangono ancora oggi limitati perché implementati da società che non hanno la cultura della comunicazione B2B.

Esiste infine un terzo scenario, quello scelto da chi intende eliminare il centralino fisico e adottare una soluzione in cloud che abiliti nuovi strumenti unificati di telefonia e collaborazione via internet e li renda disponibili su qualunque dispositivo connesso alla rete.

Quest’ultimo, che vede unirsi i vantaggi degli altri due scenari suddetti, rappresenta quello in cui si inserisce perfettamente la nostra soluzione basata sul cloud, NFON Cloudya.