HPE presenta la nuova linea di supercomputer HPE Cray. Il supercomputer è alle soglie di una nuova era: l’era Exascale e l”integrazione di Cray in HPE è effettivamente completata.
È una pietra miliare dell’integrazione che chiamiamo Business Day One. Sono queste le parole di Peter Ungaro, senior vice president and general manager, HPC and Mission Critical Solutions (MCS) di HPE, alla luce della presentazione della nuova linea di supercomputer HPE Cray.
Con questa nuova linea a marchio Cray che appartiene alla famiglia HPE, sono riunite le capacità di due nomi storici del settore tecnologico.
La nuova linea di supercomputer
La nuova linea di supercaomputer HPE Cray risponde alle sfide poste dall’era Exascale. E questa nuova era dell’informatica è completamente diversa. “Non si tratta – scrive Ungaro nel suo blog – di supercomputer singoli e giganteschi o di tecnologie specifiche e uniche. Questa nuova era è nata dalla massiccia crescita dei dati e dalla necessità di un uso convergente di modellazione e simulazione con AI e analisi nelle applicazioni e nei carichi di lavoro per potenziare la scoperta e la trasformazione digitale in aziende di tutte le forme e dimensioni. Comprende una serie di nuovi requisiti sia per la ricerca sia per le istituzioni commerciali”.
I supercomputer HPE Cray si basano su una serie di tecnologie HPE e Cray (incluse alcune di Hewlett Packard Labs). Queste tecnologie includono nuove funzionalità dell’architettura Shasta di Cray che sono in fase di sviluppo per i primi tre sistemi exascale statunitensi. Man mano che queste nuove funzionalità sono prodotte, appariranno prima nella linea di supercaomputer HPE Cray e quindi saranno supportate in modo più ampio in vari prodotti e offerte HPE.
In questo momento, HPE offre un portafoglio completo di tecnologia, servizi e software di supercomputer a tutti i clienti: dall’azienda all’Exascale.
L’importanza dell’integrazione HPE di Cray
“Dati gli attuali eventi mondiali, il completamento di questa integrazione non potrebbe essere più tempestivo. Oggi, i modelli di business e le esperienze dei clienti devono essere riscritti per una economia touch. La necessità di industrie e catene di approvvigionamento sostenibili non è mai stata così critica o visibile. E innumerevoli vite e mezzi di sussistenza dipendono dai risultati della ricerca sui farmaci a un livello forse non visto dallo sviluppo del vaccino antipolio 65 anni fa“, afferma Ungaro.
Sebbene il supercomputer di per sé non possa rispondere a queste sfide, accelera il processo consentendo a chi fa, creatori e pensatori, di disporre dei migliori strumenti di modellazione, simulazione, analisi e intelligenza artificiale disponibili per trasformare il modo in cui viviamo e lavoriamo.
Come ha affermato di recente il CEO Antonio Neri, “stiamo entrando nell’Età dell’insight, una nuova era definita da intuizioni e scoperte a beneficio di tutti e che elevano il maggiore benessere di ogni essere umano sul pianeta. Attendiamo con impazienza quel futuro migliore per tutte le persone e il piccolo ruolo che noi di HPE possiamo svolgere nell’aiutare i nostri clienti a realizzarlo“, conclude Ungaro.