IT monitoring per infrastrutture resilienti e sicure

Data Observability e AI Observability assicurano dati affidabili e performance corrette dei modelli ML, mentre DevSecOps e FinOps estendono il controllo operativo e finanziario.

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Davide delle Cave, Business Line Manager S2E, spiega come l’IT monitoring sia in grado di trasformare impianti aziendali in sistemi resilienti ed efficienti.

La trasformazione digitale e la crescente distribuzione delle architetture IT, tra data center, cloud, ambienti ibridi e microservizi, rendono fondamentale l’adozione di un approccio efficace di IT monitoring. Comprendere a fondo cosa accade nei propri sistemi diventa un prerequisito per garantire resilienza, efficienza operativa e capacità decisionale avanzata.

Dall’IT monitoring alla piena observability

Gli strumenti di IT monitoring tradizionali rilevano eventi passati. L’observability, invece, va oltre: consente di capire come e perché avvengono gli eventi, correlando log, metriche, eventi e tracce in una visione integrata e azionabile.

In un contesto data-driven, l’observability include la Data Observability, garantendo integrità, affidabilità e qualità dei dati nelle pipeline aziendali. Senza considerare la qualità del dato, un cruscotto è incompleto e può generare decisioni errate con impatti sul business.

Questa evoluzione è cruciale in contesti complessi, dove una singola anomalia può innescare effetti a catena su applicazioni, servizi e processi. L’observability abilita un approccio proattivo e predittivo, riducendo MTTD e MTTR, migliorando le performance e supportando decisioni informate.

Vantaggi strategici dell’IT monitoring integrato

Per i responsabili IT e i Business Leader, un approccio avanzato di IT monitoring significa disporre di un cruscotto decisionale unificato:

  • Insight End-to-End e Consolidamento (Anti-Silo): centralizza log, metriche e tracce da ambienti distribuiti (multi-cloud, ibridi, container), migliorando gestione SLA e risoluzione dei problemi.
  • Soddisfazione del Cliente: tecniche AIOps e agentiche anticipano le anomalie, automatizzando azioni o fornendo raccomandazioni per aumentare efficienza e customer experience.
  • Massimizzazione ROI (FinOps): collega performance e utilizzo delle risorse ai costi reali dell’infrastruttura, supportando decisioni strategiche.
  • Capacity Planning e TCO ottimizzato: ottimizza investimenti e riduce sprechi operativi.
  • Sicurezza Proattiva e Compliance (SecOps): Threat Hunting continua e analisi forense dei log, garantendo conformità normativa.
  • Allineamento Strategico con il Business: correlazione in tempo reale tra parametri IT e KPI aziendali per una gestione prioritaria basata sull’impatto economico.

Ecosistemi aperti e approccio multi-piattaforma

Le piattaforme moderne di observability integrano soluzioni open source e proprietarie, seguendo standard aperti come OpenTelemetry. Questo garantisce dati portabili e strumenti flessibili, riducendo il rischio di lock-in e ottimizzando costi e risorse.

Le aziende devono saper:

  • Scegliere piattaforme in base alla maturità tecnologica
  • Migrare da sistemi legacy a stack moderni
  • Introdurre metriche condivise tra team IT, DevOps, cybersecurity e business

Dalle operation tradizionali all’automazione predittiva

L’observability evolve verso piattaforme di auto-gestione predittiva, integrando AIOps e Agenti Autonomi:

  • Analisi predittiva dei dati complessi e automazione reattiva
  • Workflow agentic per gestione incidenti e anomalie
  • Self-healing predittivo per prevenzione attiva dei disservizi

Data Observability e AI Observability assicurano dati affidabili e performance corrette dei modelli ML, mentre DevSecOps e FinOps estendono il controllo operativo e finanziario.

Conclusione: IT monitoring come leva strategica

In un mondo dove infrastrutture, applicazioni e dati guidano il business, IT monitoring diventa un asset strategico. Non solo fornisce visibilità sugli ambienti IT, ma anticipa incidenti, allinea tecnologia e business, garantendo continuità operativa.

Combinando tecnologia, processi e competenze, l’observability si conferma una leva chiave per resilienza, performance e innovazione aziendale.