Un sondaggio di Colt Technology Services effettuato su 1000 lavoratori del settore delle telecomunicazioni in 9 Paesi esplora l’opinione dei dipendenti riguardo all’AI. “Dalla preoccupazione alla fiducia: come le aziende di telecomunicazioni possono adottare l’intelligenza artificiale coinvolgendo le persone” sottolinea l’importanza di avere una strategia per l’utilizzo dell’AI che metta al primo posto le persone delineando i rischi che si presentano se i dipendenti si sentono esclusi.
Cosa dice la ricerca
I punti salienti dell’indagine includono:
- Solo il 23% degli intervistati si dichiara molto sicuro della propria stabilità lavorativa. Questa mancanza di sicurezza è ancora più alta e diffusa tra i dipendenti con ruoli junior o di livello base.
- Il 55% dei dipendenti è infatti preoccupato che l’AI possa sostituire il proprio ruolo. I più preoccupati sono coloro che ricoprono posizioni più facilmente occupate da donne.
- Nonostante ciò, la maggior parte degli intervistati (63%) ritiene che l’AI contribuirà ad accelerare il raggiungimento degli obiettivi di parità di genere. Anche se è necessario prestare attenzione per mitigare i biasnei sistemi di AI e consultare fin dall’inizio un gruppo diversificato di dipendenti.
- I dati rivelano variazioni nell’uso degli strumenti di AI da paese a paese, tra coloro la cui azienda ha integrato l’AI nelle operazioni quotidiane, con l’AI integrata nella ricerca e l’AI generativa tra le più comunemente utilizzate. Per esempio, in Italia, l’uso dell’intelligenza artificiale è ormai parte integrante del lavoro quotidiano: quasi sette professionisti su dieci nel settore delle telecomunicazioni utilizzano strumenti di AI.
La parola ai dipendente del settore delle telecomunicazioni
Frank Miller, Chief AI Officer di Colt Technology Services
Come dimostra il nostro studio, l’AI offre ai dipendenti incredibili opportunità di ampliare le proprie conoscenze. Oltre a semplificare le attività quotidiane e concentrarsi su ciò che conta davvero. Il che a sua volta aiuta a raggiungere dei risultati aziendali di successo. Tuttavia, le aziende devono adottare un approccio centrato sulle persone e fondato su principi di AI responsabile.Altrimenti rischiano di accentuare le disuguaglianze e ridurre le opportunità per le minoranze. Coinvolgendo i dipendenti sin dalle prime fasi del percorso verso l’AI, mantenendo una comunicazione aperta. Poi fornendo una formazione accessibile e promuovendo una cultura dell’apprendimento continuo, il settore delle telecomunicazioni può creare una forza lavoro diversificata, talentuosa e motivata, pronta ad affrontare il futuro con fiducia ed entusiasmo.
Il settore delle telecomunicazioni: le preoccupazioni degli addetti
I risultati principali del report includono:
- Persistono le preoccupazioni sul rischio di sostituzione dei ruoli e sul potenziale dell’AI di accentuare le disuguaglianze. Il 55% dichiara di essere preoccupato che in futuro l’AI possa sostituire il proprio ruolo o parte di esso. I dipendenti che lavorano nel marketing (60%), nella finanza (60%), nel servizio clienti (59%) e nell’amministrazione (58%) sono più propensi a temere che l’AI possa sostituire il loro ruolo. Queste posizioni sono ricoperte prevalentemente da donne. In Italia oltre l’80% degli italiani nel settore telecomunicazioni riconosce un potenziale concreto, ma ancora parziale, dell’AI nel proprio ruolo quotidiano. Solo una piccola minoranza ritiene che l’AI possa sostituire completamente il proprio lavoro.
- Il rischio della disparità di genere
- Il rapporto evidenzia anche una lacuna nella consapevolezza delle misure che le organizzazioni stanno adottando per mitigare il rischio che l’AI comporta in termini di disparità di genere. Ammesso che tali misure vengano effettivamente adottate. Allo stesso tempo, gli intervistati sottolineano l’opportunità di migliorare i progressi sugli obiettivi di genere, se le aziende riusciranno a farlo nel modo giusto.
- Tradizionalmente, il settore delle telecomunicazioni non è noto per la sua parità di genere. Mentre pochi intervistati ritengono che il livello di diversità di genere sia eccellente a livello di consiglio di amministrazione (dichiarato dal 20%); a livello di alta dirigenza (20%) e in tutta l’azienda (22%), quasi due terzi (63%) degli intervistati affermano di ritenere che l’AI migliorerà i progressi su qualsiasi obiettivo di genere.
- Le aziende del settore delle telecomunicazioni stanno fornendo una serie di strumenti per dotare i lavoratori di competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Per aiutare i dipendenti a prepararsi al futuro, circa un’azienda su quattro sta investendo nel migliorare le competenze dei dipendenti nei loro ruoli attuali. Mentre poco più di una su cinque sta migliorando le competenze dei dipendenti per un ruolo completamente diverso. Gli strumenti offerti dalle aziende per aiutare a migliorare le competenze includono corsi online, materiale di lettura e partecipazione a conferenze.
- L’offerta di formazione
- Una su tre ha accesso a corsi in presenza. P iù di una su quattro può lavorare per ottenere una certificazione/un risultato formale. Una su cinque ha un programma di mentoring. In Italia, Un terzo delle aziende italiane nel settore delle telecomunicazioni sta già formando i propri dipendenti per integrare l’intelligenza artificiale nelle attività quotidiane. La maggior parte però si muove ancora in modo sperimentale, con strategie e iniziative frammentate. Inoltre, quasi la metà dei professionisti del settore si prepara all’integrazione dell’intelligenza artificiale attraverso corsi online e risorse digitali.
- I risultati rivelano un atteggiamento positivo nei confronti dell’impatto dell’AI sulle attività quotidiane. Nel complesso, i dipendenti del settore delle telecomunicazioni hanno espresso ottimismo riguardo al potenziale dell’intelligenza artificiale. Prevedendo che possa migliorare il loro lavoro grazie a un’analisi dei dati più rapida e a una maggiore produttività. In India, un intervistato su due ha dichiarato che l’AI potrebbe aiutarlo a completare le attività più velocemente. Una percezione condivisa dal 43% degli intervistati negli Stati Uniti e dal 44% in Giappone.
- La situazione dei Paesi europei
- In Germania (44%) e in Finlandia (46%) l’aspetto più apprezzato è risultato essere la velocità di analisi dei dati. Mentre in Italia (33%) e in Spagna (29%) i partecipanti hanno indicato come principale vantaggio la riduzione del rischio di errore. Nel Regno Unito (41%) e in Francia (30%), invece, l’AI è stata vista soprattutto come un mezzo per incrementare la produttività. L’intelligenza artificiale integrata nei motori di ricerca è risultata l’applicazione più utilizzata su base quotidiana. Citata in media dal 35% degli intervistati le cui aziende hanno integrato l’AI nelle operazioni quotidiane.
AI e settore delle telecomunicazioni
Frank Miller, Chief AI Officer di Colt Technology Services
Un approccio all’AI che metta le persone al centro favorisce equità e inclusione, assicurando che i sistemi di intelligenza artificiale non rafforzino involontariamente i bias,. Inoltre aiuta sviluppatori e organizzazioni a dare priorità a sicurezza, correttezza e responsabilità. Promuove inoltre fiducia e trasparenza e, in ultima analisi, genera un maggiore coinvolgimento dei dipendenti e un’esperienza cliente di qualità superiore.
I pilastri della strategia Colt
“Persone e cultura” e “AI responsabile” sono due dei pilastri fondamentali su cui si basa la strategia di Colt in materia diAI. Questi quadri di riferimento prevedono di concentrarsi su:
- Alfabetizzazione AI: garantire che le persone che sviluppano/implementano/utilizzano sistemi di AI dispongano di livelli sufficienti di conoscenza, formazione e supporto per le attività operative.
- Cultura e comunità: promuovere una cultura aperta e orientata alla crescita con un approccio critico nell’utilizzo dei risultati dell’AI, creando al contempo spazi inclusivi in cui tutti possano confrontarsi sulle opportunità e sui rischi dell’AI.
- Sostenibilità sociale: gestire i rischi sociali derivanti dall’implementazione dell’AI. Dare priorità ai principi di equità, trasparenza e responsabilità.
- Sostenibilità ambientale: comprendere il vero impatto dell’AI sul ciclo di vita e dare priorità a scelte di progettazione efficienti per hardware e software.
- AI per il bene: promuovere e dare priorità ai casi d’uso dell’AI che forniscono benefici netti positivi per le persone e il pianeta.






