Export digitale e marketplace, opportunità per il Made in Italy

L’export italiano verso l’area ASEAN ha raggiunto i 14 miliardi di euro nel 2023, ma solo una parte di questo valore passa oggi attraverso i canali digitali.

export digitale

Scopriamo i dati Netcomm 2025 e le nuove opportunità di export digitale relative al Sud-Est Asiatico per il nostro paese attraverso marketplace eCommerce.

L’export digitale e i marketplace stanno ridefinendo le regole del commercio globale, offrendo alle imprese italiane nuove opportunità di crescita e accesso ai mercati esteri. Oggi oltre 3 acquisti di prodotto su 4 in Italia avvengono tramite piattaforme eRetailer o marketplace. Che si confermano il principale motore dell’economia digitale e un’infrastruttura chiave per l’internazionalizzazione.

Nel 2024, infatti, i marketplace hanno generato il 72% dei ricavi globali dell’eCommerce. Parallelamente, il Sud-Est Asiatico emerge come una delle aree più promettenti per l’export digitale del Made in Italy. Con un mercato e-commerce che ha superato i 200 miliardi di dollari nel 2023 e che, secondo le stime, supererà i 300 miliardi entro il 2025. In quest’area, il 65% del commercio online è già cross-border e passa dai marketplace. E oltre il 60% dei venditori internazionali opera senza una sede locale. Confermando la flessibilità e l’accessibilità del modello digitale.

Questi i principali dati e trend emersi dal NetRetail Focus Marketplace 2025 e dalla Guida all’Export Digitale nel Sud-Est Asiatico, presentati durante il Netcomm Focus Digital Export & Marketplace 2025, l’appuntamento organizzato da Netcomm per esplorare la trasformazione del commercio digitale e le nuove direttrici dell’export internazionale.

Il nuovo customer journey: informazione, fiducia e mobile commerce

Dall’analisi NetRetail emerge che il consumatore italiano utilizza in media 3,9 touchpoint prima di completare un acquisto su un marketplace, Dando particolare rilevanza a comparatori (38,1%), consigli di AI e Chatbot (37,7%) e reviews (35,9%). Giudicando anche positivamente l’azione «push» di comunicazioni dirette e l’efficacia del retail media online e dei social.

Il 60% degli acquisti online di prodotto avviene tramite smartphone. Confermando la piena affermazione del mobile commerce e la necessità per i brand di progettare esperienze ottimizzate e coerenti su tutti i dispositivi. Le motivazioni che guidano la scelta del canale marketplace sono sempre più legate alla qualità dell’esperienza, Assortimento ampio, spese di consegna ridotte, facilità di reso e velocità di servizio sono gli elementi più apprezzati. La fidelizzazione cresce in modo significativo. Oltre 6 acquisti su 10 presso un eRetailer sono riacquisti. Segnale di un rapporto di fiducia stabile e consolidato con le piattaforme.

Marketplace e omnicanalità: un ecosistema che guida le scelte dei consumatori

La ricerca NetRetail Focus Marketplace 2025 mostra come i marketplace abbiano consolidato la propria centralità nel commercio digitale italiano. Il 76,5% degli acquisti di prodotto e il 22,1% di servizi e beni digitali avviene oggi tramite queste piattaforme. Un dato in costante crescita negli ultimi anni. Gli eRetailer e i marketplace si confermano quindi come il principale punto di accesso per i consumatori. Questo grazie alla loro capacità di offrire assortimento, convenienza e un’esperienza d’acquisto integrata.

Le categorie più acquistate tramite eRetailer sono giocattoli, elettronica, prodotti per la salute e il benessere, accessori e gadget. Mentre le categorie di prodotto meno affini sono il food (spesa alimentare) e lo sport.

In questo contesto, l’omnicanalità continua a giocare un ruolo cruciale nel corso degli anni. 4 decisioni di acquisto su 10 prese in negozio fisico sono influenzate da touchpoint digitali. Tra cui il motore di ricerca, il sito del brand, le reviews e gli stessi siti dei marketplace. La distanza tra online e offline si riduce progressivamente. Delineando un percorso d’acquisto fluido e ibrido, dove il digitale non sostituisce il negozio ma ne amplifica le potenzialità. Questo si verifica in particolare per le categorie dell’elettronica. Dove il 78,1% degli acquirenti nei punti vendita fisici ha consultato almeno un touchpoint digitale prima dell’acquisto. Ma anche nelle categorie home ed elettrodomestici, che vedono rispettivamente una quota di 77,1% e 74,3% degli acquirenti che consultano touchpoint online.

I nuovi modelli di export e l’ibridazione come chiave di successo

La guida presentata durante Netcomm Focus Digital Export & Marketplace individua nel modello ibrido – che combina la titolarità diretta dei canali digitali con l’esecuzione affidata a partner locali – la formula più efficace per un ingresso sostenibile nei mercati asiatici. Questo approccio consente alle imprese di mantenere il controllo sui contenuti, sul pricing e sulla relazione con il cliente. Beneficiando al contempo di una gestione operativa radicata nel contesto locale.
Grazie alla guida e al supporto di ITA e UniCredit, le aziende italiane possono accedere a strumenti di accompagnamento, formazione e finanziamento dedicati all’internazionalizzazione digitale. Integrando la dimensione tecnologica con quella strategica. La sinergia tra marketplace, banche e istituzioni si conferma così la leva decisiva per rendere il Made in Italy competitivo in uno scenario sempre più globale e interconnesso.

Il Sud-Est Asiatico come nuova frontiera del Made in Italy

La Guida all’Export Digitale nel Sud-Est Asiatico, realizzata da Netcomm in collaborazione con Adiacent, ITA – Italian Trade Agency e UniCredit, delinea i principali trend e opportunità per le aziende che intendono espandersi in una delle aree più dinamiche al mondo. Fornendo un vero e proprio vademecum per accompagnare le imprese italiane nella definizione di strategie digitali efficaci di ingresso e crescita nei mercati ASEAN. Indonesia, Thailandia, Vietnam, Filippine, Malesia e Singapore rappresentano oggi mercati strategici che, complessivamente, contano oltre 460 milioni di utenti connessi, Ma anche una popolazione giovane, mobile-first e nativa digitale.

Il valore dell’e-commerce italiano, pari a 54 miliardi di dollari, è ormai comparabile a quello dell’Indonesia (62 miliardi). Ma la crescita dei mercati asiatici procede a un ritmo tre volte superiore. L’export italiano verso l’area ASEAN ha raggiunto i 14 miliardi di euro nel 2023. Ma solo una parte di questo valore passa oggi attraverso i canali digitali. L’elevato tasso di penetrazione mobile, la diffusione degli e-wallet e la centralità dei marketplace come Shopee, Lazada e TikTok Shop rendono quindi il Sud-Est Asiatico un ambiente ideale per la costruzione di strategie cross-border accessibili anche alle PMI italiane.