
Dell Technologies ha tenuto a Milano il Dell Technologies Forum 2025, dedicato ai clienti e focalizzato sul concetto di “ridefinire il possibile” attraverso le principali innovazioni tecnologiche, intelligenza artificiale in primis.
Sul palco si sono alternate le persone di Dell Technologies Marco Fanizzi, Vice President Sales & Managing Director, Said Akar, Senior Vice President – Global Specialty Sales EMEA, Roberto Morandi, Southern Europe AI Business Development Executive. Hanno parlato anche gli ospiti Alessandro Aresu, Analista geopolitico ed esperto di strategie e politiche pubbliche, Carlos Fernandez, Responsabile dipartimento IT Fondazione Human Technopole, Pietro Pacini, Direttore Generale di CSI Piemonte e Presidente di Assinter Italia, Andrea Cappelletti, Founder e CEO di Galene.ai.
Le imprese italiane, la crescita e l’intelligenza artificiale
Il nostro Paese vanta un ecosistema tecnologico vivace, con un numero elevato di aziende attive nel settore. Eppure, molte di queste realtà si scontrano con un ostacolo ricorrente: la difficoltà di crescere, di fare quel salto dimensionale che le porterebbe a competere sui mercati internazionali.
Alessandro Aresu, Analista geopolitico ed esperto di strategie e politiche pubbliche (a destra)
È qui che l’intelligenza artificiale potrebbe fare la differenza. Non si tratta più di chiedersi se l’AI cambierà le regole del gioco, ma quando lo farà. Per le società italiane, questa tecnologia rappresenta un’opportunità concreta per colmare il gap competitivo che le separa dai competitor esteri.
I numeri lo confermano: circa il 60% delle imprese italiane ha già avviato progetti legati all’intelligenza artificiale, mentre il 78% ha annunciato programmi di formazione sull’AI generativa per i propri dipendenti. La consapevolezza c’è, così come la volontà di investire.
Sul fronte degli investimenti internazionali, però, il divario resta evidente. Gli Stati Uniti guidano la classifica, seguiti dai Paesi del Nord Europa. Il Sud Europa, Italia compresa, arranca. Sorprende invece l’impegno di Medio Oriente e Africa, dove l’intelligenza artificiale viene vista come una leva strategica per superare le difficoltà economiche e rilanciare le economie locali.
Dal punto di vista normativo, l’Italia ha giocato d’anticipo: siamo stati i primi in Europa a varare una legge sulla sovranità dei dati, elemento fondamentale per lo sviluppo dell’AI. Il Governo ha inoltre stanziato un miliardo di euro destinato a cybersecurity, intelligenza artificiale e tecnologie informatiche avanzate.
Il quadro è dunque articolato: da un lato le aziende italiane sono in piena fase di trasformazione, dall’altro le istituzioni dimostrano attenzione verso questi temi. Molte imprese hanno avviato percorsi di studio per integrare l’AI nei processi produttivi e migliorare l’efficienza operativa. I settori bancario e assicurativo, in particolare, stanno testando le potenzialità di questa tecnologia con progetti pilota sempre più strutturati.
Marco Fanizzi
Dell risponde a queste esigenze con un’offerta di soluzioni progettate specificamente per l’intelligenza artificiale, caratterizzate da scalabilità e produttività elevate. L’obiettivo è facilitare l’adozione delle tecnologie più recenti e rendere gli investimenti prevedibili. Le proposte sono pensate per fornire infrastrutture complete e bilanciate, senza punti deboli: data center chiavi in mano, con hardware, software e sistemi perfettamente integrati, supportati da personale qualificato.
A fare la differenza è anche la rete di partner, capillare e competente, in grado di supportare ogni tipo di cliente. Questo ecosistema permette di integrare l’intelligenza artificiale nei sistemi IT aziendali in modo semplice e veloce, sollevando il cliente finale dalle complessità dell’integrazione strutturale. La missione di Dell Italia è chiara: accompagnare le imprese nel percorso di adozione dell’AI.
Un punto di svolta storico
Viviamo un momento di trasformazione profonda, definito da tre forze che stanno ridisegnando il panorama tecnologico ed economico. La prima è l’intelligenza artificiale. Secondo un’indagine condotta da Dell a livello mondiale, in Italia l’88% degli intervistati ritiene che l’AI generativa avrà un impatto significativo sul mondo del lavoro, grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di informazioni, sintetizzare dati complessi e fare previsioni accurate.
La seconda forza riguarda l’evoluzione dei dati disaggregati. Il 41% degli intervistati considera i dati per l’intelligenza artificiale una priorità assoluta per il 2025. Del resto, qualsiasi progetto che coinvolga l’AI non può prescindere da una gestione efficace delle informazioni.
La terza forza è rappresentata dall’HPC (High Performance Computing) di nuova generazione: il 64% delle aziende italiane prevede di utilizzare l’intelligenza artificiale come software in locale, eseguito su PC ad alte prestazioni specializzati per questo tipo di applicazioni.
Le grandi organizzazioni che hanno adottato l’intelligenza artificiale hanno registrato crescite importanti. Lo stesso gruppo Dell, nell’ultimo anno, ha aumentato il fatturato di 10 miliardi di dollari mantenendo i costi al 4%. È la prima volta nella storia dell’azienda che si riesce a disaccoppiare in modo così netto la crescita dei ricavi dall’incremento dei costi.
Forte di questa esperienza diretta, Dell consiglia alle imprese che vogliono integrare l’intelligenza artificiale di partire con un approccio pragmatico: selezionare un numero limitato di casi d’uso, scartando subito quelli che non permettono di misurare chiaramente il ritorno dell’investimento.
Un altro aspetto cruciale: non servono infrastrutture gigantesche, ma dimensionate correttamente rispetto alle esigenze dell’azienda e agli obiettivi da raggiungere. Ciò che conta è che l’infrastruttura sia scalabile, in grado di evolvere seguendo la crescita del business.
Secondo le previsioni di Dell, oltre il 75% dei dati aziendali verrà elaborato all’edge, anche attraverso implementazioni locali dell’intelligenza artificiale, che fornirà servizi in tempo reale ovunque siano necessari. Ad oggi, più di 3.000 aziende hanno scelto Dell AI Factory, l’infrastruttura AI end-to-end del marchio, per migliorare la produttività e aumentare il ritorno sugli investimenti.
Said Akar
Il portafoglio dell’azienda è completo: si va dai componenti per l’intelligenza artificiale ai prodotti specifici per piccoli sistemi all’edge, fino ai data center su grande scala dedicati all’AI. La tecnologia Dell, efficiente e supportata da programmi di riciclo, rende l’intelligenza artificiale conveniente, accessibile e sostenibile. Con i servizi in abbonamento Dell APEX, inoltre, le aziende possono accedere solo alle tecnologie di cui hanno effettivamente bisogno, senza affrontare spese iniziali elevate.
Le proposte di Dell Technologies
Le ultime proposte di Dell Technologies mirano ad accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale nelle aziende e a ridurre i tempi necessari per generare valore. Il cuore dell’offerta sono gli aggiornamenti della Dell AI Factory, che comprende un’infrastruttura solida, soluzioni integrate e servizi pensati per semplificare il percorso verso l’implementazione su larga scala.
I server Dell PowerEdge XE9780 e XE9785 con raffreddamento ad aria semplificano l’integrazione nei data center aziendali esistenti, mentre le versioni XE9780L e XE9785L con raffreddamento a liquido accelerano l’implementazione su scala rack. I nuovi server PowerEdge supportano fino a 192 GPU NVIDIA Blackwell Ultra con raffreddamento a liquido e possono essere personalizzati con un massimo di 256 GPU NVIDIA HGX B300 per rack Dell IR7000. Il Dell PowerEdge XE9680, la soluzione di espansione più rapida mai realizzata dall’azienda, può offrire training di modelli linguistici di grandi dimensioni fino a quattro volte più veloci con NVIDIA HGX B300 a 8 vie.
Il Dell PowerEdge XE9712 con NVIDIA GB300 NVL72 garantisce un’efficienza su scala rack per il training e un output di inferenza di calcolo AI 50 volte superiore, con un miglioramento di 5 volte del throughput. Grazie alla nuova tecnologia Dell PowerCool, questa piattaforma aiuta le aziende a ottenere un’efficienza energetica superiore.
Roberto Morandi, Southern Europe AI Business Development Executive
Il server Dell PowerEdge XE7745 sarà disponibile con le GPU NVIDIA RTX Pro 6000 Blackwell Server Edition a partire da luglio 2025. Supportato da NVIDIA Enterprise AI Factory, fornisce una piattaforma universale per rispondere alle esigenze di diversi casi d’uso in ambito AI, dalla robotica ai digital twin fino alle applicazioni multimodali, grazie al supporto di un massimo di 8 GPU in uno chassis 4U.
Dell prevede inoltre di supportare la CPU NVIDIA Vera, che promette velocità, efficienza e prestazioni elevate, e la piattaforma NVIDIA Vera Rubin con un nuovo server Dell PowerEdge XE progettato per i sistemi Dell Integrated Rack Scalable.
Tra le novità più interessanti c’è il Dell Pro Max con GB10, basato su NVIDIA Grace Blackwell e sistema operativo DGX OS. Si tratta di un sistema desktop che porta prestazioni AI di livello data center direttamente sulla scrivania dell’utente. Dotato di 128 GB di memoria unificata, può supportare modelli fino a 200 miliardi di parametri e raggiungere 1.000 FP4 TOPS, un salto qualitativo notevole in termini di capacità locale. Con strumenti preinstallati come CUDA, JupyterLab, Docker e AI Workbench, il passaggio dall’unboxing alla produttività è immediato. Per chi ha bisogno di ancora più potenza, collegando due sistemi Dell Pro Max con GB10 è possibile creare un unico nodo in grado di supportare modelli da 400 miliardi di parametri, a dimostrazione dell’approccio scalabile di Dell all’infrastruttura AI.