Futuro del Finance: il nemico della trasformazione è la resistenza culturale

CFO sta diventando una figura importante che deve ad andare oltre l’innovazione tecnologica.

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Futuro del Finance di Workday e ANDAF Lombardia testimonia che per 6 aziende su 10 la priorità è l’upskilling tecnologico, ma le resistenze culturali restano il nemico principale alla trasformazione. Negli ultimi anni il ruolo del CFO si è trasformato in modo sostanziale, ampliando il proprio perimetro d’azione e rafforzando l’influenza nei processi decisionali aziendali. Una trasformazione che trova conferma nei risultati del sondaggio, Futuro del Finance. Esso restituisce l’immagine di un Finance sempre più orientato all’efficienza operativa e alla qualità del dato. Considerati peraltro elementi chiave per un utilizzo maturo dell’intelligenza artificiale.

Cosa emerge dal sondaggio Futuro del Finance

Le priorità attuali dei CFO italiani riguardano principalmente l’ottimizzazione dei processi aziendali (59%), evidenziando una forte crescita rispetto al 2022 (37%). Poi la gestione della liquidità (43%) e una maggiore attenzione alla data governance (31%). Questo orientamento conferma una spinta decisa verso la digitalizzazione, ma il percorso resta ostacolato da fattori strutturali. Il 36% segnala sistemi informativi inadeguati, il 58% lamenta una frammentazione dei dati che richiede continui sforzi di riconciliazione. Inoltre il 45% evidenzia come la persistenza di una cultura aziendale ancorata a modelli tradizionali rappresenti il principale freno al cambiamento.

Un cambio di passo

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Vittorio Biassoni, Vicepresidente di ANDAF Lombardia
Emergono con chiarezza i segnali di un cambio di passo per il CFO. Sempre più chiamato a superare il ruolo tradizionale di gestore di numeri per diventare un abilitatore del cambiamento strategico. L’evoluzione tecnologica, l’intelligenza artificiale e la disponibilità sempre maggiore di dati impongono un nuovo paradigma decisionale, in cui la qualità dell’informazione e la capacità di lettura trasversale diventano elementi fondamentali. Per affrontare le sfide dei prossimi anni sarà necessario promuovere una cultura aperta all’innovazione, investire sulle competenze digitali e rafforzare la collaborazione tra le funzioni. Rendendo il Finance sempre più centrale nel guidare la crescita e la resilienza aziendale.

Finance data-driven: skill, governance e AI come leve evolutive

Guardando alle priorità del prossimo triennio, emerge con chiarezza la direzione evolutiva della funzione Finance. Per il 57% dei CFO italiani, lo sviluppo delle competenze digitali rappresenta la leva strategica per affrontare sfide sempre più complesse. Oltre a costruire un Finance più integrato, resiliente e orientato ai dati, capace di governare l’incertezza e valorizzare appieno l’AI. Una trasformazione che non si limita all’adozione di nuove tecnologie, ma implica una revisione profonda dei ruoli, delle competenze e dei processi.

I processi decisionali

Da un lato si conferma la centralità di figure ibride e specializzate per il futuro del Finance — come il Data Scientist (49%), il Behavioural Scientist e il Roboticist — a testimonianza di una crescente apertura verso approcci interdisciplinari e modelli predittivi avanzati. Dall’altro si rafforza la consapevolezza che la qualità del dato e una data governance condivisa tra le funzioni rappresentano condizioni imprescindibili per superare la frammentazione informativa ancora esistente. Inoltre garantire coerenza e allineamento nei processi decisionali.

Futuro del Finance: la resistenza culturale e la trasformazione digitale

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Fabrizio Rotondi, Country Manager di Workday per l’Italia
La trasformazione digitale del Finance richiede molto più dell’adozione di nuove tecnologie. Infatti il vero fattore abilitante è oggi la qualità del dato. Senza dati affidabili, strutturati e accessibili, nessuna tecnologia, nemmeno l’intelligenza artificiale, può generare reale valore. Non sorprende quindi che, accanto allo sviluppo delle competenze digitali, emerga con forza la necessità di rafforzare la data governance.

La crescente disponibilità di informazioni, spesso frammentate, rende evidente la necessità di costruire un approccio condiviso, in grado di superare le logiche a silos che ostacolano la coerenza dei processi decisionali. Il CFO è chiamato a guidare questo cambiamento, sviluppando una visione trasversale del dato e promuovendo un linguaggio comune tra le funzioni. In questo contesto, il salto di qualità è evidente: da custode delle procedure a promotore di una cultura data-driven. Dove l’intelligenza artificiale rappresenta non solo un acceleratore tecnologico, ma uno strumento decisivo per anticipare scenari, mitigare i rischi e abilitare decisioni più rapide e consapevoli.

Un nuova visione della realtà

Una visione che, tuttavia, si confronta con una realtà ancora distante dalla piena maturazione. Il panorama attuale mostra infatti come l’intelligenza artificiale, pur riconosciuta come leva strategica, non sia ancora diffusa in modo capillare. Il 50% dei CFO dichiara di non utilizzarne ancora le soluzioni. Mentre solo il 5% ha integrato agenti digitali nei processi strategici, segnalando una trasformazione ancora in fase embrionale che richiede maggiore slancio operativo e visione sistemica. Inoltre, solo il 22% delle aziende dispone di una roadmap AI strutturata, basata su benchmark, metriche di maturità e business case. In assenza di un disegno condiviso, molte iniziative si fermano a esperimenti isolati, incapaci di scalare e produrre valore concreto.

La collaborazione CFO-CHRO è sempre più strategica

Ma la trasformazione del Finance non può essere affrontata in solitaria. Richiede alleanze trasversali e un rafforzamento del capitale umano, a partire dalla sinergia con il CHRO, che risulta essere sempre più strategica. Il miglioramento della qualità del rapporto riflette una crescente sinergia nella gestione del cambiamento, indicata come area di cooperazione prioritaria dal 73% dei rispondenti. Lavorare insieme per definire una strategia “Talenti Finance”, mappare le competenze chiave e monitorare nel tempo l’engagement del team diventa cruciale per sostenere un’evoluzione culturale profonda. È in questo terreno condiviso tra leadership finanziaria e risorse umane che può davvero crescere un Finance capace di attrarre, sviluppare e trattenere i talenti giusti per affrontare le sfide del futuro.

Workday per la Finanza.

Workday è in prima linea nell’innovazione in ambito Finance, sfruttando intelligenza artificiale all’avanguardia e agenti AI per rivoluzionare il ruolo del CFO moderno e dell’intera funzione Finance. La loro piattaforma integrata permette ai leader finanziari di andare oltre la mera elaborazione dei numeri, offrendo la possibilità di ottenere insight strategici più approfonditi e prendere decisioni più agili.

Quale sarà il Futuro del Finance

Grazie all’AI integrata, Workday automatizza le attività di routine, identifica le anomalie e fornisce analisi predittive, consentendo ai Finance manager di concentrarsi su attività ad alto valore aggiunto. Inoltre, l’introduzione di Agenti AI facilita un approccio più proattivo e basato sui dati. Snellendo i flussi di lavoro, migliorando la data governance e promuovendo una cultura di miglioramento continuo. Tutto questo si traduce in maggiore efficienza, resilienza e allineamento strategico in tutta l’azienda.