
La sovranità del dato, la sicurezza e la modernizzazione delle imprese italiane sarà guidata da una trasformazione digitale che si appoggerà sui system integrator.
Negli ultimi anni, i system integrator hanno ampliato il proprio raggio d’azione. Evolvendosi da fornitori tecnici a veri e propri partner per l’innovazione. Chiamati ad accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione digitale al servizio delle strategie di crescita. Oggi hanno individuato nella Private AI un elemento di valore per la competitività di aziende di ogni settore e dimensione. Una tecnologia abilitante che trova applicazione in numerosi ambiti. Dall’efficientamento operativo alla gestione documentale, dall’automazione dei processi al supporto decisionale.
È quanto emerge dal caso Brainyware, startup deep tech italiana che ha sviluppato una soluzione pensata per superare gli ostacoli che limitano l’adozione dell’AI generativa nelle imprese, che in pochi mesi dal lancio sul mercato è già stata scelta da una decina di system integrator sia per uso interno che per integrare la propria offerta ai clienti. Tra questi Mediatica Digital, FG Automazioni, The Woice, Dune Tech Companies e il Gruppo Seac, che è anche entrato nel capitale della startup. A conferma del valore riconosciuto al servizio offerto.
La trasformazione digitale
Gli accordi stretti da Brainyware col mondo dei system integrator abilitano un potenziale bacino di decine di migliaia di imprese all’accesso immediato a una soluzione di Intelligenza Artificiale pensata per estrarre il massimo valore dai dati proprietari in modo mirato. E garantendone il totale controllo. Una soluzione “on premise” che abbatte drasticamente una delle principali barriere all’utilizzo dell’AI da parte delle aziende. Al contempo, i numerosi accordi rappresentano un elemento di accelerazione per la crescita della startup. E la diffusione della sua soluzione su tutto il territorio italiano.
“Questa rete di partner è strategica per portare la soluzione Brainyware ad un ampio numero di aziende su tutto il territorio italiano e così scalare rapidamente il mercato”, spiega Alberto Adorini, CEO e co founder di Brainyware. “Nel dialogo con loro abbiamo avuto la conferma che le AI generaliste non sono funzionali alle esigenze delle aziende. E vengono perlopiù percepite come pericolose. Secondo Deloitte, il valore potenziale di valore generato dall’AI nelle PMI europee supera i 200 miliardi di euro all’anno.
Un’opportunità enorme che anche le nostre possono ancora cogliere senza correre il rischio di rimanere indietro e perdere competitività. In questo scenario, i system integrator giocano un ruolo strategico. Conoscono il territorio, comprendono le loro esigenze e sono in grado di guidarle verso soluzioni concrete, sicure e sostenibili. Private AI, come la nostra, possono rappresentare la chiave per sbloccare questo potenziale e rendere la trasformazione digitale realmente inclusiva. Il nostro impegno sarà anche quello di continuare ad evolvere la soluzione per rispondere alle priorità e ai nuovi bisogni. Che grazie a questi accordi potremo cogliere con ancora maggior velocità e chiarezza”.