Secondo i dati di Hexagon Advanced Manufacturing Report 2025, il 39% dei C-Level Executive indicano l’agilità come principale priorità strategica per il settore manifatturiero. L’indagine è stata realizzata da Forrester Consulting per conto di Hexagon Manufacturing Intelligence. Un dato tra tutti dimostra l’improrogabilità di questa esigenza. Le cinque principali sfide aziendali – costi NPI elevati, sfide nella gestione della supply chain, difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali e dei componenti, mancanza di agilità organizzativa e tempi lunghi di immissione sul mercato – sono strettamente connesse alla mancanza di agilità. Agendo sia come conseguenza sia come fattore scatenante del problema.
Le necessità dal settore manifatturiero
L’agilità è imprescindibile e le opportunità che ne derivano sono immense, ma il percorso per conseguirla è complesso. Poiché l’agilità non è un concetto isolato ma è fatta di elementi strettamente interconnessi. La mancanza di agilità può essere sia un sintomo che la causa di sfide più ampie. Queste sfumature complicano l’approccio, rendendo ancora più urgente la ricerca di soluzioni.
Il settore manifatturiero e la produzione a un bivio
Le dinamiche della produzione globale stanno vivendo una profonda trasformazione. I mercati emergenti, un tempo considerati centri di produzione, si sono trasformati in centri di innovazione, modificando così gli equilibri dell’influenza globale. I cambiamenti nella politica commerciale stanno amplificando questo effetto, rendendo indispensabile l’adattamento per tutte le aziende produttrici.
Orientarsi in un mondo in evoluzione
Al centro di queste dinamiche c’è il costo che continua a determinare la localizzazione della produzione, ma non è affatto statico. Man mano che le economie emergenti maturano, l’aumento delle capacità produttiva si accompagna a un incremento dei costi. Ponendo sia i mercati consolidati che quelli emergenti di fronte a sfide sempre più simili. Allo stesso tempo, l’emergere di nuovi mercati redditizi rimodella ulteriormente il panorama globale. In questo contesto, l’agilità diventa essenziale: le aziende devono pensare rapidamente, agire con decisione e innovare con coraggio.
Costo e innovazione
Quando le decisioni sono guidate dal costo, l’innovazione rimane l’unico vero fattore distintivo. L’innovazione e l’agilità sono i due principali indicatori del successo futuro di qualsiasi azienda manifatturiera, poiché solo insieme permettono di garantire qualità su larga scala. Tuttavia, l’innovazione senza agilità resta fragile. In quanto solo la capacità di agire con rapidità consente ai produttori di trasformare idee audaci in valore concreto per il cliente in modo drastico e veloce. L’agilità consente ai produttori di unire idee coraggiose a rapide iterazioni, riducendo drasticamente il tempo necessario per trasformare un concept in valore concreto per il cliente.
Una strategia per l’agilità
Senza una strategia chiara per l’agilità, le aziende rischiano di restare indietro sia in termini di innovazione sia di capacità di adattamento. Per mantenersi competitive in un contesto in rapido cambiamento, le imprese manifatturiere devono ripensare e riconfigurare le proprie attività. Adottando una visione che unisca obiettivi aziendali e tecnologici per superare la rigidità dei processi.
Una priorità assoluta legata alle più grandi sfide aziendali
La mancanza di agilità è segnalata dal 39% degli intervistati come un ostacolo diretto al progresso. La complessità delle singole sfide può rendere difficile trovare risposte. Ma adottando una visione più ampia che unisca obiettivi aziendali e tecnologici diventa possibile agire con efficacia. Il report di Hexagon mostra come l’agilità possa essere accelerata con la giusta attenzione. Dall’analisi dei risultati risulta che incrementare l’agilità non deve richiedere tempi lunghi. Le informazioni giocano un ruolo cruciale.
La sfida più sentita a livello globale è l’elevato costo di Introduzione di Nuovi Prodotti (NPI), menzionato dal 39% degli intervistati totali. Questa problematica è particolarmente acuta in mercati come il LATAM (46%) e l’APAC (42%), ma rimane nella top 3 anche in Europa (32%) e negli USA (38%). Che si tratti dell’NPI, della rigidità dei processi produttivi, o della capacità di reagire agli shock del mercato, ciascuno deve combinare i propri punti di forza e di debolezza con strategie e investimenti mirati. Modellando la flessibilità in modo coerente con le esigenze aziendali.
L’intelligenza artificiale come acceleratore di agilità
Con il giusto focus, è possibile accelerare la scalabilità dell’IA, aumentare rapidamente la resilienza della supply chain contro le vulnerabilità ed eliminare i punti ciechi analogici, generando un impatto enorme. A riprova di ciò, il report evidenzia come l’agilità sia un problema molto più grande per le aziende che adottano l’AI in misura minore (40%) rispetto a quelle che la usano in modo intensivo (23%). L’AI è quindi non solo una tecnologia di automazione, ma un acceleratore di flessibilità. Non a caso, il 45% dei leader si aspetta che l’AI contribuisca a ridurre i costi elevati di NPI, e un significativo 43% ha già realizzato questo beneficio.
Come sviluppare l’agilità: consigli pratici
Ogni azienda è unica. Cultura, tecnologia e configurazione degli stabilimenti sono tutte diverse. L’Advanced Manufacturing Report di Hexagon mostra come i leader stiano affrontando sfide comuni, investendo in maniera strategica e rafforzando la resilienza. Oltre a indicare gli strumenti per definire una strategia e un piano di investimenti in linea con i propri obiettivi, i risultati del report evidenziano che le aziende manifatturiere devono andare oltre soluzioni superficiali per costruire fondamenta solide e garantire un successo duraturo.
Advanced Manufacturing Report di Hexagon
Tre quarti dei leader del settore (75%) considerano prioritario anticipare i controlli per la qualità fin dalle primissime fasi del processo (Shift Left). Allo stesso tempo, le aziende devono avere il coraggio di innovare dove necessario, sfruttando tecnologie già disponibili o adottando nuovi modi di lavorare, al fine di trasformare radicalmente la struttura della fabbrica attraverso flussi di dati fluidi e collaborazione efficace.
Per il settore manifatturiero l’agilità è la principale priorità strategica
L’agilità non consiste solo nel sopravvivere alle trasformazioni. Si tratta di imparare a sfruttarle. Sia che la sfida derivi dalla pressione sui costi, dagli sconvolgimenti geopolitici o dal ritmo incessante dell’innovazione, le aziende manifatturiere agili non si limitano a rispondere al cambiamento, lo guidano.






