Cosa ci dicono i dati del Real Estate Summit “Quo Vadis Italia?”

Il mercato Real Estate europeo di fronte agli ultimi fenomeni macroeconomici si è dimostrato particolarmente resiliente.

Real Estate

Cosa è emerso e cosa ci dicono i dati illustrati durante l’undicesima edizione di Real Estate Summit “Quo Vadis Italia?” organizzato da DLA Piper. Il mercato Real Estate europeo si è dimostrato resiliente ai recenti fenomeni macroeconomici e può trainare lo sviluppo dell’Eurozona. Registrando una crescita significativa degli asset class residenziale, alberghiero, retail e logistica

La situazione dell’Italia

L’Italia performa meglio di altri Paesi europei grazie a un’economia e uno scenario politico stabili e aumento di volumi di investimento.  Guidano living (+118%), retail (+134%), alberghiero (+54%).

Continua a crescere l’interesse verso i data center

Il mercato immobiliare italiano sta registrando buone performance con investimenti in costante crescita. Innegabile però che il contesto internazionale, le tendenze demografiche, le catastrofi naturali e l’introduzione e regolamentazione dell’intelligenza artificiale influenzino le decisioni di investimento anche in Italia.

“Quo Vadis Italia?”

Questo è quanto è emerso dal Real Estate Summit “Quo Vadis Italia?” a cui hanno partecipato come partner BNP Paribas Real Estate, CBRE, Colliers, Cushman & Wakefield, Dils, JLL, Savills, Urban Land Institute.

Un contesto globale in continua evoluzione, tra incertezze economiche e instabilità geopolitica. Politiche statunitensi che producono effetti inattesi a livello internazionale. Un’Europa che si distingue per maggiore solidità finanziaria. Da tutto questo uno stimolo strutturale che deriva dall’aumento degli investimenti in energie rinnovabili e per la difesa domestica, che stimolano la domanda di spazi e progetti immobiliari.

Il mercato Real Estate

Proprio il mercato Real Estate rappresenta un importante volano per accelerare la crescita dell’Eurozona con circa 90 miliardi investiti nel primo semestre 2025 (+8% vs 2024). Registrando una crescita significativa di asset class quali il residenziale con 20 miliardi (+35%), il retail con 17.8 miliardi (+ 23%) e la logistica con 18 miliardi (sebbene in leggera flessione, -3%). Gli uffici continuano ad attrarre capitali, circa 17.5 miliardi investiti (-1%).

I dati del Real Estate Summit “Quo Vadis Italia?”

Olaf Schmidt, Head del Dipartimento Real Estate di DLA Piper per l’Italia
L’Italia, insieme al Sud Europa, sta vivendo un momento particolarmente positivo. Con investimenti che continuano a ritmo elevato, sostenuti soprattutto da investitori internazionali. Durante l’evento, sono state evidenziate le grandi potenzialità del settore living, in particolare del residenziale.

Mentre si conferma una forte attenzione verso i data center, che si stanno affermando come una delle asset class più attrattive. Tra le tendenze emergenti, si delinea un mercato immobiliare sempre più strutturato. Nel quale la sostenibilità è diventata ormai una componente integrata nel modo di operare del settore. Inoltre si consolidano forme alternative di finanziamento, come le cartolarizzazioni. In questo scenario, anche la asset class infrastruttura si afferma come naturale completamento del real estate, aprendo nuove frontiere di investimento.

Investimenti in Italia

Il mercato immobiliare italiano invece performa meglio del resto d’Europa con oltre 5 miliardi di investimenti raccolti sempre nel primo semestre 2025 (+42% vs 2024). Con l’alberghiero che rappresenta l’asset class su cui vertono i maggiori investimenti, che toccano quote 1.3 miliardi di euro. Spiccano tra le asset class per percentuali di investimenti in crescita il retail con 1.1 miliardi (+134%) e il living con 700 milioni (+118%). Alimentando dallo strutturale cambiamento demografico del Paese e dall’attrattività per studenti internazionali.

“Quo Vadis Italia?”: il settore del data center e la città di Milano

Un settore in fermento è quello dei data center con l’Italia che, essendo parte del Tier2, si posiziona come un hub emergente, ma centrale per l’area del Mediterraneo. Attirando sempre più l’attenzione di investitori internazionali. Lo sviluppo di questi progetti sta contribuendo a rafforzare il ruolo strategico come piattaforma europea per il cloud e l’intelligenza artificiale. Tuttavia, non mancano le sfide: dalla disponibilità di energia fino alla formazione di competenze adeguate. Milano resta estremamente attrattiva, ma vicina alla saturazione. Perciò cresce la necessità di individuare aree secondarie alternative dove investire.

Cartolarizzazioni immobiliari,  forme alternative di investimento

Si registra un crescente interesse per le cartolarizzazioni immobiliari, introdotte in Italia con la Legge di Bilancio 2019. Esse rappresentano uno strumento strategico per convogliare capitali domestici ed esteri verso progetti di sviluppo del Paese. Trasformando asset illiquidi (come immobili o diritti reali) in strumenti finanziari con segregazione patrimoniale ex lege, garantiscono maggiore protezione degli investimenti.