Veeam, azienda che sviluppa software di backup, disaster recovery e intelligent data management per le infrastrutture virtuali, fisiche e multi-cloud, ha convocato la stampa per presentare le ultime novità e delineare le strategie per il mercato italiano. All’incontro hanno partecipato Alessio Di Benedetto, Country Manager per l’Italia, Danilo Chiavari, Senior Presales Manager per Italia e Turchia, ed Elena Bonvicino, Manager of Channel Italy.
Veeam: non più solo backup e recovery
La specializzazione di Veeam nel backup aziendale si è evoluta verso un concetto più ampio: la data resilience. Non si tratta più soltanto di copiare e salvare i dati, ma di garantire un ripristino sicuro e rapido in caso di necessità.
Le soluzioni software sviluppate dall’azienda stanno registrando ottimi risultati di mercato. Nell’ultimo decennio la quota di mercato globale di Veeam è cresciuta fino a raggiungere il 14% nel 2024, secondo i dati IDC. In area EMEA la percentuale sale al 20%. Grazie a questa crescita, la valutazione dell’azienda è pari a 15 miliardi di dollari, con ricavi per 1,75 miliardi e con oltre 550.000 clienti e 34.000 partner in tutto il mondo, inclusi i service provider.
Alessio Di Benedetto
Sul fronte dell’innovazione, nel 2025 Veeam ha lanciato nuove piattaforme e moduli per gestire workload come Microsoft Entra ID e Salesforce, unificando l’interfaccia utente con VDC One UI per semplificare le operazioni quotidiane. Nella seconda metà dell’anno è arrivata la prima appliance software, accompagnata da un processo di installazione dell’infrastruttura di backup notevolmente semplificato. Pochi giorni fa è stata rilasciata la Data Platform v13. Ma l’annuncio più significativo, destinato a influenzare la strategia del prossimo anno, riguarda l’acquisizione di Securiti AI.
Questi sviluppi consolidano i cinque pilastri strategici dell’azienda: backup, recovery, portability (per evitare qualsiasi forma di lock-in), security e intelligence. Cinque fondamenta su cui poggia la data resilience, core business del marchio.

Per quanto riguarda la sicurezza, Veeam ha chiarito di non voler diventare un’azienda di cybersecurity in senso stretto. L’obiettivo è piuttosto integrare le capacità delle migliori soluzioni di protezione disponibili sul mercato per minimizzare l’impatto degli attacchi malware. La soluzione Veeam identifica le minacce già durante la preparazione, la creazione e il ripristino del backup, garantendo così che i restore siano sempre puliti.
La data intelligence si concretizza nell’applicazione dell’intelligenza artificiale ai prodotti. In passato l’AI è stata utilizzata per semplificare le operazioni e individuare malware nascosti nei backup. Ora, con l’acquisizione di Securiti AI (acquisizione che dovrebbe concludersi entro fine anno), l’intelligenza artificiale entrerà nel campo della sicurezza dei dati, verificando che le fonti da cui attingono i sistemi AI dei clienti siano affidabili e sicure.
La Data Platform v13
La nuova versione della piattaforma poggia su tre funzioni chiave.
- Ridurre il carico operativo attraverso l’automazione, eliminando il lavoro manuale
- Rafforzare la postura di sicurezza tramite l’integrazione nativa delle capacità di rilevamento malware in tutte le fasi di backup: preparazione, creazione e ripristino. Il tutto potenziato dall’intelligenza artificiale
- Nessun lock-in grazie a soluzioni software che non richiedono hardware specifico. Il cliente mantiene piena libertà di scelta sul sistema hardware di backup, che sia on premise, cloud o ibrido
La soluzione arriva già configurata, si aggiorna automaticamente e si auto-configura secondo le migliori policy di sicurezza. La compatibilità abbraccia i principali fornitori di servizi cloud: AWS, Azure, Google Cloud, IBM Cloud e Microsoft Entra ID. Inoltre funziona su macchine virtuali VMware vSphere, Microsoft Hyper-V, Nutanix AHV, Red Hat OpenShift, Oracle Linux VM, Proxmox VE e Scale HyperCore. Nel prossimo futuro l’azienda prevede di estendere ulteriormente la compatibilità, aggiungendo HPE Morpheus VM Essentials, XCP-ng, Citrix XenServer, Sangfor e Red Hat OpenShift Virtualization.
Per quanto riguarda i dati, la piattaforma gestisce contenuti non strutturati, file e oggetti presenti nei principali database di Microsoft, Oracle, SAP, IBM DB2, MySQL e MongoDB. Il tutto viene amministrato attraverso Data Cloud Vault, l’offerta Veeam per lo storage dei backup, che consente ai clienti finali di acquistare spazio di backup direttamente dall’azienda.

Danilo Chiavari
Con la versione 13, Veeam punta a sfruttare l’intelligenza artificiale nel modo più avanzato possibile, sia per l’analisi dei dati sia per migliorare la postura di sicurezza dei clienti. Se in passato il marchio si limitava a proteggere i dati con le soluzioni di backup, oggi è in grado di analizzare le informazioni e fornire indicazioni preziose dal punto di vista della cybersecurity, inclusa la conformità normativa. Il prodotto si integra con i sistemi di cybersecurity dei principali player del settore: Sophos, Fortinet, CrowdStrike e Palo Alto.
Con il programma Cyber Secure, un servizio complementare alle licenze tradizionali, Veeam offre assessment periodici di sicurezza condotti da esperti del settore, che analizzano la posizione dell’azienda cliente dal punto di vista della sicurezza. In caso di incidente, il cliente riceve un’analisi dei danni causati dall’attacco e supporto per il recupero dei dati crittografati in caso di ransomware. Il servizio è reso possibile dalle capacità di Coveware, società acquisita da Veeam nell’aprile 2024.
Stimolare la crescita dei partner
Negli ultimi anni l’offerta di Veeam è cambiata radicalmente: non più soltanto backup e recovery, ma sicurezza e protezione dei dati a 360 gradi. Questo ampliamento strategico rappresenta una sfida per i partner, chiamati a crescere insieme al marchio che opera esclusivamente attraverso il canale.
Diventa quindi essenziale formare e aggiornare continuamente i partner, affinché possano offrire ai clienti finali un servizio completo che richiede competenze su prodotti a catalogo, servizi aggiuntivi, design della soluzione, implementazione e supporto post-vendita.

Elena Bonvicino
Sul fronte della formazione, quest’anno Veeam ha ampliato significativamente il proprio raggio d’azione, includendo anche i clienti finali. Per questo ha ridisegnato completamente i corsi di apprendimento, raccogliendoli sotto il marchio Veeam University. Il sistema è articolato su tre livelli: Free, Partner e Pro. Il primo include corsi gratuiti anche per i clienti finali, accessibili online e focalizzati sui temi principali delle soluzioni. Gli altri due sono dedicati esclusivamente ai partner: il secondo basato su corsi online, il terzo su formazione in presenza presso training center certificati.
L’offerta coinvolge anche i cloud service provider, che rappresentano una componente importante del portafoglio partner, vista la crescita significativa dell’adozione del cloud da parte delle aziende.
Per consentire a partner e clienti di sperimentare direttamente i prodotti, Veeam ha organizzato i Lab, veri e propri laboratori accessibili gratuitamente che stanno riscuotendo grande successo. Per agevolare ulteriormente i partner, l’azienda ha inoltre sviluppato soluzioni preconfigurate per diversi scenari di business.






