Tre sfide per il recruiting, ma in aiuto arriva la tecnologia

Il mercato del lavoro è cambiato e anche il recruiting aziendale deve evolversi e cercare nuove soluzioni.

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Frida Mura, Head of Sales HR Solution Archiva Group, elenca almeno tre sfide che interesseranno il settore del recruiting e le soluzioni e opportunità in arrivo dalla tecnologia.

Il mercato del lavoro è profondamente cambiato. Le aziende si trovano oggi a operare in un contesto sempre più dinamico e competitivo. Dove attrarre e selezionare talenti richiede strategie nuove, strumenti evoluti e un approccio più flessibile. Il recruiting, da funzione operativa, è diventato leva strategica per il posizionamento e la crescita delle organizzazioni.

Almeno tre sfide per il recruiting

In questo scenario, la tecnologia – e in particolare l’intelligenza artificiale – si sta rivelando una risorsa chiave per trasformare le principali criticità in occasioni di evoluzione e miglioramento. Ma quali sono, oggi, le sfide più rilevanti che le aziende si trovano ad affrontare nel recruiting? Possiamo identificarne almeno tre, particolarmente impattanti, che la tecnologia può aiutare a gestire e trasformare.

  1. L’attrattività non è più solo questione di offerta economica

Oggi i candidati non scelgono solo in base a stipendio e ruolo, ma valutano l’insieme dell’esperienza offerta dall’azienda. Brand reputation, valori, welfare, flessibilità e attenzione all’equilibrio vita-lavoro sono elementi determinanti. In un panorama in cui la concorrenza per i talenti è altissima, la capacità di presentarsi in modo chiaro, trasparente ed efficace è essenziale.

Alla ricerca di brand reputation, flessibilità, welfare

Attraverso soluzioni digitali integrate è possibile semplificare i primi contatti con i candidati, rendendo l’interazione più immediata, flessibile e accessibile. Interviste asincrone, compilazione smart dei dati, comunicazione rapida. Tutto contribuisce a migliorare l’esperienza percepita e a rafforzare l’immagine dell’azienda come luogo attrattivo, moderno e organizzato.

  1. Le competenze richieste evolvono più velocemente del mercato

Molte aziende faticano a trovare candidati con skill aggiornate. Soprattutto nei settori ad alto contenuto tecnologico o legati a nuovi trend come l’intelligenza artificiale generativa, la data governance o la sostenibilità. A ciò si aggiunge la difficoltà nel valutare con precisione le competenze trasversali, spesso decisive in contesti organizzativi complessi. Gli strumenti basati su algoritmi di intelligenza artificiale consentono di analizzare i profili dei candidati in modo più oggettivo e rapido. Restituendo una mappatura delle competenze – tecniche e comportamentali – più accurata. Questo permette di velocizzare lo screening e identificare profili in linea con le esigenze reali. Anche in presenza di background non convenzionali o percorsi formativi eterogenei.

  1. L’onboarding deve essere veloce e coerente

Inserire una nuova risorsa oggi significa renderla produttiva in tempi brevi, integrandola efficacemente in un’organizzazione che, spesso, ha già subito trasformazioni importanti. Il tempo dedicato all’allineamento culturale e operativo è prezioso, ma limitato. Attraverso piattaforme di gestione dei workflow HR è possibile seguire l’intero processo di selezione e inserimento – dalla candidatura alla firma del contratto – in modo digitalizzato e collaborativo. Questo consente di coordinare tutti gli attori coinvolti, mantenere coerenza nei messaggi, automatizzare i passaggi amministrativi. Oltre a garantire un onboarding più fluido, anche in contesti distribuiti o ibridi.

Tre sfide per il recruiting: verso un HR più umano grazie alla tecnologia

L’obiettivo non è sostituire il contributo umano, ma liberarlo. Automatizzare le attività ripetitive permette ai team HR di concentrarsi su ciò che davvero genera valore. Ossia l’analisi dei bisogni, la valorizzazione delle soft skill, la costruzione di percorsi di crescita e inclusione. In altre parole, la tecnologia ci permette di rendere l’HR più strategico, più umano e più efficace. Per affrontare le nuove sfide del recruiting non basta innovare gli strumenti: è necessario ripensare l’intero approccio. Fcendo della digitalizzazione un mezzo per ascoltare meglio, comprendere di più e scegliere con maggiore consapevolezza.