Digital training gratuito su nozioni scientifiche e digitali

L’iniziativa ha una durata di tre anni, è gratuita e mira a promuovere le competenze STEM e ridurre il divario digitale

digital training

Il progetto di digital training è rivolo agli studenti e a coloro che vogliono cogliere le opportunità di lavoro offerte dall’innovazione tecnologica.

L’Associazione internazionale Informatici Senza Frontiere (ISF) presenta TechUp. Un progetto di digital training sostenuto nell’ambito di un programma formativo mirato a favorire la diffusione della cultura scientifica e digitale.

L’iniziativa ha preso il via lunedì 10 marzo, ha una durata di tre anni ed è totalmente gratuita per i partecipanti. Lo scopo è quello di mira a promuovere le competenze STEM e ridurre il divario digitale. Offrendo opportunità concrete di apprendimento e crescita professionale. TechUp si inserisce in un più ampio quadro di interventi per lo sviluppo e la formazione delle nuove generazioni. E verso chi intende cogliere le opportunità di lavoro offerte dall’innovazione tecnologica.

I percorsi formativi del digital training

Il primo appuntamento in calendario il 10 marzo è l’avvio dei percorsi formativi per le scuole. Con la prima formazione docenti dell’Istituto Omnicomprensivo Ciampoli Spaventa di Atessa. Parallelamente, all’avvio del primo corso, nella stessa giornata è stata inaugurata la piattaforma per le iscrizioni ai corsi online dedicati agli adulti tra i 18 e i 30 anni.

TechUp coinvolgerà studenti di ogni fascia d’età, docenti, genitori e giovani adulti in percorsi formativi mirati. Con l’obiettivo di fornire strumenti indispensabili per affrontare le sfide del mercato del lavoro. I percorsi formativi di TechUp dedicati alle scuole saranno in corso nelle tre annualità 2024/25, 2025/26 e 2026/27, per cui è possibile aderire e iscriversi fin da ora anche ai prossimi anni scolastici.
Il progetto interessa le aree in cui hanno sede importanti poli industriali e tecnologici dell’Italia. Con un peso specifico nella manifattura avanzata, nell’automotive e nella digitalizzazione dei processi produttivi. Ovvero Termoli, Atessa, Pomigliano d’Arco, Cassino, Melfi, Modena e Torino.

Con un approccio formativo inclusivo e innovativo attraverso attività didattiche pensate per gli studenti delle diverse fasce d’età, alunni delle scuole dell’infanzia, studenti delle primarie e secondarie di primo e secondo grado avranno l’opportunità di avvicinarsi al mondo della programmazione. Sperimentando il coding con Scratch Junior, Scratch e App Inventor e approfondendo metodologie quali il Design Thinking e il Project Management.

In programma ci sarà anche un concorso a livello nazionale in cui gli studenti potranno mettere in pratica le competenze acquisite sviluppando progetti digitali su temi di interesse sociale e tecnologico, con il supporto di professionisti esperti del settore. Delle vere e proprie “Olimpiadi di TechUp” per mettere in campo quanto appreso e confrontarsi con i coetanei.

Informatica di base

Non solo i gli studenti, ma anche i giovani adulti tra i 18 e i 30 anni potranno accedere a percorsi di formazione gratuita di informatica di base, programmazione web, social media management e strumenti digitali per il lavoro. Strutturati in moduli progressivi di livello da base ad avanzato. L’iscrizione a questi percorsi formativi online è aperta da lunedì 10 marzo.

Gli eventi

Un ulteriore elemento distintivo di TechUp è il suo impegno per la diffusione della cultura digitale attraverso eventi e iniziative speciali. Tra questi i seminari per insegnanti, studenti e genitori sull’uso consapevole della rete e sull’importanza del superamento degli stereotipi di genere nelle discipline STEM. TechUp rappresenta un’occasione unica per combattere il divario digitale e consentire di acquisire gli strumenti necessari per affrontare le sfide della trasformazione tecnologica in corso e migliorare le loro prospettive occupazionali.

Il progetto TechUp

TechUp è promosso dall’Associazione Informatici Senza Frontiere APS nata alla fine del 2005 dall’idea di un gruppo di manager italiani del settore informatico che hanno deciso di mettere le proprie conoscenze a disposizione di un progetto di innovazione sociale. Per contrastare il digital divide, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Oggi ha 12 sedi regionali, più di 300 soci e 130 volontari che usano le proprie competenze e la tecnologia per dare un aiuto concreto a chi vive in situazioni di povertà e di emarginazione o per offrire maggiori opportunità di inserimento sociale e lavorativo. Opera prevalentemente in quattro settori: la formazione, la cooperazione allo sviluppo, la disabilità e la sostenibilità.