Il cloud in casa delle aziende manifatturiere

Filippo Arena, regional sales director automotive & manufacturing: "Salesforce ha introdotto alla fine dello scorso anno fiscale Manufacturing Cloud, una suite applicativa che nasce dall'esigenza delle aziende manifatturiere che operano nel B2B di aumentare l'efficacia dei sistemi previsionali commerciali".

Il cloud in casa delle aziende manifatturiere

Le aziende manifatturiere italiane hanno un approccio al cloud che si sviluppa su più direttive di cui quella della gestione dei clienti e dell’ecosistema dei partner è una delle più promettenti. Le applicazioni Software as a Service consentono una libertà e velocità d’azione mai vista prima e Salesforce sta concretamente aiutando molte aziende italiane, di dimensioni e settori diversi, a crescere nella sfida posta da nuovi mercati e in quella dell’integrazione con sorgenti dati prima mai utilizzate: IoT, Big Data, ecc.

Il cloud in casa delle aziende manifatturiere
Filippo Arena, regional sales director automotive & manufacturing Salesforce: ” Salesforce ha introdotto alla fine dello scorso anno fiscale “Manufacturing Cloud”, una suite applicativa che nasce dall’esigenza delle aziende manifatturiere che operano nel B2B di aumentare l’efficacia dei sistemi previsionali commerciali”

Seguendo questa direzione strategica, Salesforce, come spiega Filippo Arena, regional sales director automotive & manufacturing,ha introdotto alla fine dello scorso anno fiscale “Manufacturing Cloud”, una suite applicativa che nasce dall’esigenza delle aziende manifatturiere che operano nel B2B, come fornitori di Oem (Automotive, Elettrodomestici, Elettronica, ecc.), di aumentare l’efficacia dei sistemi previsionali commerciali, allineando Vendite e Operations, attraverso la gestione commerciale sia del “new business”, che si basa sul classico ciclo di vita “lead-opportunità-offerta-ordine-fattura”, sia del “recurrent business, che di solito si appoggia su accordi quadro (“Sales Agreement”) che tengono quindi conto di forniture ripetitive nel tempo ma soggette alla variabilità della domanda”.

Manufacturing Cloud si rivolge alle aziende che hanno contratti di fornitura con aziende Oem e che sono quindi soggette alla variabilità della domanda di queste ultime. La gestione dell’ecosistema dei partner commerciali e dei contractors per l’installazione e l’assistenza sono un’altra area cui puntiamo molto perchè è da lì che spesso passa la gestione oculata dei margini e dei livelli di magazzino.
“Più in generale stiamo indirizzando aziende che abbiano una rete di distributori e che stanno aprendo nuovi mercati con reti di agenti o solo con una presenza digitale attraverso B2B Commerce. La necessità di rendere digitale e mobile l’assistenza sul campo è un tema che tocca moltissime aziende manifatturiere ed è per questo che Salesforce Field Service Management sta crescendo rapidamente“, spiega Arena. Dietro a tutto questo ci chiediamo quali siano le necessità principali del mercato.

Arena le riassume così: “una gestione della divisione commerciale che sia più in linea con le esigenze delle Operation e della Produzione e che abbia la capacità di fare previsioni più accurate non solo sul “new business”, ma anche su quello recurrent; un utilizzo semplice dei cruscotti analitici attraverso la disponibilità di Einstein Analytics e funzionalità avanzate di Order Capture & Configuration per prodotti la cui cardinalità di configurazioni è tale da rendere necessario uno strumento integrato al resto della suite”.

Il cloud in casa delle aziende manifatturiere
Luca Guerra, Cio di Prima Power

Abbiamo chiesto a Luca Guerra, Cio di Prima Power di spiegarci quali siano le implementazioni, in chiave cloud manufacturing, realizzate dalla società.
Tra le prime applicazioni in Cloud che abbiamo introdotto in azienda ci sono quelle che guardano al cliente per cui tutto il CRM inteso come automazione della forza vendita, servizi post vendita e Marketing digitale. Ma il percorso è segnato, la strategia è di portare in cloud anche il back office (ERP) e la Supply Chain. C’e’ da dire però che noi produciamo macchine industriali per cui a nostra volta siamo un attore attivo della filiera dell’Industria 4.0 per cui tutti i nostri prodotti sono dotati di sensoristica per sfruttare il mondo dell’IoT“, spiega Guerra.

Quali sono le implicazioni economiche che dovrebbero spingere le aziende ad attuare una procedura di cloud manufacturing?
“Le motivazioni sono quelle tipiche del Cloud. Per cui certamente l’aspetto economico finanziario con lo spostamento degli investimenti da Capex a Opex garantendo quindi flessibilità, ma ci sono sia gli aspetti infrastrutturali tecnologici (adeguamento di risorse e competenze) che a questo punto sono a carico del fornitore e poi l’evoluzione tecnologica che guarda sempre più alla gestione dei dati. Oggi nessuna azienda può permettersi di adeguare gli investimenti in innovazione se non in Cloud. L’ultimo è un vantaggio veramente concreto: il Cloud impone di standardizzare i processi e quindi finalmente potremo lavorare per ridurre le famose “customizzazioni” che tanti problemi creano ai sistemi on premise e producono dei costi diretti ed indiretti molto elevati”, risponde Guerra.

Con la progressiva connessione di fabbriche, prodotti e dipendenti, la Sicurezza IT si posiziona oggi in cima alle priorità progettuali delle aziende manifatturiere. Qual è il suo punto di vista? Se avete già implementato il cloud nella vostra struttura, che posto occupa la sicurezza?
“La sicurezza è un altro elemento chiave della scelta del Cloud. Ormai – afferma Guerra – credo che le aziende lo abbiano capito: la sicurezza va fatta dagli esperti e solo i grandi vendor possono garantire i più alti standard. Il timore di portare fuori i dati ormai appartiene al passato”.

In base una ricerca condotta da IDC, le aziende manifatturiere italiane mostrano la comune esigenza di migliorare la soddisfazione e l’esperienza dei clienti, ma anche di superare la mancanza di allineamento tra IT e linee di business. In molti casi, inoltre, manca una cultura aziendale orientata all’innovazione. Qual è la vostra opinione ed esperienza in proposito?
“Più che di cultura aziendale, parlerei di mancanza di risorse idonee allo scopo. Sono ancora troppo pochi i professionisti dell’IT in grado di comprendere i dati di cui il business ha bisogno e viceversa. Ormai – conclude – siamo in un mondo molto più versatile dove le competenze s’intrecciano e quindi non è un problema di condivisione ma di decidere cosa è critico condividere”.