D’Ottavio di Panda Security: un portfolio più ricco dopo l’acquisizione

VIDEOINTERVISTA - D'Ottavio parla del completamento di un percorso che porterà Panda Security ad avere un portfolio più ricco dopo l'acquisizione da parte di WatchGuard.

D'Ottavio di Panda Security: un portfolio più ricco dopo l'acquisizione

Nicola D’Ottavio, country manager Italia di Panda Security, parla, in questa videointervista, di “completamento di un percorso che Panda Security aveva già iniziato e con WatchGuard possiamo estendere il portfolio ad ambitI che non direttamente toccavamo. Questo è positivo per il canale – dice – perché ci saranno opportunità maggiori per chi ha investito in sicurezza e fanno della loro competenza un elemento essenziale”.

L’obiettivo immediato sarà fornire a partner e clienti l’accesso al portafoglio esteso di soluzioni di sicurezza di entrambe le aziende. Una volta che i due portafogli saranno integrati, il canale e i clienti trarranno vantaggio dalle funzionalità avanzate di rilevamento e risposta alle minacce alimentate dalle moderne capacità di intelligenza artificiale, da tecniche di profilazione basate sul comportamento e dalle capacità all’avanguardia di correlazione degli eventi di sicurezza, nonché da ulteriori vantaggi operativi come una gestione centralizzata della sicurezza della rete e degli endpoint. Secondo il country manager Panda si troverà un portfolio più ricco dopo l’acquisizione.

D’Ottavio ha ribadito il concetto che Panda Security masticava il cloud “quando ancora nessuno ci pensava. Già nel 2007 il cloud era un’area per fare elaborazioni di calcolo e successivamente abbiamo trasformato in cloud il portafoglio”.

Secondo il nuovo country manager, si tratta di una scelta che dà valore a un brand che sviluppa prodotti e seleziona i partner che aiutino a fare questo salto di qualità. Due aree di intervento: la classica area di protezione endpoint e supporto ai clienti che hanno scelto di avere soluzioni Edr pure.

Rivenditori e System integrator non possono mancare alla corte di Panda, soprattutto, spiega D’Ottavio, per quanto riguarda le installazioni. “Stiamo cercando di selezionare una serie di rivenditori di fascia media che siano in grado di poter lavorare con noi conoscendo il prodotto sapevo di installazione sapendo che dalla loro unica console possono vedere tutti quanti i loro clienti capire qual è la situazione, dove si trovano, intervenire. L’ingegnerizzazione del software è stata pensata per offrire un servizio. Panda ha capito che per lavorare con clienti Enterprise di fascia alta era necessario, probabilmente, dare qualcosa in più. Da qui è nata lo scorso anno Cytomic, la divisione di Panda Security che si occupa specificamente di lavorare con la fascia molto alta del mercato”.

Panda Security ha iniziato la strada verso l’enterprise dalla fine dello scorso anno, modificando le modalità di approccio ai clienti. Un futuro roseo con un portfolio più ricco dopo l’acquisizione?