Il modello abbonamento (as a service) fa breccia in casa Tech Data

TaaS è uno strumento integrato in InTouch che guida il reseller nella creazione di una subscription dalla prima offerta fino alla firma del contratto.

Strategie di sicurezza meglio controllate, Tech Data amplia l'offerta

Il modello abbonamento (as a service) fa breccia in casa Tech Data. Di fatto si tratta di una soluzione completa e flessibile che raggruppa hardware, software e servizi all’interno di un’unica subscription.

“Stiamo assistendo a un cambiamento decisivo nel modo in cui le organizzazioni acquistano e utilizzano la tecnologia “, ha affermato Fabio Albertini Business Development Manager BtoB di Tech Data.

“TaaS è uno strumento integrato in InTouch (la piattaforma ecommerce di Tech Data), perché guida il reseller nella creazione di una subscription dalla prima offerta fino alla firma del contratto e alla chiusura della fornitura. Molti importanti brand fra quelli che distribuiamo, come HP e Microsoft, stanno già collaborando proattivamente con noi per la diffusione di questo nuovo modello di business“.

Tech Data è cosciente che va fatto un cambio di ruolo. Ricordando l’acquisizione di Tech Data da parte di un affiliato di fondi (“Apollo Funds”) gestito dalle consociate di Apollo Global Management, Augusto Soveral, Managing Director Italy di Tech Data, ha evidenziato alcuni punti fermi della strategia in italia: “Investire in tecnologia di nuova genrazione, come IoT, Hybrid, per citarne alcuni; rafforzare il portafoglio, crescita del modello di consumo; gestire Tech Data digitalmente e con grande preoccupazione per la Customer Experience e ottimizzare il modus operandi. Inoltre, come si fa ad amplificare il valore? Estendere le proposte di valore Tech Data e espanderle verso settori nuovi, aumentare i servizi e le soluzioni a valore aggiunto; trasformare i dati e accompagnare i partner lungo la trasformazione digitale, amplificando il valore”.

Il modello abbonamento (as a service) fa breccia in casa Tech Data

IDC prevede che entro il 2020, quasi un terzo dei PC per l’ambito business destinati dai produttori al mercato statunitense sarà oggetto di un accordo Device-as-a-service (DaaS). Un dato peraltro confermato anche nell’ultima edizione di Channel Watch di Context. La società rilevava che tra le richieste e le aspettative dei reseller ci fossero anche offerte innovative come quelle legate al DaaS.

Un modello abbonamento, appunto, che dovrebbe, a cascata, spingere i partner a offrire ai cliente una soluzione in linea con le attuali esigenze di mercato. In particolare, queste scelte fatte sempre più di investimenti ridotti al lumicino o interpretati come ‘costi’ piuttosto che investimenti veri e propri.Il modello abbonamento (as a service) fa breccia in casa Tech Data

Il modello abbonamento (as a service) fa breccia in casa Tech Data

Questo nuovo modello permette agli utenti finali di accedere più facilmente alle tecnologie più recenti senza dover effettuare un investimento iniziale significativo” ha dichiarato José Dias, Product Marketing Director Endpoint Solutions di Tech Data.

La nostra priorità è la soddisfazione del cliente e quindi del suo utente finale. Grazie a TaaS aiutiamo i rivenditori a offrire un’esperienza end-to-end che garantisce clienti fedeli, entrate ricorrenti e relazioni durature. Inoltre i reseller possono integrare la propria offerta di servizi, come installazione, formazione e configurazione quali parti di un’unica subscription”.

Questa nuova offerta combina la competenza unica e impareggiabile di Tech Data e i suoi servizi specializzati alla nostra riconosciuta eccellenza operativa e logistica”, conclude.Il modello abbonamento (as a service) fa breccia in casa Tech Data

“Tech Data è una piattaforma dove gli attori che si affacciano sono sempre più multilivello e multidirezionali. Stiamo notando lo sviluppo di concetti di ecosistema che spingono le nostre organizzazione ad adattarsi. Al cuore di un ecosistema, non può che esserci una piattaforma di business. Quale è il requisito per far parte dell’ecosistema”, si domanda Riccardo Nobili, Tech Data – Advanced Solutions Director. “Essere disposti per le aziende a mettere a fattore comune i propri asset per ottenere quel valore aggiunto che si vuole amplificare”.