La security in ambienti multi-cloud, l’evento IDC – McAfee

La pervasiva adozione di servizi cloud sta determinando una crescente migrazione di dati verso ambienti remoti.

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Gli analisti di IDC, di concerto con gli esperti di McAfee parleranno di security in ambienti multi-cloud durante un evento dedicato il 6 novembre a Milano.

La conferenza “Shared Responsibility Model for Cloud Security: il ruolo dei CASB nella protezione dei dati” includerà inoltre testimonianze aziendali dirette. Si parlerà delle dinamiche evolutive della cybersecurity, del ruolo dei Cloud Access Security Broker e del Digital Trust (as-a-Service). Verranno infine tratteggiati i vantaggi delle nuove tecnologie, dalla Threat Intelligence alla Behavioral Analytics.

La sempre più pervasiva adozione di servizi cloud da parte delle aziende sta determinando una continua e crescente migrazione di dati verso ambienti remoti. Nasce, di conseguenza, la necessità per i team di sicurezza di alzare il livello di protezione delle informazioni sensibili in contesti multi/hybrid cloud.
Le più recenti indagini condotte da IDC evidenziano come molte imprese stiano estendendo il portafoglio di soluzioni di sicurezza IT. Si tratta di una parte del meccanismo di attuazione delle policy per l’utilizzo di risorse cloud. Una vera e propria integrazione del portafoglio standard, con nuovi software o servizi, come i Cloud Access Security Broker.

La security in ambienti multi-cloud

La spesa mondiale in soluzioni per la sicurezza web crescerà secondo IDC con un tasso composito medio annuo (CAGR) del +9,8% al 2022. La componente public cloud (SaaS) di questa spesa farà segnare un CAGR del +14% nello stesso periodo. Quella on-premise del +5,1%. A guidare questa crescita saranno soprattutto i Cloud Access Security Broker (CASB, conosciuti anche come Cloud Security Gateway), e i Web Application Firewall.

In particolare, i Cloud Access Security Broker stanno diventando un tassello fondamentale del puzzle della sicurezza cloud. Queste soluzioni rappresentano il punto di controllo essenziale negli scambi di informazione tra gli endpoint e le piattaforme cloud.

Per i Cloud Access Security Broker si sta aprendo in questo momento una seconda fase importante. Nella prima, la loro adozione è stata dettata soprattutto dall’esigenza da parte delle aziende di governare e avere visibilità degli accessi al web. In questa seconda fase, l’accento si è spostato, o meglio allargato, alla protezione dei dati, ovunque essi siano. Le aziende devono “vedere” e “proteggere” gli asset interponendo un punto di controllo tra utenti e risorse cloud. Ciò spiega l’incessante richiesta per questa tipologia di soluzioni, nonché per modelli contrattuali di condivisione delle responsabilità.

Proprio di Cloud Access Security Broker e del mercato della sicurezza cloud in generale IDC e McAfee parleranno nel corso di un nuovo evento che si terrà a Milano il prossimo 6 novembre.

Giancarlo Vercellino, associate research director di IDC Italia
La necessità di confrontarsi con strategie di attacco complesse e la proliferazione degli ambienti multi-cloud richiedono una profonda revisione delle strategie di gestione della sicurezza IT. La trasformazione digitale cambia il perimetro di difesa, che si sposta dalla rete al dato e alle persone. Per rispondere a queste nuove esigenze, stanno sorgendo nuovi modelli tecnologico-organizzativi. Tra questi i CASB/Cloud Security Gateways, per tutelare in modo ancora più efficace le imprese dal rischio IT.